FPA Radar: un laboratorio di governance anticipatoria per una PA che genera futuro

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Un percorso per individuare i segnali deboli che stanno già, invisibilmente, trasformando la nostra società e le nostre pubbliche amministrazioni. Segnali che possono essere il punto di partenza per costruire scenari di un futuro desiderabile. FPA Radar è il nostro nuovo laboratorio di governance anticipatoria, che coinvolge persone di genere, età e ruolo diverso che lavorano nella PA e per la PA. Ci siamo incontrati il 30 settembre e proseguiremo il confronto nei prossimi mesi, verso FORUM PA 2026

10 Ottobre 2025

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Foto di Rachele Maria Curti

L’avevamo anticipato in un editoriale di inizio settembre e l’abbiamo ribadito presentando il claim di FORUM PA 2026: quest’anno il percorso che ci porterà fino alla Manifestazione di giugno sarà caratterizzato da un’iniziativa inedita di ascolto, confronto e sperimentazione per stimolare le nostre pubbliche amministrazioni ad adottare un approccio di governance anticipatoria. L’abbiamo chiamata FPA Radar e siamo partiti il 30 settembre con il primo incontro, che ha visto la partecipazione di persone provenienti da istituzioni, aziende e terzo settore e che abbiamo chiamato “architetti del futuro”. Un panel volutamente vario, per raccogliere suggestioni che partono da punti di osservazione ed esperienze diverse.

Cos’è FPA Radar

FPA Radar vuole essere un laboratorio permanente di governance anticipatoria, uno spazio di lavoro condiviso per intercettare i segnali deboli del cambiamento nella Pubblica Amministrazione.

In un momento in cui le trasformazioni accelerano, si sovrappongono e si alimentano a vicenda, generando una complessità che sfida le tradizionali categorie dell’azione pubblica, la PA non può più limitarsi a rispondere al cambiamento, ma deve imparare ad anticiparlo. L’idea centrale è che creare valore pubblico oggi significhi, intrinsecamente, creare futuro.

Bisogna riconoscere per tempo quei fenomeni che si muovono ancora sottotraccia, manifestandosi in “piccole fratture, segnali sparsi, esperienze isolate” prima di diventare visibili e impattanti. L’obiettivo è rafforzare la postura anticipante delle istituzioni pubbliche italiane, coltivando una cultura dell’attenzione e dell’apprendimento.

Non si tratta di prevedere il futuro, ma di immaginare futuri desiderabili, rendendo visibili le alternative e stimolando la capacità di “plasmare” i bisogni emergenti.

Il contesto

L’iniziativa FPA Radar si colloca in un anno segnato da due importanti discontinuità:

1. la conclusione del ciclo PNRR: si chiude una stagione di mobilitazione straordinaria, ponendo l’interrogativo cruciale su cosa resterà, strutturalmente, di questo capitale di apprendimento e innovazione;

2. l’introduzione sempre più estesa dell’Intelligenza Artificiale generativa e agentica: questa tecnologia ridefinisce le possibilità e le modalità di erogazione dei servizi, amplificando l’incertezza e rendendo urgente una riflessione collettiva anche nel mondo della PA.

Il primo incontro: la caccia ai segnali deboli

Nel primo incontro di FPA Radar ci siamo concentrati sulla rilevazione dei segnali deboli. Nel corso di un workshop intensivo, che ha adottato una particolare metodologia (brainstorming guidato, trends cards e dot voting) abbiamo cercato di individuare, identificare e descrivere i segnali che potrebbero influenzare il futuro della PA italiana e che impattano in maniera trasversale in diversi ambiti: tecnologico, economico, sociale, ambientale, politico.

Abbiamo cercato di raccogliere, sintetizzare e raggruppare i segnali in cluster tematici, selezionando alla fine quelli ritenuti più “critici”.

Prossimi passi verso FORUM PA 2026

Il lavoro di FPA Radar non si esaurisce con l’incontro inaugurale, ma si articolerà in un percorso plurifase che culminerà a FORUM PA 2026.

Abbiamo in programma di estendere la riflessione ad una community allargata di almeno 100 dipendenti pubblici, tramite una survey online.

Seguirà una fase di “Costruzione di scenari e risposte strategiche” pertrasformare i segnali scelti come prioritari in scenari narrativi coerenti e mappe di impatto, utili a definire linee guida per le decisioni strategiche della PA.

Infine, a giugno, in occasione di FORUM PA 2026, si svolgerà la fase di “Connessione locale-nazionale e azione”, la fase di restituzione pubblica e co-progettazione operativa, in cui gli insight generati verranno tradotti in raccomandazioni concrete attraverso il lavoro di tavoli tematici multi-attoriali.

L’output finale atteso è un documento con raccomandazioni operative e la proposta per mettere in atto azioni concrete di governance anticipatoria.

Pensiamo che la PA italiana possa e debba diventare un’infrastruttura di immaginazione pubblica, capace di generare e misurare valore nel e per il futuro. Proviamo a farlo tutti insieme, mettendoci in gioco e sperimentando.

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