“Adotta un putto”. AUSL Piacenza per la gestione del patrimonio artistico

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L’Azienda USL di Piacenza possiede un importante patrimonio costituito da beni storico-artistici, beni librari e documentari, beni architettonici e ambientali.
L’Azienda si trova così a fronteggiare tanto questioni di conservazione e restauro quanto di valorizzazione e di conoscenza da parte della cittadinanza. Allo scopo di far conoscere questo patrimonio, da diversi anni, l’Azienda USL ha intrapreso un percorso che, attraverso eventi culturali, restauri, mostre e presentazioni, ha interessato e coinvolto in maniera crescente i cittadini di Piacenza.

12 Maggio 2010

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Chiara Buongiovanni

Articolo FPA

L’Azienda USL di Piacenza possiede un importante patrimonio costituito da beni storico-artistici, beni librari e documentari, beni architettonici e ambientali.
L’Azienda si trova così a fronteggiare tanto questioni di conservazione e restauro quanto di valorizzazione e di conoscenza da parte della cittadinanza. Allo scopo di far conoscere questo patrimonio, da diversi anni, l’Azienda USL ha intrapreso un percorso che, attraverso eventi culturali, restauri, mostre e presentazioni, ha interessato e coinvolto in maniera crescente i cittadini di Piacenza.

Dalla collaborazione con il FAI ad un torneo di burraco benefico, sono molte le iniziative messe in campo dalla AUSL Piacenza per sensibilizzare e reperire fondi per il restauro delle opere d’arte e dei beni architettonici di sua proprietà.

In questo nutrito piano di azione, “Adotta un putto” è la più recente iniziativa che l’AUSL Piacenza presenterà a FORUM PA 2010.

Abbiamo chiesto ai responsabili di progetto, di spiegarci in anteprima di cosa si tratta.

Il progetto “Adotta un putto”  – spiegano – prevede l’intervento di recupero, nella Chiesa di San Giuseppe, di proprietà dell’Azienda USL, di trenta dipinti ad affresco a muro, collocati in apposite riquadrature lungo le pareti perimetrali della navata principale, nelle cappelle laterali, nel sottarco della zona absidale, negli spicchi sopracappelle laterali. Sono rappresentati angioletti in volo entro cornici di stucco. L’epoca di realizzazione è la seconda metà del XVII secolo ad opera del pittore fiammingo Robert de Longe (Bruxelles – Piacenza).

Come possono collaborare i cittadini?
L’obiettivo del progetto – continuano  è il  coinvolgimento dei cittadini nel collaborare alle opere di restauro, sostenendo i costi dell’intervento, già quantificati. Le persone e/o famiglie che intendono collaborare, scelgono il “putto” e si fanno carico del costo con versamento in un fondo appositamente costituito. Nel corso della cerimonia di presentazione dell’avvenuto restauro conservativo, gli adottanti sceglieranno il nome del “putto” e verrà consegnato loro la riproduzione dell’immagine su pannello intonacato ed affrescato; il costo della riproduzione è compreso nei costi dell’intervento.
L’iniziativa – concludono – è stata accolta con grande entusiasmo dalla cittadinanza.   

Per saperne di più venite a trovare l’AUSL Piacenza a FORUM PA 2010.

 

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