Near to Needs: tecnologie per la cooperazione decentrata

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by Emiliano

4 Febbraio 2008

Articolo FPA

by Emiliano

  La cooperazione decentrata è un’azione di cooperazione allo sviluppo: due enti locali (uno al Nord e uno al Sud del mondo) concertano tra loro per la definizione e la realizzazione di un progetto di sviluppo locale con il mira al coinvolgimento della società civile (università, sindacati, piccole e medie imprese, organizzazioni sociali) dei paesi donatori e beneficiati.

Appunto perché prevede la partecipazione diretta degli individui, la cooperazione decentrata si discosta notevolmente dalla logica dei macro-interventi ideati nei centri decisionali occidentali ed esportati, spesso in modo acritico, un po’ ovunque nel mondo. La cooperazione decentrata è pensata a partire dalle esigenze locali e l’obiettivo finale è quello di rendere autonomi gli attori locali: questo presuppone informazione completa delle persone, strutture di appoggio ai gruppi di base o ai poteri pubblici locali, creazione di reti e scambio di esperienze.

Ulss 9 di Treviso: vicina ai bisogni
In quest’ottica si è mossa l’Azienda ULSS n° 9 di Treviso con il progetto Near to Needs, TelemediciNE via sAtellite to bRidge ITalian and ROmaniaN hEalthcare and EDucational Services – l’acronimo è un po’ forzato, ma il senso è chiaro. È un progetto di assistenza medica rivolto al personale italiano residente nella zona di Timisoara e di Bucarest (Romania) e per il personale rumeno assunto nelle aziende italiane.
Si colloca nel piano complessivo di iniziative che la Regione Veneto ha avviato per favorire l’integrazione nei confronti dei Paesi nuovi membri o prossimi all’entrata nell’Unione Europea. Tra questi la Romania è considerata dalla Regione un partner estremamente importante in considerazione dell’alto numero di imprese venete che hanno localizzato in quei territori i propri stabilimenti produttivi. Sin dal 2001, pertanto, la Regione ha cominciato a sviluppare rapporti di collaborazione con la Contea di Timis soprattutto in campo socio-sanitario; questo ha significato, in prima istanza, l’allestimento di un ambulatorio italiano con servizio di primo soccorso a Timisoara, la formazione di figure sanitarie locali e il miglioramento della diagnostica delle malattie infettive.
Nel marzo 2006 un protocollo d’intesa tra le due regioni ha dato avvio al progetto Near to Needs, co-finanziato – per un importo di 950.000 euro – dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dall’Azienda sanitaria ULSS 9, e da importanti realtà presenti sul territorio trevigiano (Veneto Banca e Banca Italo Romena, Camera di Commercio di Treviso, Unindustria Treviso e Unimpresa Romania).
Il progetto parte da un obiettivo "localizzato" realizzando un prototipo di struttura per fornire servizi di telemedicina via satellite a specifiche popolazioni – nel caso specifico fornire assistenza sanitaria per gli italiani in Romania, con supporto specialistico in remoto, consentendo interventi diagnostici e terapeutici mirati ed evitando trasferimenti in Italia se non necessari – per sperimentare, in una prospettiva più ampia, un modello esportabile ovunque grazie alla connettività satellitare e creare una rete sovra-nazionale di servizi di telemedicina.

Il progetto
La fase di analisi e di rilevazione dei bisogni è completa: nel febbraio 2007 è stato ufficialmente aperto presso l’Ospedale Provinciale di Timisoara il Poliambulatorio gestito dalla dott.ssa Beltrame, medico dell’Azienda ULSS9. Ad oggi l’ambulatorio, già dotato degli strumenti necessari per i servizi di telemedicina (software di teleconsulto e telelaboratorio, fascicolo elettronico del paziente condiviso fra i due ospedali, ECG digitale, etc.), è stato utilizzato per visite mediche di routine. Inoltre, sono state utilizzate alcune delle applicazioni di telemedicina previste tramite un collegamento Internet dedicato.
In particolare, sono state organizzate sessioni di videoconferenze tra la neurochirurgia di Treviso e la neurochirurgia di Timisoara, durante le quali gli specialisti si sono confrontati su casi clinici di particolare interesse.
Nel novembre scorso si è conclusa la fase di acquisizione del sistema satellitare per collegare i due ospedali: pertanto dall’inizio di dicembre è ufficialmente partita la fase di sperimentazione dei servizi di telemedicina via satellite.

A partire da questo, gli interventi possono essere operati seguendo criteri e modalità di cooperazione applicativa e condivisione dell’informazione, a tutti i livelli. In particolare:
Telelaboratorio: i risultati degli esami, effettuati in Romania con un’apparecchiatura portatile POCT (Point of Care Testing), seno trasmessi telematicamente a Treviso, dove un medico di laboratorio predispone il referto e lo invia al policlinico rumeno; l’operatore in Romania si preoccupa di verificare giornalmente il buon funzionamento delle strumento, e l’apparecchio invia automaticamente i risultati del controllo stesso al POCDM del Centro di eccellenza trevigiano.
Teleradiologia: di fronte a casi dubbi, è possibile inviare le informazioni in Italia per una second opinion; il tecnico di radiologia trasmette le immagini digitalizzate in formato DICOM al sistema PACS di Treviso, lo specialista a Treviso che accede al PACS può visualizzare le immagini e, usando il sistema RIS, può compilare il parere medico relativo alla richiesta.
Teleconsulto: è stata predisposta una postazione di teleconsulto per richiedere una consultazione in tempo reale a specialisti di cardiologia e neurochirurgia; il medico richiedente e lo specialista consultato sono connessi in videoconferenza utilizzando una postazione VDC che sfrutta la connessione satellitare per la trasmissione audio e video e lo scambio dei dati; il sistema è gestito da un software che integra la videoconferenza con lo scambio di dati, file e immagini.
Fascicolo del paziente: tutti i dati sulla storia clinica del paziente (con informazioni sui ricoveri in Romania e in Italia) sono raccolti in un repository condiviso, in modo da facilitare la continuità di cura. Il fascicolo paziente, realizzato sulla base dell’infrastruttura tecnica XDS di I.H.E., è formato da un Registro Documentale e da un Repository Documentale che permettono la registrazione, la ricerca e il recupero di documenti. Il sistema registra sia documenti in PDF che documenti strutturati in XML, siano essi firmati digitalmente o meno. Per mantenere alti livelli di sicurezza e privacy è stato adottato il profilo "E.U.A." di IHE.
e-Learning: la piattaforma satellitare condivisa sarà utilizzata anche per lo svolgimento di un corso di formazione per infermieri.
Ad oggi, oltre alle già collaudate videoconferenze tra i team di neurochirurghi, sono in corso di realizzazione le seguenti iniziative: Videoconferenze tra i team di cardiologia; Corso di e-learning sul dolore post-operatorio gestito da Treviso e destinato a un gruppo di infermieri rumeni; Teleconsulti, soprattutto in ambito neurochirugico.

 

 

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