Verso l’open government che parla italiano?

Home Open Government Open Data Verso l’open government che parla italiano?

Il 2010 sarà l’anno degli Open government data anche per l’Italia? Arrivano le prime pratiche, con la Regione Piemonte che apre il portale dati.piemonte.it. Crescono le voci, gli argomenti e i punti di vista a favore della PA aperta. Attorno ai lavori dell’Amministrare 2.0 ne abbiamo raccolto alcuni, a partire dalla convinzione condivisa che “l’accesso al patrimonio informativo della PA è pubblico".  Si apre così la strada (forse un po’ meno in salita) per l’item n. 6 del Manifesto Amministrare 2.0: “Open government data”.

11 Giugno 2010

C

Chiara Buongiovanni

Articolo FPA

Il 2010 sarà l’anno degli Open government data anche per l’Italia? Arrivano le prime pratiche, con la Regione Piemonte che apre il portale dati.piemonte.it. Crescono le voci, gli argomenti e i punti di vista a favore della PA aperta. Attorno ai lavori dell’Amministrare 2.0 ne abbiamo raccolto alcuni, a partire dalla convinzione condivisa che “l’accesso al patrimonio informativo della PA è pubblico".  Si apre così la strada (forse un po’ meno in salita) per l’item n. 6 del Manifesto Amministrare 2.0: “Open government data”.

//

Da Manifesto Amministrare 2.0
Item n. 6. Open government data. L’accesso al patrimonio informativo della PA è pubblico. Nel rispetto delle norme sulla privacy, da questo principio devono derivare funzionalità evolute di interrogazione, trattamento, manipolazione dei dati messe a disposizione dei cittadini, delle imprese e delle stesse amministrazioni. La disponibilità sul web in formato aperto di tutti i dati pubblici in possesso dell’amministrazione crea anche importanti opportunità economiche. Per dati rilasciati in formato aperto si intende che i dati messi a disposizione sul web siano:

  • Completi: tutti i dati pubblici sono resi disponibili. Per dati pubblici si intendono tutti i dati in gestione e possesso delle pubbliche amministrazioni, eccetto quelli che sono soggetti a valide restrizioni di riservatezza e sicurezza
  • Primari: i dati sono raccolti alla fonte, con il massimo livello possibile di dettaglio, non in forme aggregate o modificate
  • Tempestivi: i dati sono resi pubblici tanto velocemente quanto è necessario per preservarne il valore
  • Accessibili: i dati sono disponibili al più ampio numero di utenti per la più ampia varietà di scopi.
  • Leggibili dai computer: i dati sono strutturati in modo da poter essere processati in modalità automatica.
  • Non discriminatori: i dati sono disponibili a chiunque, senza necessità di registrazione.
  • Non proprietari: I dati sono disponibili in un formato del quale nessuna entità ha il controllo esclusivo.
  • Liberi: l’uso e il riuso dei dati, non deve essere soggetto ad alcuna restrizione derivante da copyright o brevetto.
     

 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!