Acqua pubblica, ecco quanto spendono i comuni

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I maggiori comuni italiani spendono circa € 7 pro capite per gestire il servizio idrico. Scopriamo nel dettaglio quanto spendono le 15 città italiane più popolose per la gestione dei servizi idrici.

31 Marzo 2016

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Redazione Openpolis

Di recente la commissione ambiente della Camera ha discusso la proposta di legge per applicare il referendum sull’acqua pubblica del 2011. Il dibattito ha riportato l’attenzione sul tema della corretta gestione del servizio idrico. Tema molto caldo anche a livello comunale.

Abbiamo verificato quanto spendono le 15 città italiane più popolose per la gestione dei servizi idrici. La città che ha investito di più per mantenere il proprio acquedotto è Napoli: 46,37 euro a testa per ogni cittadino residente. Il capoluogo campano distacca di molto Milano, seconda in classifica con 16,34 euro pro capite. Seguono Palermo (€ 9,95) e Roma (€ 8,15). I dati si riferiscono al bilancio consuntivo del 2013.

Mediamente, i maggiori comuni italiani spendono circa € 7 pro capite per gestire il servizio idrico. Poco sotto la media Verona (€ 6,29 per abitante), mentre il comune di Messina per mantenere la rete idrica spende € 4,72 a cittadino.

I comuni di Bari, Catania e Genova spendono meno di un euro ad abitante per il servizio idrico e si trovano perciò in fondo alla classifica.

Va segnalato, a scanso di equivoci, che i dati di Openbilanci riguardano solamente i bilanci dei comuni. Non includono quindi eventuali budget di partecipate o aziende private a cui le amministrazioni possono affidare la gestione parziale o totale del proprio servizio idrico.


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