Masdar “Smart” City: la Silicon Valley dell’energia sostenibile

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Concepita come Hub delle energie rinnovabili e delle tecnologie pulite, Masdar city viene considerata uno dei pilastri fondamentali per l’economia e la pianificazione di Abu Dhabi Economic Vision 2030. Costruita su 6 km2 e a 15 km dalla capitale Abu Dhabi, Masdar city è la prima città che nasce come Carbon Neutral, ad emissioni zero. Sarà conclusa entro il 2025 e ospiterà 40.000 residenti; saranno invece 50.000 i pendolari che verranno a lavorare nelle centinaia di aziende di energia e tecnologia pulita che vi si insedieranno.

17 Settembre 2012

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Salvatore Caschetto*

Concepita come Hub delle energie rinnovabili e delle tecnologie pulite, Masdar city viene considerata uno dei pilastri fondamentali per l’economia e la pianificazione di Abu Dhabi Economic Vision 2030. Costruita su 6 km2 e a 15 km dalla capitale Abu Dhabi, Masdar city è la prima città che nasce come Carbon Neutral, ad emissioni zero. Sarà conclusa entro il 2025 e ospiterà 40.000 residenti; saranno invece 50.000 i pendolari che verranno a lavorare nelle centinaia di aziende di energia e tecnologia pulita che vi si insedieranno.

La parola Masdar significa “fonte o sorgente” nella lingua locale. Masdar city, città ad uso residenziale e lavorativo tra le più sostenibili al mondo, è un cluster emergente che si offre come luogo di sperimentazione di nuove tecnologie da testare sul campo in condizioni difficili come quelle in cui sorge. Masdar city vuole essere piattaforma per tutte quelle aziende che vogliono avere l’opportunità di sviluppare, testare e validare le loro tecnologie su larga scala.

Strategia economica e pianificazione urbana

In un paese con un’economia essenzialmente fondata sul petrolio, un progetto così avveniristico che si fonda sull’energia pulita ha lo scopo di creare nuove economie, spostando dentro la città stessa un buon numero di aziende knowledge-intensive, cioè aziende e imprese che operano nel settore dell’energia pulita attraverso la ricerca applicata. Diversificare, quindi, l’economia del contesto regionale e costruire un sapere indigeno basato sulla tecnologia.

La città, infatti, prende il nome da una società istituita nel 2006, Masdar appunto, che opera nel settore delle energie rinnovabili attraverso cinque unità di settore e che include una università di ricerca indipendente. Tale organizzazione cerca di inserire le energie rinnovabili nell’economia reale, di farle diventare un business per le città e trasformare Abu Dhabi in un centro di eccellenza a livello mondiale.

Il tema della sostenibilità è un caposaldo della visione strategica Abu Dhabi 2030. Grande importanza viene data al consumo di acqua ed energia. Lo studio Thermal Analysis Planners individua alcuni elementi fondamentali per una maggiore sostenibilità delle città, a partire dalla forma e dall’orientamento stesso degli edifici. L’ottimizzazione, quindi, della performance degli edifici, la gestione dell’energia e del calore prodotto, sono strategie da studiare per la realizzazione di una città economicamente ed energeticamente sostenibile.

Il masterplan di Masdar city, disegnato dalla società inglese Foster + Partners ma guidato e finanziato dalla Abu Dhabi Future Energy Company, risponde a criteri di sostenibilità urbana ben precisi: oltre all’orientamento degli edifici, la città è stata concepita in modo da favorire l’integrazione tra la vita lavorativa e il tempo libero, creando un giusto mix di usi della città e minimizzando gli spostamenti; un’alta densità degli isolati e un’altezza relativamente bassa degli edifici, che dovranno arrivare ad un massimo di 5 piani; attenzione e cura per la costruzione degli spazi pubblici, incentivando così la vita collettiva e di relazione. Città, dunque, completamente pedonale, con strade strette, passerelle ombreggiate e una serie di percorsi che incoraggiano il passeggio.

Ad oggi il primo complesso completato è il Masdar Institute Campus. Composto da sei edifici, viene considerato il modello di sostenibilità per eccellenza. La seconda fase di costruzione, avviata formalmente nel novembre del 2010, comprende il progetto Masdar Istitute Phase II, il Masdar Headquarters ed il The Courtyard Building. La consegna di questi edifici avverrà entro il 2013 e aumenterà la dimensione della città: dai 35,000 m2 di area costruita nel 2010 passerà a 200,000 m2 nel 2013.

Guarda il video demo di Masdarcity

La tecnologia applicata alla città

La tecnologia applicata al concetto di sostenibilità trova in Masdar city la più ampia espressione. A partire dalla gestione dell’energia. Per la progettazione e la costruzione degli edifici, infatti, sono state seguite delle precise linee guida: massima insolazione, basso consumo energetico grazie a illuminazioni intelligenti, gestione della percentuale di vetro e quindi di isolamento caldo freddo, ottimizzazione della luce diurna, elettrodomestici intelligenti, smart meter, sistemi intelligenti di gestione della temperatura degli edifici, gestione integrata del sistema di distribuzione di energia, sistema di gestione del carico elettrico sulla smart grid in tutta la città. Oggi Masdar city è completamente alimentata da energie rinnovabili prodotte in loco, circa l’80%, ma in futuro 22 ettari di terreno saranno dedicati all’istallazione di pannelli solari per alimentare le future costruzioni.

La città di Masdar si prefigge poi un risparmio di acqua del 40% rispetto a quella consumata normalmente da una città degli Emirati Arabi. Per raggiungere questi obiettivi, la città sta utilizzando una vasta gamma di tecnologie: raccordi ad alta efficienza, contatori intelligenti per l’acqua che informano i cittadini sia del consumo che di eventuali perdite delle condutture. Si sta inoltre pensando di tassare l’acqua per aumentare la sensibilità nei confronti dei consumi e l’efficienza.

Altro tema caldo è la gestione dei rifiuti. Questi vengono suddivisi in tre categorie principali: secco (lattine, plastica, cartone, carta, ecc), umido (cibo e altri rifiuti organici) e residuali (ad esempio, tubetti di dentifricio, contenitori per alimenti vuoti e altri rifiuti comuni che non fanno parte delle prime due categorie). Questo sistema permetterà di riciclare il 100% delle materie utilizzate. I rifiuti verrranno trattati nel Resource Recovery Centre (RRC) di Masdar city: quelli riciclabili saranno impiegati per la costruzione della città, mentre quelli non riciclabili o i rifiuti speciali, saranno portati fuori dalla città, in centri specializzati.

I trasporti sono poi un altro elemento essenziale per una città che vuole mettere al centro le esigenze dei pedoni. Per questa ragione, un sistema di trasporto pubblico composto da autobus elettrici, auto elettriche e altri veicoli alimentati ad energia pulita, effettuerà il trasporto all’interno della città; mentre la metropolitana leggera di Abu Dhabi e le linee della metropolitana che passano dal centro della città di Masdar, garantiranno anche il collegamento alle zone dell’intera area metropolitana. I mezzi privati saranno tenuti ai margini della città, in appositi parcheggi collegati con il centro grazie ad un sistema di mezzi pubblici, anche questi elettrici.

Nella sua ricerca di soluzioni sui trasporti sostenibili, Masdar City sta inoltre sperimentando nuove soluzioni, come il Personal Rapid Transit (PRT) e il Freight Rapid Transit (FRT). Si tratta di veicoli che svolgono la funzione di taxi, ma con sistemi a trazione elettrica, automatizzati, affidabili, più sostenibili di un sistema di trasporto pubblico, caratterizzati da una singola cabina per offrire privacy, comfort e un viaggio no-stop fino alla meta desiderata. Mentre un altro protocollo è stato firmato con la Mitsubishi Heavy Industries, per testare un trasporto point-to-point con una macchina completamente elettrica.

Altro tassello importante per una città come Masdar, è la gestione della catena di distribuzione (la Supplay Chain). La riduzione della CO2 in un ambiente costruito, può essere ottenuta grazie ad una supply chain rigorosa e green. Masdar City sta riducendo il suo impatto economico e ambientale proprio grazie ad un’attenta valutazione della qualità dei prodotti utilizzati nella costruzione. Per esempio al posto del cemento classico viene utilizzato un materiale formato da scorie industriali (granulato sabbiato), che riduce sostanzialmente l’impiego di carbonio e, nello stesso tempo, offre prestazioni e resistenza superiore rispetto al calcestruzzo convenzionale. Inoltre è stato testato anche l’alluminio riciclato, che ha permesso di raggiungere livelli di performance più alti degli standard internazionali. 

Sui sei edifici già costruiti a Masdar City:

  • il 100% del legno utilizzato proveniva da fonti sostenibili;
  • per le facciate interne è stato impiegato il 90% di alluminio contenente materiale riciclato;
  • l’utilizzo delle scorie industriali al posto del cemento ha permesso una riduzione del 30-40% di CO2;
  • l’armatura è stata fatta da 100% acciaio riciclato.

Masdar “Smart” City costerà tra i 18 e i 19 miliardi di dollari e diventerà l’emblema della città sostenibile e centro di ricerca applicata nel mondo dell’energia sostenibile. Da città del petrolio a città del sole, l’obiettivo è quello di trasformare la sostenibilità in economia e business sia per le città del futuro che per quelle esistenti.

Per maggiori informazioni, visita il sito MasdarCity.ae 

*Salvatore Caschetto, leggi un breve profilo

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