“INPS in rete per l’inclusione”: un nuovo modello di welfare generativo e collaborativo

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Tra i vincitori del Premio “PA Aumentata” a FORUM PA 2025 per l’ambito Inclusione, il progetto “INPS in rete per l’inclusione” punta a intercettare e raggiungere i soggetti fragili, offrendo una consulenza proattiva e personalizzata attraverso un questionario anonimo. Primo passo verso un modello di welfare generativo e collaborativo in cui l’Istituto aggiunge al suo tradizionale ruolo di erogatore di prestazioni previdenziali e assistenziali, quello di facilitatore, collaborando attivamente con altri soggetti pubblici e privati per l’individuazione e la presa in carico dei bisogni delle persone più fragili. Ce lo racconta Rocco Lauria, Direttore centrale Inclusione e Sostegno alla Famiglia e Genitorialità

6 Giugno 2025

Foto di Rina Ciampolillo - https://flic.kr/p/2r6h8T8

Anche un’amministrazione vicina alle persone non è sempre facilmente raggiungibile da tutti, in particolare in un contesto in cui è ancora molto significativo il fenomeno del digital divide. Da questa consapevolezza nasce il progetto  “INPS in rete per l’inclusione”, che ha lo scopo di intercettare e raggiungere in modo più diretto ed efficace i soggetti fragili, offrendo una consulenza proattiva e personalizzata sulle prestazioni gestite dall’INPS e sui diritti inespressi, in particolare attraverso l’utilizzo di un questionario anonimo, denominato “INPS in rete”.

Il progetto è stato premiato all’interno del FORUM PA 2025 Premio “PA Aumentata” Ambito Inclusione.

Potete vedere anche la scheda progetto sul sito del Premio.

La collaborazione tra INPS e Terzo Settore

Il progetto si inserisce all’interno di una collaborazione – formalizzata con la sottoscrizione di un Accordo quadro – tra INPS, ANCI, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana per favorire la presa in carico integrata delle persone in una visione olistica dei loro bisogni. L’intesa che progressivamente si è andata rafforzando tra i soggetti della rete e, più in generale, la previsione di una sempre maggiore collaborazione prevista con il Terzo Settore dalla normativa di riferimento, per l’attivazione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa dedicati alle fasce più fragili della popolazione, offrono prospettive di ulteriore sviluppo delle iniziative già messe in campo, tra cui la valorizzazione e veicolazione delle informazioni relative all’accesso alle misure gestite dall’INPS.

Accanto ad un modello di offerta di servizio attraverso i canali digitali ad accesso diretto o per il tramite dei soggetti intermediari, l’Istituto, per non lasciare indietro nessuno, ha avviato, prima in modo sperimentale, poi più strutturato, un progetto che si avvale proprio della rete di protezione già operativa con Anci e con i  soggetti del Terzo settore, per avvicinare le persone che non consapevoli delle misure messe in campo dal Legislatore  per favorire l’inclusione sociale e lavorativa, non presentano domanda di accesso a tali misure.

Perché il questionario “INPS in rete”

La relazione e la capacità di ascolto sono sicuramente gli elementi chiave di avvicinamento alle persone, ma per capire e orientare tali persone per l’accesso alle misure, è stato progettato e realizzato  un questionario di facile utilizzo,  con poche domande presentate in modo colloquiale ma che, attraverso un’architettura sofisticata, riesce a combinare tra loro tutti i requisiti di accesso alle misure che vengono prese in considerazione dal questionario stesso e a prospettare quelle a cui, potenzialmente, in base alle informazioni fornite,  le persone potrebbero avere diritto di accedere.

Il questionario “INPS in rete” è inoltre anonimo e accessibile on line senza autenticazione, a tutela delle persone che, anche per loro fragilità, potrebbero essere meno disponibili a rilasciare informazioni sul loro vissuto.

Il questionario è compilato a cura degli operatori delle associazioni partner con le informazioni raccolte dai soggetti presi in carico, relativamente alla loro condizione personale, familiare e reddituale, per verificare il possesso dei requisiti di accesso a una o più prestazioni rispondenti ai loro diritti inespressi e rappresenta lo strumento base del nuovo progetto in quanto è interattivo, personalizzato e di orientamento. In ragione di tali caratteristiche è funzionale a valutare la condizione del soggetto assistito e a restituire un primo esito in ordine alla possibilità di accedere alle prestazioni erogate dall’Istituto: l’effettivo diritto alle prestazioni individuate dovrà poi essere puntualmente verificato attraverso i canali previsti (presentazione della domanda direttamente o con il supporto dei soggetti intermediari: Istituti di Patronato e CAF).

Lo strumento del questionario consente, a chi ha per finalità istituzionale la presa in carico dei bisogni delle persone e l’individuazione di percorsi di emancipazione sociale ed economica (come i servizi sociali), di prospettare loro un percorso futuro, in una logica di continuità con le informazioni sulla storia e il vissuto della persona.

Un modello di welfare generativo e collaborativo

Uno dei principi cardine del welfare generativo è la partecipazione attiva di tipo relazionale dei cittadini che non sono più semplici beneficiari, ma co-protagonisti nella costruzione del proprio benessere. In ottica proattiva, il questionario appare il primo passo verso un modello di welfare generativo e collaborativo in cui l’Istituto aggiunge al suo tradizionale ruolo di erogatore di prestazioni previdenziali e assistenziali, quello di facilitatore, mettendosi al fianco e collaborando attivamente con altri soggetti pubblici e privati per l’individuazione e la presa in carico dei bisogni delle persone più fragili.

Con il progetto “INPS in rete per l’inclusione” l’Istituto si muove e va incontro alle persone che potrebbero non sapere di aver diritto all’accesso a una o più misure a loro destinate. 

Il questionario è stato oggetto di uno specifico progetto realizzato in sinergia, da un team di amministrativi e tecnici informatici dell’Istituto. La progettazione ha coinvolto i colleghi amministrativi di diverse direzioni centrali che gestiscono le misure assistenziali, per definire la mappatura di tutti i requisiti di accesso a tali misure, e degli operatori dei soggetti partner che hanno contribuito a testare il prodotto ed apportare migliorie.

Il questionario: uno strumento interattivo e personalizzato

In fase di elaborazione del questionario le risposte vengono verificate con tutti i requisiti e l’algoritmo seleziona le prestazioni i cui requisiti di accesso risultano compatibili con i dati indicati dai soggetti a cui il questionario viene somministrato.

Il questionario è nato quindi come strumento interattivo e personalizzato per aiutare il cittadino a individuare prodotti e servizi idonei, accompagnandolo in un percorso di consapevolezza, orientamento e attivazione. Attraverso la compilazione del questionario, potenzialmente accessibile a tutti i cittadini, l’utente viene indirizzato, sulla base delle informazioni inserite, verso le prestazioni a lui dedicate.

Per l’accesso alla misura è necessario, tuttavia, verificare tutti i requisiti in seguito alla presentazione della domanda.

Le prestazioni prese in considerazione dal questionario, attualmente sono riferite agli ambiti dell’inclusione e del contrasto alla povertà, del sostegno alla famiglia, della disoccupazione, della salute e disabilità:

•             Assegno di Inclusione (ADI);

•             Assegno di maternità dei comuni (erogato da INPS);

•             Assegno mensile di assistenza;

•             Assegno sociale;

•             Assegno sociale sostitutivo;

•             Assegno unico e universale per i figli a carico;

•             Bonus asilo nido;

•             Bonus psicologo;

•             Carta acquisti ordinaria;

•             Carta “Dedicata a te”;

•             Congedo indennizzato per le donne vittime di violenza di genere;

•             Indennità di accompagnamento agli invalidi civili;

•             Indennità di accompagnamento ai ciechi civili assoluti;

•             Indennità di comunicazione ai sordi;

•             Indennità di frequenza;

•             Indennità speciale ai ciechi civili parziali ventesimisti;

•             NASpI;

•             Pensione ai ciechi civili assoluti;

•             Pensione ai ciechi civili parziali (“ventesimisti”);

•             Pensione ai sordi civili;

•             Pensione di inabilità;

•             Prestazione Universale;

•             Reddito di Libertà;

•             Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

Uno strumento innovativo per una PA aumentata

Da ultimo, il questionario rappresenta un’iniziativa pionieristica per l’Istituto, segnando il primo tentativo strutturato, replicabile, di mettere a disposizione dei funzionari amministrativi uno strumento che consente di aggiornare i requisiti di accesso alle misure o di implementarne di nuove, in modo autonomo e procedere alla pubblicazione direttamente sul portale istituzionale, sfruttando un approccio completamente low-code e contribuendo sempre più ad una PA aumentata.

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