Dal 2011 i libri di scuola saranno digitali: il progetto innovascuola

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Il rapporto sul mercato dei contenuti digitali in Italia vede il nostro paese decisamente indietro rispetto al resto d’Europa. In particolare il settore education fatica più degli altri. È con questa considerazione che si è aperto oggi giovedì 14 maggio il convegno su “Il piano per l’editoria digitale” che fa il punto sulle recenti norme in materia di contenuti digitali per la scuola e i libri di testo digitali.

14 Maggio 2009

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Tommaso Del Lungo

Articolo FPA

Il rapporto sul mercato dei contenuti digitali in Italia vede il nostro paese decisamente indietro rispetto al resto d’Europa. In particolare il settore education fatica più degli altri. È con questa considerazione che si è aperto oggi giovedì 14 maggio il convegno su “Il piano per l’editoria digitale” che fa il punto sulle recenti norme in materia di contenuti digitali per la scuola e i libri di testo digitali.

La legge 133 del 2008 (Legge Finanziaria 2009), infatti, prevede la possibilità della così detta "distribuzione mista" per  i testi scolastici, ovvero in parte cartacea in parte digitale; a partire dal 2011 questa possibilità per i professori diverrà un obbligo.

Parte rilevante del convegno l’ha avuta la presentazione del progetto innovascuola.gov.it, il portale che, dall’aprile scorso, permette agli utenti di navigare la Libreria Digitale Aperta. Attraverso un motore di ricerca si può navigare un catalogo ricco – costruito con la collaborazione di tutte le case editrici che hanno aderito al progetto – visionare i contenuti didattici a pagamento offerti dagli editori abilitati e scaricare quelli gratuiti, rilasciati sotto licenza Creative Commons.

La sezione "My innova" di innovascuola, infine, rappresenta l’applicazione più partecipativa. Si tratta di un social network dedicato ai docenti della scuola primaria e secondaria, in cui ogni utente può caricare sulla propria pagina la propria libreria di contenutiti digitali, acquistati o scaricati, commentandoli e condividendoli con il resto della comunità.

“Da un’esigenza di contenimento della spesa – ha commentato Giovanni Biondi, Capo Dipartimento per la Programmazione del Ministero dell’Istruzione – come quella di eliminare la carta che i nostri figli portano negli zaini di scuola può nascere una grande opportunità di sviluppo economico e culturale. A patto che l’e-book non sia semplicemente la copia digitale del cartaceo, ma sia un prodotto progettato per sviluppare a pieno le potenzialità delle tecnologie informatiche".

Ascolta l’audio dell’intervento di Giovanni Biondi (Capo Dipartimento per la Programmazione – Ministero dell’Istruzione)

Ascolta l’audio dell’intervento di Ulisse Jacomuzzi (Rappresentante – dell’AIE)

Guarda le slide di presentazione di Giovanna Sissa (Osservatorio Tecnologico URS Liguria – MIUR)

Guarda le slide di presentazione di Maria Letizia Melina (Dirigente Servizio III – Ufficio studi e ricerche per l’innovazione digitale – Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie), sul progetto “Contenuti digitali per la didattica". 

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