Raccontare la pubblica amministrazione che in pochi conoscono è l’obiettivo della rubrica video “L’altra PA” all’interno del percorso FORUM PA OFF. In questa puntata, parliamo di astronomia e di fondi dedicati alla ricerca universitaria in questo settore, con un’intervista a Luigi Mancini, professore associato in Astronomia e Astrofisica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata
4 Marzo 2025
Maurizio Costa
Media producer
La Ricerca universitaria è destinataria di uno dei finanziamenti pubblici più importanti per il benessere e il miglioramento della società. Gli stati che investono in ricerca e sviluppo, infatti, sia in ambito privato che pubblico, hanno migliori prospettive di crescita e digitalizzazione.
Pensiamo soprattutto a settori come quello sanitario o ambientale: finanziare la ricerca in questi ambiti consente di raggiungere obiettivi concreti che possono migliorare la vita delle persone e dell’ambiente che ci circonda.
Finanziare la ricerca pubblica, inoltre, consente di far diventare le università dei poli di attrazione per studenti e ricercatori di tutto il mondo.
In Italia, nel 2023 il governo ha stanziato per la ricerca l’1,4% del PIL. Questa quota, rinfoltita anche dai fondi del PNRR, rimane comunque sotto la media UE, che è circa del 2,3%.
Le Università, in questo contesto, rappresentano la punta di diamante della ricerca italiana, in tutti gli ambiti. Gli Atenei, finanziati soprattutto da fondi pubblici, tra il 2022 e il 2024, hanno aumentato la propria spesa in ricerca e sviluppo del 7,5%.
Ne parliamo con Luigi Mancini, professore associato in Astronomia e Astrofisica all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.