Nuovo anno, vecchio debito pubblico che cresce. Siamo oltre quota 1 895 268 367 513

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L’anno nuovo è appena iniziato ma i “conti” imperversano in rete, dal momento che tagli, rincari e lotta a evasione, sprechi e privilegi sono le parole d’ordine dei mesi che verranno. Lo Stato, con le sue spese non trasparenti, le sue sacche di inefficienza atavica, i ritardi costanti nei pagamenti ai privati, è sul banco degli imputati sotto diversi punti di vista.

2 Gennaio 2012

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Chiara Buongiovanni

Articolo FPA

L’anno nuovo è appena iniziato ma i “conti” imperversano in rete, dal momento che tagli, rincari e lotta a evasione, sprechi e privilegi sono le parole d’ordine dei mesi che verranno. Lo Stato, con le sue spese non trasparenti, le sue sacche di inefficienza atavica, i ritardi costanti nei pagamenti ai privati, è sul banco degli imputati sotto diversi punti di vista.

In particolare c’è chi fa notare che mentre sulla riscossione fiscale si lavora alacremente in Equitalia, lo stesso non succede sul fronte inverso, quello dei crediti che i privati, in primis le aziende fornitrici, vantano verso le pubbliche amministrazioni. Niente di troppo nuovo, purtroppo, in questo come anche nelle analisi di chi rileva che i costi della politica sono solo una minima parte di un meccanismo di sprechi (o meglio di "ruberie") diffusissimo nella pubblica amministrazione. Niente di troppo nuovo, se non la crescente preoccupazione di una situazione che negli anni sembra rimanere negativamente uguale a se stessa.

In questa giusta smania di “far di conto” di inizio anno, segnaliamo l’iniziativa dell’Istituto Bruno Leoni che sul debito pubblico e sulla sua capacità mostruosa di autoalimentarsi ha sempre mantenuto alta l’attenzione.
Nella sezione del sito dedicata all’argomento, l’Istituto rende infatti disponibile, già da un po’ di tempo, un contatore in tempo reale del debito pubblico italiano, corredato della stima del valore pro capite. Attualmente  (ore 16.10 del 2 gennaio 2012) siamo a un totale di  1895 268 367 513 per un valore procapite di circa 31.488 euro.

“L’orologio – spiegano da IBL – aggiorna ogni 3 secondi la nostra stima dello stock di debito, che si basa su – e viene continuamente corretta con – i rapporti mensili della Banca d’Italia. In questo modo vogliamo aiutare i cittadini a capire cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di un debito pari a circa il 120 per cento del prodotto interno lordo”.

Per essere aggiornati in tempo reale il poco rassicurante contatore è embeddabile sul proprio sito e sul prorio blog, mentre nell’App Store è disponibile l’application per iphone scaricabile gratuitamente.


 

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