Pagamenti della PA: le imprese aspettano fino a 4 mesi

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Secondo un’indagine di Fondazione Impresa, il tempo medio di attesa per i pagamenti è di 46,9 giorni quando si tratta di clienti privati, ma raddoppia quando il cliente è una pubblica amministrazione. Sono le Pmi del Mezzogiorno a soffrire di più, arrivando ad aspettare fino a 4 mesi.

21 Ottobre 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Secondo un’indagine di Fondazione Impresa, il tempo medio di attesa per i pagamenti è di 46,9 giorni quando si tratta di clienti privati, ma raddoppia quando il cliente è una pubblica amministrazione. Sono le Pmi del Mezzogiorno a soffrire di più, arrivando ad aspettare fino a 4 mesi.

La direttiva 2011/7/UE sulla lotta ai ritardi di pagamento fissa un limite di 30 giorni, che può essere elevato a 60 solo in casi particolari, per i pagamenti della PA. Oltre questo termine devono scattare sanzioni e diffide. L’Italia, tuttavia, è molto lontana da questi limiti, come rivela un’indagine effettuata da Fondazione Impresa nel 2011 su un campione di 1.200 imprese con meno di 20 addetti. Fino a 4 mesi: è il tempo che una piccola impresa deve aspettare per vedersi saldare dalla Pubblica amministrazione. I tempi medi di pagamento dei clienti privati sono 46,9 giorni, che raddoppiano quando il cliente e’ la PA (92,1 giorni). Rispetto al secondo semestre del 2010, i tempi di pagamento della PA si sono allungati di 7,8 giorni. Le attese si fanno più lunghe per le Pmi del Sud: quasi 4 mesi (116,9 giorni). Le conseguenze, sottolinea Fondazione Impresa, sono molto negative sulla liquidità aziendale, tanto che talvolta le piccole imprese sono costrette a indebitarsi per pagare i propri dipendenti, i fornitori e le tasse, con la sola conseguenza di aumentare i costi e di diminuire la performance aziendale.

Il recepimento della direttiva 2011/7/UE sulla lotta ai ritardi di pagamento era previsto per marzo 2013, ma potrebbe essere anticipato al 2012. Proprio nei giorni scorsi, infatti, Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, ha annunciato che avrebbe chiesto ai Paesi membri di anticipare di un anno il recepimento. Un passaggio molto atteso dalle imprese, soprattutto dalle PMI, per le quali il ritardo nel pagamento dei lavori va ad aggravare una situazione già pesante a causa della crisi economica. E lo Statuto delle imprese – approvato proprio ieri, 21 ottobre, dal Senato e ora nuovamente all’esame della Camera – va proprio in questa direzione.

FONTE: Fondazione Impresa

 

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