A Scuola di OpenCoesione: educazione civica elevata al digitale

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Mentre leggete questo articolo oltre 2.000 studenti e circa 100 docenti, insieme, stanno imparando a cercare, analizzare ed elaborare dati aperti (Open Data), per monitorare come i fondi pubblici vengono spesi e intervengono sul loro territorio. Questo avviene nelle scuole secondarie superiori su tutto il territorio nazionale selezionate per partecipare al percorso didattico “A Scuola di OpenCoesione” [ASOC]. Studenti e docenti coinvolti sono chiamati a costruire un progetto di ricerca sul loro territorio, utilizzando metodologie di ricerca avanzate, elaborando dati aperti, sperimentando attività di monitoraggio civico a partire dalle informazioni che si possono trovare su OpenCoesione, il portale che pubblica bimestralmente i dati sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati con le politiche di coesione in Italia.

11 Marzo 2015

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Chiara Ciociola

Mentre leggete questo articolo oltre 2.000 studenti e circa 100 docenti, insieme, stanno imparando a cercare, analizzare ed elaborare dati aperti (Open Data), per monitorare come i fondi pubblici vengono spesi e intervengono sul loro territorio. Questo avviene nelle scuole secondarie superiori su tutto il territorio nazionale selezionate per partecipare al percorso didattico “A Scuola di OpenCoesione” [ASOC]. Studenti e docenti coinvolti sono chiamati a costruire un progetto di ricerca sul loro territorio, utilizzando metodologie di ricerca avanzate, elaborando dati aperti, sperimentando attività di monitoraggio civico a partire dalle informazioni che si possono trovare su OpenCoesione, il portale che pubblica bimestralmente i dati sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati con le politiche di coesione in Italia.

Il progetto A Scuola di OpenCoesione è frutto di un accordo siglato nel giugno 2013 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca [MIUR] e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica [DPS], nell’ambito dell’iniziativa OpenCoesione. La prima edizione si è svolta nell’anno scolastico 2013/2014. Sette scuole da Trento a Palermo sono state coinvolte per sperimentare un percorso di educazione civica, innovativo e multidisciplinare, e un metodo, incentrato sull’uso delle nuove tecnologie digitali, a metà tra un MOOC (Massive Open Online Courses) e un lavoro a progetto: ruoli precisi da ricoprire, step da superare, output da produrre, obiettivi da raggiungere (a questo link ci sono i project work finali delle scuole che hanno partecipato alla prima edizione). Per l’anno scolastico in corso sono state selezionate 86 scuole, che hanno iniziato il percorso nel mese di Dicembre 2014. A parte una necessaria esigenza di minime dotazioni tecnologiche per il completo svolgimento del progetto, ASOC si rivolge a tutte le scuole superiori, classi e docenti. La selezione degli istituti partecipanti è avvenuta sulla base dei criteri indicati nel bando, tenendo conto della motivazione presentata del docente, senza limiti rispetto alla materia svolta né a pregresse competenze tecnologiche certificate.

A Scuola di Open Coesione, il racconto della sperimentazione 2013 – 2014 from OpenCoesione on Vimeo.

 

Il percorso didattico

Il percorso didattico ASOC si articola in 5 lezioni durante le quali gli studenti, partendo da un’analisi del territorio che li circonda, evidenziandone punti di forza e debolezza, scelgono su OpenCoesione uno o più progetti finanziati dalle politiche di coesione, ne approfondiscono il relativo percorso amministrativo utilizzando tecniche avanzate di ricerca ed analisi di dati e ne verificano poi lo stato di avanzamento con una visita di monitoraggio in loco. Attraverso queste attività, gli studenti producono contenuti multimediali (anche utilizzando video, foto, testo scritto, etc.) su uno o più interventi finanziati dalle politiche di coesione e contribuiscono con un report di monitoraggio civico a raccogliere in modo strutturato le loro osservazioni e a diffonderle attraverso la piattaforma Monithon. Tramite tecniche di storytelling, visualizzazione e comunicazione innovativa, raccontano sul blog di progetto storie di sviluppo territoriale. Con un evento pubblico infine coinvolgono ed informano la comunità sulla ricerca fatta e, soprattutto, dialogano con le amministrazioni responsabili degli interventi presi in considerazione. Le competenze trasversali che questo progetto promuove vanno dunque da quelle digitali, al public speaking, a quelle relazionali e di lavoro di gruppo. Per l’Anno Scolastico 2014/2015 il progetto giudicato migliore da un’apposita commissione sarà premiato alla fine del percorso con un viaggio a Bruxelles. 

#Pillole Introduzione: Che cos’è A Scuola di OpenCoesione from OpenCoesione on Vimeo.

 

Soggetti coinvolti

Il progetto è supportato da un team dedicato, che è formato per l’anno 2014-2015 da un community manager, un data journalist esperto di formazione e un web editor e social media manager. Il team opera in stretto contatto con il gruppo di lavoro OpenCoesione e con esperti giuridici, di politiche innovative e partecipazione del MIUR. Da quest’anno inoltre le scuole sono affiancate nell’avanzamento dei progetti da rappresentanti locali della rete Europe Direct (la rete territoriale dei centri di informazione della Commissione Europea in Italia) e da alcune associazioni selezionate con il bando “Amici di A Scuola di OpenCoesione” nonché da esperti locali di open data e social innovation, e rappresentanti della società civile. Il team lavora per il coinvolgimento delle scuole attraverso formazione in presenza e a distanza con tutti i soggetti coinvolti, e con un continuo affiancamento online per il supporto alle attività di ricerca, monitoraggio civico e storytelling. La mappa di seguito mostra l’insieme dei soggetti coinvolti.

 

Da un primo questionario distribuito ai docenti è risultato che i lavori stanno procedendo con oltre 90 gruppi di lavoro attivi. In questa fase gli studenti stanno lavorando alla elaborazione dei dati, al monitoraggio in loco dei progetti, alle interviste ai soggetti attuatori e programmatori dei progetti e alla raccolta di altri dati primari sul campo.

Il blog delle scuole è parte integrante del lavoro svolto: è qui che gli studenti raccontano le attività che di volta in volta svolgono in classe, le scoperte, le difficoltà nel reperire i dati sul loro territorio e i piccoli successi. I lavori in corso si stanno gradualmente trasformando in approfondite ricerche documentate basate sui fatti, che a breve porranno la pubblica amministrazione di fronte alla sfida, reale, di trovare delle modalità efficaci e strutturate per prendere in carico questa proficua e accurata raccolta di dati e consapevolezza collettiva. Sono significativi esempi gli interventi di alcuni studenti durante l’evento organizzato a Roma per l’Open Data Day dello scorso 23 Febbraio.

 

Nativi digitali, cittadini di domani: il passo in più di ASOC

Anche il progetto ASOC può essere considerato nativo digitale. I suoi contenuti e strumenti sono fatti di portali web, webinar e forum, analisi dati e video, social network e piattaforme di raccolta collettiva di dati. Ma iI passo in più è nell’efficace processo in continua costruzione al di fuori degli strumenti utilizzati per la didattica. ASOC parte dalle LIM ed irrompe nelle piazze, portando fisicamente gli studenti ad esplorare il territorio e i progetti che la collettività vi finanzia, coinvolgendo attivamente gli interlocutori già presenti sui territori, che diventano insieme agli studenti una comunità che esercita in modo condiviso e continuo la sua cittadinanza, anche fuori e dopo la scuola. Siamo curiosi di sperimentare il prossimo passo: come la pubblica amministrazione potrà rispondere alle sollecitazioni nate dalla partecipazione delle scuole al progetto ASOC? Quali processi si prepara a mettere in atto per accoglierla?

 


 

* Chiara Ciociola (@chiaracio) è Community manager di A Scuola di OpenCoesione sin dalla sua prima sperimentazione, ha affiancato le classi delle scuole pilota partecipanti per l’anno scolastico 2013-2014.  Ha partecipato alla sua ideazione e collabora attivamente con la redazione nazionale di Monithon, piattaforma di monitoraggio civico basata sugli open data pubblicati sul portale OpenCoesione. E’ collaboratrice di Neural Magazine, rivista internazionale di critica su cultura digitale e media art.

 

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