“I(n)stat View”: filosofia open per “mappare” i dati Istat

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Visualizzare i dati su una mappa può aiutare a decifrare informazioni altrimenti di difficile comprensione per i non addetti ai lavori. “I(n)stat View”, un progetto lanciato a dicembre scorso, sperimenta questo approccio con i dati contenuti nelle statistiche dell’Istat.

9 Gennaio 2012

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Visualizzare i dati su una mappa può aiutare a decifrare informazioni altrimenti di difficile comprensione per i non addetti ai lavori. “I(n)stat View”, un progetto lanciato a dicembre scorso, sperimenta questo approccio con i dati contenuti nelle statistiche dell’Istat.

Sul sito del progetto sono già on line tre mappe che trasformano in informazione “visuale” (quindi di più facile consultazione) numeri e tabelle emerse dalle ultime rilevazioni del nostro istituto di statistica: la mappa di tutti i reati denunciati in Italia; la mappa della situazione occupazionale nel Paese; la mappa della situazione demografica di tutte le province italiane, con le variazioni degli ultimi dieci anni. A queste si aggiungerà a breve una mappa degli incidenti stradali.

“I(n)stat View”, realizzato da “La Macchina del Fungo” (laboratorio di idee, progetti e provocazioni giornalistiche curato da Mauro Munafò), è un progetto del tutto “aperto”: è sviluppato con strumenti gratuiti e Open Data, è rilasciato con licenza Creative Commons 3.0 Attribution (è possibile, quindi, riutilizzare l’intero materiale a proprio piacimento, anche per scopi commerciali, a condizione di citare la fonte) e anche i dati dell’Istat utilizzati sono rilasciati con la stessa licenza.

“I(n)stat View – come sottolinea il suo creatore Mauro Munafò – vuole essere uno dei primi esperimenti di data journalism e di dataviz italiani. Il giornalismo dei dati si sta infatti ritagliando un ruolo sempre più importante nel panorama informativo internazionale, ma nel nostro Paese si contano ancora pochissimi casi di valore, segno della scarsa preparazione dei giornalisti nostrani su questo fronte. Speriamo quindi che questa iniziativa possa incentivare altri a misurarsi in questo campo e contribuire a costruire una comunità solida di professionisti”.

In una pagina dedicata verranno via via raccolte le fonti dei dati utilizzati per realizzare le mappe del progetto. Per facilitare il lavoro di chi volesse cimentarsi in prima persona nella produzione di altre visualizzazioni, verranno inserite sia le fonti originali, sia i dataset “lavorati” per poter generare le diverse mappe.

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