Dare valore alle persone per una PA al centro del cambiamento

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Il confronto sulla centralità delle persone per disegnare la PA del futuro, su quali azioni e investimenti sono necessari, sul cambio di paradigma che si dimostra sempre più urgente, sarà uno dei focus centrali di FORUM PA 2023 (16-18 maggio, in presenza al Palazzo dei Congressi di Roma), insieme ad altri temi irrinunciabili di cui vi parleremo nelle prossime settimane. Nel percorso #road2forumpa2023 troverete infatti su queste pagine tutte le novità e le anticipazioni sui format a cui stiamo lavorando, sui temi che saranno al centro della Manifestazione, sugli eventi che man mano metteremo in agenda. Cominciamo!

3 Febbraio 2023

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Foto di nine koepfer su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/zosE9lAYQlo

Abbiamo presentato pochi giorni fa il nostro Annual Report 2022: è stata l’occasione per fare il punto sui processi di innovazione che hanno interessato la PA nell’anno che si è da poco concluso e per guardare in prospettiva, alle sfide che attendono le nostre amministrazioni per l’attuazione del PNRR e la gestione dei fondi della nuova programmazione europea. Oltre 120 ospiti hanno seguito in presenza la presentazione della nostra pubblicazione annuale: un importante ritorno al fisico dopo le due ultime edizioni full digital. Siamo tornati ad incontrarci, come faremo al prossimo FORUM PA, in programma dal 16 al 18 maggio 2023, quando al Palazzo dei Congressi di Roma si alterneranno centinaia di appuntamenti, tra convegni di scenario, talk di approfondimento, tavoli di lavoro, rubriche dedicate alle esperienze di innovazione sui territori, appuntamenti di formazione: tutto in presenza, valorizzando al massimo il confronto tra le persone, lo scambio di esperienze, il lavoro condiviso.

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Ci saranno proprio le persone al centro del FORUM PA di maggio. Come ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, in occasione della presentazione dell’Annual Report: “La pandemia ha svelato un nuovo volto della pubblica amministrazione, un volto fatto di persone che hanno vissuto questo momento come una spinta al cambiamento, l’occasione per accelerare processi avviati ma che languivano da tempo”. Le persone, le loro competenze e il loro entusiasmo sono quindi il punto da cui partire, come evidenziato dal Ministro per la PA Paolo Zangrillo nelle sue linee guida programmatiche presentate a dicembre scorso (ne parlava in questo editoriale Carlo Mochi Sismondi, Presidente di FPA).

Partire dalle persone e mettere a frutto i passi avanti e i traguardi già raggiunti negli ultimi mesi: dall’approvazione dei nuovi contratti del pubblico impiego, allo sblocco e digitalizzazione dei concorsi pubblici, dall’introduzione del portale inPA fino alla nuova attenzione riservata al tema della formazione. Ora si tratta di accompagnare questo cambiamento all’interno delle amministrazioni. Un esempio sono proprio i nuovi contratti pubblici: questi introducono diverse novità (tra cui la regolamentazione del lavoro agile e la nuova area di elevata professionalità) e offrono degli strumenti, ma sono poi le singole amministrazioni a doverli mettere in pratica, calandoli nella propria specifica realtà, come sottolineato più volte da Antonio Naddeo, Presidente di Aran, nella Rubrica “Le persone al centro”. Un altro esempio sono i nuovi concorsi: l’impianto normativo c’è, ora bisogna migliorare concretamente la qualità delle prove e delle selezioni.

Ma cosa significa mettere al centro il valore delle persone per rinnovare la PA?

Lo abbiamo detto in tante occasioni: è certamente necessario rinforzare le amministrazioni e intervenire sulle carenze degli enti locali e sui divari territoriali (l’ultimo studio della Fondazione per il Sud ci dice ad esempio che i dipendenti del comune di Napoli sono scesi di oltre il 50% negli ultimi 10 anni, che Palermo e Catania hanno la metà dei dipendenti laureati rispetto alla media nazionale, che Catania ha solo tre dipendenti comunali su 100 che hanno meno di 50 anni, questo solo per citare alcuni numeri). Ma non basta semplicemente reintegrare l’organico, bisogna fare un passo ulteriore. La PA deve poter assumere le persone con le giuste competenze, quelle che davvero servono in questo momento e in prospettiva futura, per gestire progetti e risorse di complessità e mole senza precedenti. Serve una PA in grado di valorizzare le persone che già ha in organico e, al tempo stesso, di attrarre i migliori talenti. In questo senso, manca ancora nella maggior parte delle amministrazioni una cultura dell’employer branding, mentre sarebbe molto importante comunicare i valori del lavoro pubblico, promuovere la propria organizzazione come un posto di lavoro attrattivo.

Probabilmente il terreno è fertile anche per lavorare su questo aspetto, come ci mostra la ricerca di opinione pubblica realizzata nel mese di gennaio da FPA insieme a Istituto Piepoli su un campione di oltre 500 cittadini rappresentativo della popolazione italiana. Tra le evidenze che ci sono sembrate più interessanti c’è la percentuale di intervistati (il 64%) che considera la PA un “datore di lavoro” attrattivo e, in particolare, il fatto che sono soprattutto i più giovani ad auspicare l’ingresso nella PA per realizzare una valida esperienza lavorativa (il 29% di chi ha 18-34 anni, contro il 17% di chi ha oltre 54 anni), più che per ricercare il classico “posto fisso”.

Partiamo da qui per cominciare il nostro percorso verso FORUM PA 2023. Il confronto su quale ruolo assegnare alle persone per disegnare la PA del futuro, su quali investimenti sono necessari, sul cambio di paradigma che si dimostra sempre più urgente, sarà uno dei focus centrali dei tre giorni di maggio, insieme ad altri temi irrinunciabili di cui vi parleremo nelle prossime settimane. Nel percorso #road2forumpa2023 troverete infatti su queste pagine tutte le novità e le anticipazioni sui format a cui stiamo lavorando, sui temi che saranno al centro dell’evento, sugli eventi che man mano metteremo in agenda.

Stay tuned!

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