Goverment 2.0: perché non in Italia? Risposte e proposte a FORUM PA 2010 con David OSIMO

Home Open Government Open Data Goverment 2.0: perché non in Italia? Risposte e proposte a FORUM PA 2010 con David OSIMO

Il web 2.0 sta entrando di prepotenza nella gestione della cosa pubblica: il government 2.0 ha ormai un ruolo centrale nelle politiche di innovazione. Negli Stati Uniti, Obama ha fatto della trasparenza la sua bandiera, ed i cittadini sembrano rispondere.

7 Maggio 2010

D

David Osimo

Articolo FPA
// <![CDATA[tweetmeme_source = ‘Forum_PA’; tweetmeme_service = ‘bit.ly’;// ]]>

 Il web 2.0 sta entrando di prepotenza nella gestione della cosa pubblica: il government 2.0 ha ormai un ruolo centrale nelle politiche di innovazione. Negli Stati Uniti, Obama ha fatto della trasparenza la sua bandiera: ad esempio, tutta la spesa pubblica a partire dagli investimenti in tecnologia sono monitorabili 24/7 via internet su http://it.usaspending.gov/ ; grandi quantita’ di dati pubblici sono a disposizione di imprese e cittadini su data,gov per creare servizi a valore aggiunto, come ad esempio everyblock.com; sono stati presi accordi con i maggiori social network per autorizzare la partecipazione degli impiegati pubblici e consentire ai cittadini di utilizzare il social network per identificarsi sui siti pubblici. Ed i cittadini sembrano rispondere.

Il 40% degli americani ha acceduto a dati pubblici grezzi su Internet, e ad esempio nell’ultima votazione online organizzata dalla Casa Bianca per premiare la migliore scuola 170 mila persone hanno partecipato. Si contano a decine i servizi pubblici 2.0 creati da cittadini e societa’ civile – basti vedere i risultati di iniziative come appsfordemocracy.org.

Iscriviti all’evento ‘Innovation without permission. Prospettive e sfide de government 2.0" – Dialogo con David Osimo del 18 maggio a FORUM PA 2010

Simili trend sono visibili anche in molti paesi europei, a partire dalla Gran Bretagna. Ma perche’ non in Italia? Perche’ mancano iniziative governative per l’apertura dei dati pubblici ed i social network sono vietati? Perche’ non si vedono iniziative bottom-up dei cittadini per la co-creazione dei servizi pubblici? Ma non fermiamoci alle lamentele: in un contesto con scarso senso civico come quello italiano, si puo’ fare il government 2.0 e soprattutto, come? A queste domande, emerse durante il dibattito preparatorio online organizzato su google Moderator, rispondera’ la sessione di Forum PA "Innovation without permission: prospettive e sfide del government 2.0"
 

 

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!