IDEA – Italian Digital Ecosystem for APIs

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IDEA, il data Warehouse delle API per la PA, realizzato da Poste Italiane, è tra i progetti finalisti del Premio Agenda Digitale 2016, attuazione dell’AD a livello nazionale

2 Febbraio 2017

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redazione

Il progetto “IDEA” (avviato ad Ottobre 2014) è il prototipo di un API-Warehouse, una interfaccia resa disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e aziende, in modo da favorire l’evoluzione architetturale dei servizi di eGovernment in osservanza degli obiettivi del Digital Single Market. L’ API-Warehouse facilita la diffusione e l’utilizzo di componenti (API) per la realizzazione di servizi digitali basati su un nuovo modello di interazione tra gli attori coinvolti, a vari livelli, nell’erogazione del servizio. Già oggi con l’attuazione del progetto SPID, è stato definito un nuovo modello di interazione che vede soggetti accreditati, gli Identity Provider, trasferire ai Service Provider le informazioni necessarie al completamento della fase di autenticazione. La messa a regime del modello prevederà, tramite gli Attribute Provider, anche la fornitura di informazioni aggiuntive, da questi certificate, da utilizzare per una migliore finalizzazione del servizio richiesto dal cittadino.

L’adozione di questo modello di fatto introduce un nuovo paradigma di servizio basato sul principio della cooperazione. Il progetto “IDEA” prova ad applicare e ad estendere tale paradigma all’intero processo di sviluppo di servizi complessi a supporto dei procedimenti della Pubblica Amministrazione costituendo, di fatto, un ecosistema di oggetti elementari (API) in grado di assolvere una funzione circoscritta e direttamente integrabile nelle proprie soluzioni.

Il nuovo processo di sviluppo centrato sulla collaborazione tra diversi attori favorirà il riuso di asset e funzionalità già disponibili, la realizzazione di soluzioni flessibili e quanto più coerenti fra i diversi canali di fruizione, il contenimento dei costi e dei tempi collegati.

Enti coinvolti
IDEA, è stato realizzato da Poste Italiane in collaborazione con Cefriel, Digital Innovation and Design Shop che opera nell’ambito dell’innovazione, della ricerca e della formazione per aziende e Pubbliche Amministrazioni.
Poste Italiane è la più grande infrastruttura di servizi in Italia per la presenza capillare su tutto il territorio nazionale, per i consistenti investimenti in ambito tecnologico e il patrimonio di conoscenza detenuta dai suoi 142.000 dipendenti.

Esigenze e soluzioni implementate
Il progetto “IDEA” si pone l’obiettivo di costituire uno spazio digitale dove far incontrare, in maniera strutturata e certificata, la domanda posta dagli “Sviluppatori di Soluzioni” e l’offerta proposta dai “Fornitori di Moduli di Servizio riusabili (API)”, basandosi sulle seguenti linee guida:

  • disaccoppiamento (logico e architetturale) tra chi eroga moduli di servizio abilitanti e chi sviluppa soluzioni applicative;
  • modularizzazione delle soluzioni applicative ed incapsulamento dei moduli di servizio finalizzati alla riusabilità di questi ultimi;
  • standardizzazione non solo tecnologica, ma anche di processo.

Caratteristica fondamentale di questo modello, e unica nel panorama attuale, è che quanto realizzato in termine di soluzioni applicative potrebbe, nelle sue componenti autoconsistenti (Moduli di Servizio – API), essere messo a disposizione di altri sviluppatori di soluzioni tramite lo stesso API-Warehouse. Un approccio di tale tipo dovrebbe assicurare, nel tempo, prassi e regole operative tese al ‘riuso’, all’integrazione infrastrutturale.

La piattaforma ipotizzata alla base dell’API-Warehouse adotta e propone un’architettura complessiva valida per tutti i soggetti partecipanti, offrendo i seguenti principali elementi:
  • catalogo di moduli di servizio (API) messi a disposizione da molteplici soggetti, sia pubblici che privati, e utilizzabili da parte degli altri membri dell’ecosistema per essere integrati all’interno di soluzioni applicative nuove o già esistenti;
  • molteplici funzionalità di collaborazione di tipo “social”, quali ad esempio recensioni, commenti, rating, grazie alle quali i partecipanti potranno interagire tra loro;
  • canale diretto dove è possibile l’incontro tra domanda e offerta di moduli di servizio;
  • repository di casi d’uso di soluzioni realizzate con i moduli di servizio dell’ecosistema, esempi di successo del loro utilizzo, recensioni qualificate da parte di soggetti autorevoli, discussioni di esperti sui principali temi dell’innovazione digitale;
  • supporto ad alcuni semplici processi operativi da seguire in modo omogeneo da parte di tutti i partecipanti, al fine di registrare nuovi servizi digitali all’interno della piattaforma e compartecipare nella realizzare di altre applicazioni;
  • insieme di documenti che descrivono le Linee guida operative, l’architettura complessiva e gli standard tecnologici e applicativi da adottare per poter pubblicare i moduli di servizio.

Gli standard promossi dall’ecosistema recepiscono ed ampliano quanto già definito nell’ambito dell’iniziativa Ecosistema Digitale E015 e comprendono indicazioni sulla tecnologia da adottare per gli ambiti precedentemente indicati e per la modalità di presentazione e documentazione dei moduli di servizio (API) su una vetrina digitale adatta a tale scopo.

Dal punto di vista architetturale, la piattaforma alla base del Warehouse:
  • supporta il modello “NxM”, ossia N attori possono esporre le proprie API ed M attori possono utilizzarli per creare le proprie applicazioni. Le API dei diversi soggetti non risiedono sulla piattaforma, ma sono erogate direttamente da parte dell’infrastruttura tecnologica di ciascun provider. Le transazioni tra API e applicazioni avvengono in modo diretto e non sono intermediate da componenti tecniche della piattaforma. Infatti, i servizi architetturali condivisi sono solo quelli essenziali per garantire sia la qualità di erogazione delle API, sia la scalabilità delle stesse verso un numero potenzialmente crescente di soggetti utilizzatori. Il riferimento al concetto NxM è riferito in prevalenza al contesto di governance dove deve essere ipotizzabile un parallelismo di eventi di proposizione di API, di approvazione, di pubblicazione e di navigazione.
  • espone, per ciascuna API e ciascuna applicazione in vetrina, informazioni di carattere sia tecnico che economico.
  • differisce dalle piattaforme alla base dei marketplace esistenti di API per il fatto che generalmente queste ultime, come le soluzioni di API Management, adottano un approccio architetturale che prevede l’intervento di un mediatore tecnologico centrale di piattaforma in tutte le interazioni tra le applicazioni e le relative API invocate ed espongono in vetrina delle informazioni sulle API prettamente tecniche.

Benefici e criticità della soluzione
La soluzione descritta garantisce numerosi benefici per privati, pubbliche amministrazioni e cittadini, quali:

  • migliore integrazione dei diversi attori coinvolti;
  • matching fra domanda e offerta di servizi;
  • ontologie di dominio condivise;
  • migliore adeguatezza e rispondenza dei servizi alle esigenze dei cittadini e delle imprese;
  • migliore accessibilità ai servizi di eGovernment;
  • separazione front e back end, specializzazione e miglioramento delle prestazioni.

Le principali criticità registrate riguardano

  • la necessità di introdurre cambiamenti organizzativi;
  • il superamento delle resistenze degli operatori a lavorare secondo schemi tradizionali;
  • la difficoltà nel lancio e nella promozione dell’iniziativa;
  • la definizione di un modello di riferimento immaginando, in ultima analisi, anche una pluralità di ecosistemi, specializzati per dominio, dai quali attingere le API di interesse.

Livello di diffusione della soluzione
Il prototipo non è ancora stato concesso in uso.

Questo articolo è parte del dossier “Premio agenda digitale 2016”

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