Il Codice Azuni all’Internet Governance Forum di Vilnius

Home PA Digitale Il Codice Azuni all’Internet Governance Forum di Vilnius

Si chiude oggi a Vilnius, in Lituania, la quinta edizione dell’Internet Governance Forum (IGF), incontro annuale promosso dall’ONU. Il nostro Paese ha partecipato con una delegazione inviata dal Ministero dell’Innovazione e guidata da Claudio Lenoci che è intervenuto il 14 settembre, nella giornata di apertura dell’IGF, per illustrare gli obiettivi del progetto Codice Azuni, avviato nello scorso agosto dal ministro Renato Brunetta.

17 Settembre 2010

R

Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Si chiude oggi a Vilnius, in Lituania, la quinta edizione dell’Internet Governance Forum (IGF), incontro annuale promosso dall’ONU. Il nostro Paese ha partecipato con una delegazione inviata dal Ministero dell’Innovazione e guidata da Claudio Lenoci che è intervenuto il 14 settembre, nella giornata di apertura dell’IGF, per illustrare gli obiettivi del progetto Codice Azuni, avviato nello scorso agosto dal ministro Renato Brunetta.
Un’iniziativa che il presidente di FORUM PA, Carlo Mochi Sismondi, ha illustrato e commentato in un recente editoriale.Obiettivo dell’iniziativa è realizzare un processo di regolamentazione dal basso verso l’alto, quindi definire un insieme di regole che sovraintendano al funzionamento della Rete attraverso un processo di condivisione e confronto.

"È abbastanza chiaro – ha sottolineato Lenoci nel suo intervento –  che la strada da seguire è riunire gli stakeholder, rafforzando l’intuizione del Vertice mondiale di Tunisi sulla Società dell’Informazione per pervenire alla realizzazione di un processo di regolamentazione dal basso verso l’alto, risultato di contributi concertati."
"Ma soprattutto – ha continuato il delegato del ministro Brunetta – dobbiamo raccogliere le indicazioni, gli orientamenti e le migliori pratiche, al fine di elaborare progressivamente un metodo riconosciuto a livello internazionale".

Quindi una governance di internet che segua una logica bottom-up: no a regole “calate dall’alto”, sì al confronto e alla condivisione di prassi e pratiche universalmente riconosciute.
"In sintesi – ha aggiunto Lenoci – al fine di sviluppare la nostra idea abbiamo bisogno di disegnare il nostro ‘metodo Azuni’ in un approccio multi-stakeholder, selezionando i migliori strumenti e procedure in grado di gestire la proposta descritta, e trovando il modo per soddisfare le esigenze dell’individuo ancora non sufficientemente garantito su Internet e dando, al tempo stesso, una chiara definizione dei doveri collegati alla Rete".

“Questa proposta – ha concluso Lenoci – non ha la pretesa di essere rivoluzionaria, ma riflette pienamente l’obiettivo del dibattito sviluppato durante le più recenti riunioni IGF. È chiaro che nel perseguire questo obiettivo, abbiamo bisogno di una partecipazione a livello mondiale e di promuovere un reale scambio di idee e informazioni. Al fine di facilitare tale processo, abbiamo in programma di aprire presto una consultazione a livello globale attraverso la versione inglese del nostro sito web”.

Prossimo appuntamento sul tema, l’Internet Governance Forum Italia 2010, che si terrà a Roma il 29 e 30 novembre.

Il testo dell’intervento di Claudio Lenoci

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!