Informatizzazione del sistema dei servizi pubblici. L’intervista di Alessandra Poggiani (Venis Spa) a InnovaTiVi

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14 Giugno 2017

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redazione

L’Italia è tra i paesi in Europa che ha un maggior numero di servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione, ma con un basso tasso di utilizzo dei servizi, coerente con un basso livello di alfabetizzazione digitale dei cittadini. Le motivazioni sono molte, Alessandra Poggiani, Direttore Generale Venis Spa, ne ha evidenziate alcune.

L’Italia è un paese caratterizzato da un satellite, che gravita attorno alle grandi città, costituito da piccole realtà territoriale dove ancora il rapporto personale di sportello è forte. I servizi digitali non sono disegnati sulla modalità secondo cui i cittadini cercano ciò che loro occorre. “Questo non rende i servizi particolarmente friendly, ne particolarmente piacevoli da utilizzare”. La user experience è fondamentale. Le grandi infrastrutture, alcune già realizzate come lo SPID, altre in corso d’opera come l’anagrafe nazionale e il portale dei pagamenti, dovrebbero permetterci di accedere con un profilo personale in un ambiente virtuale dove trovare tutti i servizi e tutte le informazioni ad hoc.

La tecnologia lo rende possibile, molto delle infrastrutture citate ci aiutano. “Bisogna lavorare – sottolinea Poggiani – un po’ di più sull’organizzazione degli enti e la collaborazione fra enti, piuttosto che la competizione, questo il salto di innovazione necessaria”. Anche per le città metropolitane, c’è un salto di cooperazione intercomunale da fare per condividere i servizi pubblici.

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