Non solo storytelling sull’IA: ecco dieci fonti di informazione efficaci su intelligenza artificiale e PA

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In un’era in cui l’informazione è onnipresente e siamo stati ulteriormente colpiti dall’intelligenza artificiale, come riuscire a distinguere il segnale dal rumore e accrescere il livello di conoscenza in modo significativo? Ecco un viaggio attraverso libri, persone, newsletter e piattaforme social per raccogliere informazioni di valore

26 Aprile 2024

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Andrea Tironi

Project manager Digital Transformation, Consorzio.IT

Foto di Adrian Curiel su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/un-primo-piano-di-un-numero-su-una-roccia-vbQsU3kVVPI

Siamo ormai diventati degli inforg, ovvero degli organismi informativi. Produciamo e consumiamo informazione come non si è mai visto nella storia.

Proviamo a pensare a quanta informazione poteva ricevere un cervello umano nell’alto medioevo, dove la massima diffusione era tramite la lingua parlata, l’arte figurativa e per i più fortunati qualche libro realizzato da monaci amanuensi. Oppure nel basso medioevo, dove alla lingua parlata si è aggiunta la stampa, sviluppata da pochi tipografi con libri realizzati da un gruppo ristretto di scrittori.

Oggi possiamo accedere a tutta la conoscenza umana, prodotta da chiunque, mediante scritti, video, audio e quindi diventa sempre più difficile distinguere l’informazione utile dall’informazione non utile, l’informazione labile da quella strutturale, l’informazione che si consuma velocemente da quella di lungo periodo.

In tutto questo marasma di dati informativi siamo stati colpiti ulteriormente dallo tsunami dell’intelligenza artificiale. Da novembre 2022 (per la maggior parte del pubblico) cioè dal mese di uscita di chat GPT, non passa giorno che un nuovo algoritmo LLM, un nuovo annuncio di questa o quella Big Tech, un nuovo “ai act” scritto da questo o quel governo, ci faccia sentire “informativamente obsoleti” in men che non si dica.

E questo senza considerare che l’IA sta già producendo contenuti e conoscenza e quindi oltre allo tsunami informativo umano attorno all’IA, si sta aggiungendo quello generato dall’IA con informazioni e dati sintetici.

Quindi, come possiamo rimanere mentalmente sani in questo contesto?

Quando si entra in un nuovo settore, per accelerarne l’apprendimento, è buona prassi:

  • impararne il vocabolario
  • individuare qualche esperto della materia da seguire
  • leggere o seguire corsi di formazione
  • sperimentare

Ma nell’intelligenza artificiale i vocabolari sono mediamente piuttosto nuovi e in evoluzione, gli esperti sono troppi o troppo pochi, dipende da come si considera la miriade di persone che ne parlano, ci sono troppi corsi di formazione fatti da presunti esperti e sperimentare non è alla portata di tutti.

Cosa fare quindi per riuscire a seguire un percorso che distingua il segnale dal rumore e permetta di raccogliere informazioni di valore da persone, newsletter, libri che ci permettano davvero di crescere a livello di conoscenza?

Il primo passo necessario è all’indietro: quando si è troppo coinvolti è meglio guardare la situazione in maniera più ampia e contestualizzare.

Il secondo passo è capire che diventare esperti non è l’obiettivo, ma come dipendenti pubblici è necessario:

  • capire i risvolti legali dell’AI (di cui si parla abbastanza)
  • capire i risvolti etici dell’AI (di cui si parla a sufficienza)
  • capire i risvolti tecnologici dell’AI (di cui si parla poco)

Per fare questi due passi di miglioramento verso uno sfoltimento informativo e dando una migliore luce agli aspetti anche tecnologici, sono state raccolte una serie di risorse in modo da aiutare qualsiasi dipendente pubblico a migliorare la velocità di apprendimento e soprattutto ad apprendere elementi che durino nel tempo.

Libri

1. Libro: Intelligenza  Artificiale Guida per comuni mortali, M. Di Nuzzo
Si tratta di un libro con aspetti tecnici e storici, ma che spiega con semplicità, chiarezza e in maniera a volte scherzosa alcune basi degli algoritmi di AI. Una sorta di “AI for dummies”.

2. Libro: Incoscienza Artificiale, M. Chiriatti
Un libro densissimo di riflessioni sulla AI. Tra i migliori spunti c’è la ripresa dei sistemi S1 e S2 di D. Kahneman con l’introduzione del sistema S0. Chiriatti è molto pragmatico nella sua trattazione e predilige da buon CTO (come si vedrà dopo) la densa sostanza alla vuota narrazione.

3. Libro: AI 2041
La sci-fi può aiutare a capire meglio i futuri che ci possono aspettare, interessando il lettore più di un manuale tecnico. Chen Qiufan autore di science-fiction e conoscitore delle tecnologie più avanzate, narra insieme Kai-Fu Lee esperto di tecnologia che ha lavorato in Microsoft e Google, degli scenari distopici che potrebbero attenderci in un futuro non troppo lontano (il 2041 appunto).

4. Libro: PAntascienza
Alcuni autori italiani (15) esperti di Pubblica Amministrazione, si sono lanciati in quello che si potrebbe definire un “ossimorico” esperimento: unire PA e Fantascienza. Ne è scaturito un libro che parla della PA del futuro, in maniera educativa e che può essere visto come un esperimento di pensiero anticipante in ottica di poter immaginare e analizzare scenari futuri di applicazione dell’AI nella PA. Visto che l’ideatore del libro è anche autore di questo articolo e anche uno degli autori, perché non provare ad acquistarlo e leggerlo?
(copertina flessibilekindleepub)

Corsi di formazione

5. Corso di formazione: ElementsOfAI
Per migliorare la comprensione degli aspetti tecnici dell’intelligenza artificiale, MinnaLearn e l’Università di Helsinki hanno creato i corsi online gratuiti “The Elements of AI”. In Italia, il progetto è supportato dal Ministero per l’innovazione e da Fondazione Cotec e può essere utile a formare anche i funzionari pubblici. La formazione è divisa in due parti: il corso base “Introduzione all’AI” e il corso avanzato “Building AI”. Lo scopo del corso era inizialmente formare 1 milioni di cittadini europei sull’AI, ma a seguito della traduzione in numerose lingue l’obiettivo è stato largamente superato. Il motto del corso è: “Il nostro obiettivo è far capire al di là dei pregiudizi che cosa è l’Intelligenza artificiale (IA)” oltre a spiegare aspetti tecnologici di solito messi in terzo piano, dopo le riflessioni legali e etiche.

Social

6. Linkedin: Data Pizza
Si definiscono come segue: “Ti raccontiamo come la tecnologia cambia il mondo, troviamo il tuo prossimo lavoro tech e guidiamo la tua azienda nella trasformazione AI”. Ma al di là di questo sono tra i migliori divulgatori su linkedin dei concetti associati all’IA con post tra il tecnico e il divertente molto piacevoli e molto chiari.

7. Linkedin: Massimo Chiriatti
Chief Technical & Innovation Officer di Lenovo dal 2021, dopo oltre 15 anni in IBM. Manager con ampio background nel campo dell’intelligenza artificiale, definisce la visione tecnologica dell’azienda. Massimo Chiriatti è anche uno dei 500 italiani che contano nell’AI secondo Repubblica. Ha scritto il libro  Incoscienza Artificiale di cui si è parlato sopra.

8. Linkedin: Luciano Floridi
Professor e Founding Director del Digital Ethics Center all’Università di Yale e Professore di Sociologia della Cultura e della Comunicazione, Università di Bologna. È una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, fondatore della filosofia dell’informazione e uno dei maggiori interpreti della rivoluzione digitale. Le sue oltre 300 opere sulla filosofia dell’informazione, sull’etica digitale, sull’etica dell’IA e sulla filosofia della tecnologia sono tradotte in molte lingue. Luciano Floridi è anche uno dei 500 italiani che contano nell’AI secondo Repubblica e autore tra gli altri del libro Etica dell’intelligenza artificiale. Sviluppi, opportunità, sfide.

Newsletter

9. Substack: La cultura del dato
La newsletter sviluppa concetti associati alla Tecnologia (data-engineering), Data Science, Organizzazione e cultura dei dati e algoritmi nelle aziende e nella società, Investimenti in ambito dati e algoritmi, Etica & regolamentazione & impatto sulla società e aiuta a cogliere sia gli sviluppi dell’AI che le maggiori novità, con cadenza settimanale. Redatta da Stefano Gatti, che si definisce “Head” in Nexi di tutto ciò che inizia con “Data”. Stefano è autore anche del libro omonimo “La cultura del dato” scritto con Alberto Danese, unico Kaggle Competitions GrandMaster  italiano.

10. Substack: Leggezero
Più legale che tecnica, a volte tendente all’etico, la newsletter nata da poco è “pensata e scritta da esseri umani – almeno per ora – con l’obiettivo di esplorare e approfondire le novità su intelligenza artificiale, regole e diritti.” Tenuta da Ernesto Belisario, che figura nei 500 italiani che contano nell’AI secondo Repubblica, parla di aspetti legali associati alla AI, non solo in Italia ma anche a livello globale.

Conclusioni

L’articolo ha voluto cercare di individuare un po’ di segnale dentro il rumore tsunamico delle informazioni associate alla AI. Non si ha la presunzione di aver coperto tutti i filoni interessanti e ci si scusa in partenza con chi è rimasto fuori da questo elenco. Del resto da qualche parte bisogna pur iniziare se si vuole apprendere per comprendere e quindi evolvere senza farsi travolgere da questa nuova enorme onda tecnologica.

AI, tra miti e realtà: un approccio tecnologico e non solo legale ed etico al tema

Dopo oltre 18 mesi dall’uscita di chatGPT e nonostante tutti parlino di AI, ancora oggi molte discussioni vertono su aspetti legali ed etici e si parla poco di come utilizzare l’AI nella PA. La domanda da porsi è: cosa può fare davvero la PA per adottare l’AI partendo dal piccolo ente locale fino alla grande PAC? A FORUM PA 2024, con un seminario dal titolo "AI, tra miti e realtà: un approccio tecnologico e non solo legale ed etico al tema", Andrea Tironi ci aiuterà a comprendere quali sono gli aspetti da considerare per iniziare a perseguire questo obiettivo.

30 Novembre 2024

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