Partono i lavori della Consulta Permanente dell’Innovazione

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Si è svolta venerdì 16 marzo, a Roma, al centro congressi del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CORIS) dell’Università La Sapienza, la prima riunione della Consulta Permanente dell’Innovazione, organizzata dall’associazione Stati Generali dell’Innovazione, con la partecipazione dei principali portatori di interesse dell’innovazione del Paese: istituzioni, politica, amministrazioni, imprese, parchi scientifici e tecnologici, associazioni di professionisti, università, centri di ricerca, associazioni e fondazioni che operano nel sociale.

19 Marzo 2012

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Si è svolta venerdì 16 marzo, a Roma, al centro congressi del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CORIS) dell’Università La Sapienza, la prima riunione della Consulta Permanente dell’Innovazione, organizzata dall’associazione Stati Generali dell’Innovazione, con la partecipazione dei principali portatori di interesse dell’innovazione del Paese: istituzioni, politica, amministrazioni, imprese, parchi scientifici e tecnologici, associazioni di professionisti, università, centri di ricerca, associazioni e fondazioni che operano nel sociale.

I temi in agenda erano legati a quanto elaborato dall’associazione nei mesi precedenti e consolidato nel nuovo e-book (in corso di pubblicazione) “Metti in agenda il futuro del Paese”, ed in particolare alle priorità che saranno esposte nel volume (banda larga servizio universale, cultura dell’innovazione e programmi di alfabetizzazione digitale, framework comune sugli open data, smart city e smart community, nuova politica industriale nazionale), all’opportunità di costituire a livello istituzionale dei tavoli tecnici permanenti multistakeholder di consultazione, secondo il metodo che ispira la Consulta e la stessa iniziativa degli Stati Generali dell’Innovazione e alla necessità di strutturare dei progetti di cambiamento per la realizzazione delle norme già previste nel CAD. L’incontro è stata condotto da Flavia Marzano, presidente dell’associazione, introdotte dal vicepresidente Nello Iacono e ha visto come chairman Mario Calderini, consigliere del ministro Profumo per le politiche di Ricerca e Innovazione, che ha illustrato il piano dei gruppi di lavoro per l’Agenda Digitale Italiana (con il consolidamento del documento programmatico “DigItalia” previsto per la prima decade di giugno) e il metodo che si è scelto di adottare (flessibilità per gruppo di lavoro e comunque “open”, con confronti con gli stakeholder più significativi, come la Consulta).

Nel corso della riunione sono stati affrontati i principali aspetti dell’iniziativa governativa in ambito di Agenda Digitale Italiana e di strategie per l’innovazione. Il tema della governance è stato discusso in particolare dal presidente di Forum PA Carlo Mochi Sismondi, dal rappresentante dell’UPI Gherardelli, dal CEO di CEFRIEL Fuggetta e dal presidente di DeMoTe Bellocci, aspetto su cui pesa la mancanza di chiarezza su DigitPA, sul Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione Tecnologica. Discusso anche il ruolo delle province e dei centri di servizio territoriali, la necessità di un coordinamento sulle diverse iniziative in atto, soprattutto sul tema “Smart City” dove si corre il rischio di un’evoluzione guidata dalle aziende ICT viziata anche da interessi economici speculativi, e non indirizzata da una visione di “Città Intelligente” definita per tutto il Paese e con la possibilità di una “via italiana” allo sviluppo del cosiddetto “local loop”, dei cavidotti condominiali, con la possibilità di effettivo ingresso di piccoli operatori nel mercato delle infrastrutture tecnologiche, la necessità di una profonda revisione delle reti organizzative da sostenere, adottando un concetto di Distretto per dominio e non per tecnologia, e riconoscendo l’importanza delle reti multisettoriali. E’ stato anche ampiamente trattato il tema del procurement pubblico, che, come ha sottolineato Carlo Mochi Sismondi, in un contesto di gestione di progetti complessi deve radicalmente modificarsi in logica pre-commerciale. Ancora, argomento importante discusso è stato quello della trasparenza dei processi come quello che deve portare alla nuova nomina del Garante per la Privacy, della centralità del territorio e della necessità di un’integrazione che permei tutte le politiche supportate anche da un Piano Regolatore dell’Innovazione. Infine, è stata sottolineata la necessità di una politica che dia centralità ai giovani, alle dinamiche della partecipazione attiva e alla cultura dell’innovazione .

In conclusione, una riunione che rappresenta il primo passo di avvio della Consulta, che vuole rappresentare un luogo permanente di confronto e supporto alla mediazione e concertazione sulle strategie e sulle politiche per lo sviluppo dell’innovazione in Italia per chi ha competenza e passione per l’innovazione e per la rinascita del Paese. A questa riunione, ha affermato Iacono “seguirà un’attività tale da strutturare le proposte emerse e da rendere sistematico il confronto con l’iniziativa governativa sull’Agenda Digitale Italiana. La prossima riunione, in calendario per il mese di giugno, prevede uno spazio ancora più ampio dedicato al confronto tra i diversi attori, base per una reale condivisione e collaborazione”; nel frattempo, attraverso la rete della Consulta, gli Stati Generali dell’Innovazione saranno attivi in tutto il territorio nazionale e nei vari ambiti tematici, sostenendo iniziative e rilanciandone l’informazione nei social media. Come ha affermato in conclusione Flavia Marzano, La responsabilità e la collaborazionesono alla base di un qualunque successo, ma diventano essenziali in questo nostro cammino che stiamo costruendo insieme a chiunque abbia competenza, passione e volontà di fare squadra con noi, verso un Paese capace di vivere pienamente tutte le opportunità che l’innovazione può offrire.

 

La Consulta Permanente dell’Innovazione è adesso una realtà. Al servizio del Paese.

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