Reggio Emilia pioniera nel Nodo, con l’esperienza della piattaforma Payer
8 Gennaio 2016
Valeria Montanari, Comune di Reggio Emilia
Che differenza ci sarà per gli italiani nell’acquistare on line un libro, un pernottamento in hotel o pagare una contravvenzione? Stando a quanto disposto dalle linee guida AgID e dall’art. 15 comma 5 bis d.l. 18/10/2012 n.179 nessuna, poiché entro il 31 dicembre 2015 tutta la PA aveva l’obbligo aderire al Nodo dei pagamenti – Sistema Pubblico di Connettività: gli Enti Pubblici, le società interamente partecipate, e (volontariamente) i Gestori di pubblici servizi, sono obbligati ad accettare i pagamenti ad essi spettanti, mediante modalità elettronica.
Il nodo dei pagamenti è una piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le PA e il Prestatore di Servizio di Pagamento abilitati (detti PSP). È il debitore che indipendentemente dal canale utilizzato sceglie il PSP tra quelli aderenti, e il prescelto esegue quindi il pagamento attraverso il Nodo SPC, certificandone l’esito.
Si tratta di una discreta rivoluzione, poiché sono diverse le opportunità messe in campo dall’impiego di strumenti on line per i pagamenti elettronici, per cittadini, imprese e per la pubblica amministrazione. L’automatizzazione dei processi per la gestione e la riconciliazione dei pagamenti da parte della PA, è il vantaggio più significativo: sarà infatti possibile riconciliare più agevolmente i pagamenti, senza dover più procedere all’identificazione e associazione manuale dei bonifici quando non correttamente indicata la causale, con evidente risparmio di tempo, e ridotta marginalità di errore. Inoltre grazie al sistema del Nodo centrale, è oggi possibile gestire tutti i pagamenti in un punto centrale, interrompendo la frammentazione dei pagamenti su diverse procedure.
Gli enti locali sono pertanto chiamati a predisporre le necessarie procedure di gestione della connessione al Nodo, a modificare i propri applicativi per la generazione dell’Identificativo Unico di Versamento (IUV) e a rendere interoperabili col Nodo i propri archivi delle posizioni debitorie degli utenti, per ogni transazione.
La procedura riguarda tutti i pagamenti dovuti, conseguenti all’erogazione di servizi ovvero per pagamenti dovuti a qualsiasi titolo: nella sostanza, ogni pagamento dovrà essere emesso con uno IUV, l’avviso di pagamento telematico dovrà transitare su piattaforma tecnologica centrale nodo dei pagamenti- SPC, che riceverà anche le ricevute di pagamento telematiche.
L’amministrazione sarà dunque chiamata a verificare tutte procedure informatiche che emettono pagamenti per gestire generazione IUV, gestire riconciliazione del pagamento e il colloquio con nodo centrale, oltre all’archiviazione e conservazione a norma delle ricevute digitali di pagamento, che sono a tutti gli effetti documenti elettronici da conservare a norma di legge.
Reggio Emilia è uno dei comuni sperimentatori di tale processo, grazie al supporto di Lepida S.p.A e della Regione Emilia Romagna, che già da tempo promuovono il sistema PayER come piattaforma di pagamento offerta dalla PA ai cittadini (ad es. prestazioni sanitarie): abbiamo aderito alla sperimentazione, convinti dell’opportunità offerta dall’Information Technology per facilitare le relazioni e le transazioni con i cittadini e le imprese del nostro territorio, grazie anche all’esperienza già effettuata con PayER nei rapporti di transazione finanziaria tra pubbliche amministrazioni locali, cittadini e imprese, che si è rivelata positiva per le persone che intendono usufruirne e per la PA che può disporre di un sistema efficiente ed organizzato.
I cittadini, le imprese, i professionisti dal canto loro potranno beneficiare di un sistema di pagamento elettronico e unificato, già entrato nella prassi quotidiana delle persone in ambito privato (garantendo così la standardizzazione della cosiddetta user experience), e scegliere canale e strumento di pagamento in ambito web e/o mobile, con un sistema che garantisce maggiore trasparenza e minori costi. È evidente che tale sistema garantisce ai cittadini di semplificare i pagamenti verso la PA e di associarne l’usabilità ad altri sistemi di pagamento on line di natura privata che si utilizzano ogni giorno tramite le principali piattaforme di e-commerce (l’acquisto di un libro, di un pernottamento in hotel, di un paio di scarpe, etc.).
In questo modo si uniforma l’approccio alla rete e si favorisce la diffusione dell’alfabetizzazione digitale, grazie a un sistema semplice, veloce e virtuoso, che facilita inoltre la concorrenza nel mercato dei servizi di pagamento, e attiva finalmente modalità standard di pagamento nella PA. La strada è quella giusta, andiamo avanti.