Trasformazione digitale: tutti i trend dell’innovazione PA 2025-2026

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La sfida della transizione al digitale della PA appare sempre più complessa e articolata: si punta alla costruzione di un ecosistema dell’innovazione che rispetti le nuove normative e sappia gestire la grande rivoluzione dell’IA. In attesa dei tavoli di confronto con le GovTech, che si terranno in occasione di FORUM PA 2025, in collaborazione con Liferay abbiamo riassunto i principali trend dell’innovazione della PA dei prossimi anni

16 Aprile 2025

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Paola Orecchia

Giornalista

Foto di Walls.io su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/una-tastiera-con-la-parola-tendenza-scritta-su-di-essa-3-bB4Jxww6o

La PA sta attraversando una fase di profonda trasformazione, spinta dalla necessità di rispondere alle esigenze di una società sempre più digitale. Nel tempo, il Piano Triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e le iniziative legate a PA digitale 2026 hanno indicato tre differenti ambiti di intervento per il settore pubblico, al fine di creare un ecosistema amministrativo maggiormente efficiente, interconnesso e orientato al servizio del cittadino.

In primis, affinché le prescrizioni normative si concretizzino è necessario ottimizzare i processi interni: la semplificazione dei processi burocratici passa inevitabilmente attraverso l’automazione di compiti ripetitivi e la dematerializzazione dei documenti, attività che si riflettono positivamente sui cittadini e sulle imprese, grazie alla riduzione dei tempi di attesa e degli oneri amministrativi.
Altrettanto cruciale è rendere la comunicazione tra la PA e i cittadini più efficace e soprattutto bidirezionale, superando così le barriere fisiche e temporali.

Infine, ma non per importanza, è fondamentale garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro competenze digitali o dalla propria condizione, il facile utilizzo dei servizi offerti.

Temi al centro dei dibatti in programma a FORUM PA 2025 (19 – 21 maggio, Palazzo dei Congressi – Roma). Liferay Italia è tra i partner dell’evento, Matteo Mangiacavalli, Sales Manager di Liferay sarà infatti tra i partecipanti al tavolo di lavoro dedicato agli RTD della PA e qui ci ha aiutato a stilare un elenco di nuove sfide, che vi anticipiamo in questo articolo perché rappresentano il trend del prossimo futuro.

Come sta cambiando lo scenario

I cambiamenti tecnologici, sociali e politici, nonché le evoluzioni nel campo dei rischi informatici, impongono all’EU di produrre direttive sempre più stringenti sull’utilizzo dei dati, sulla privacy e sulla cybersecurity. Anche l’aggiornamento 2025 del Piano Triennale per l’informatica nella PA 2024-2026 introduce alcune novità che si traducono nella necessità di adeguare i piani strategici di sviluppo informatico già in svolgimento. Difatti, il documento puntualizza alcuni aspetti dell’eGov e non manca di introdurre nuovi temi, come quello dell’IT-Wallet nell’ambito delle piattaforme nazionali.
In tale contesto emergono i principali trend 2025 – 2026 della trasformazione digitale della PA. Non va dimenticato che questi trend risultano spesso interconnessi e si rafforzano a vicenda, richiedendo alla PA sia una visione olistica della transizione al digitale sia l’adozione di strumenti tecnologici adeguati a sfide sempre più complesse.

I trend dell’innovazione PA 2025 -2026

A fronte di alcune linee di sviluppo che rimarranno comunque prioritarie (la centralità del dato e l’open data; l’automazione e la semplificazione dei processi; l’interoperabilità e l’adozione di piattaforme abilitanti; il principio cloud-first e la sovranità digitale), possiamo aspettarci che la PA esplorerà approcci multimodali, integrando l’IA con altre tecnologie per migliorare la qualità dei dati e la produttività. Intelligenza Artificiale (IA) e Machine Learning (ML) saranno sempre più usati per automatizzare i compiti, migliorare i processi decisionali, personalizzare i servizi e rafforzare la sicurezza informatica.

Si intensificherà anche il focus sull’Esperienza Digitale (DX) e la citizen-centricity attraverso la progettazione di servizi digitali intuitivi, accessibili e incentrati sull’utente. Come si è accennato nel paragrafo precedente, si assisterà a un potenziamento dell’Identità Digitale e dell’IT-Wallet che faciliteranno l’accesso sicuro, unico e standardizzato ai servizi online.

La cybersecurity diventerà un elemento sempre più strategico, con un focus su approcci proattivi per la difesa dei sistemi e dei dati della PA. Impossibile dimenticare l’esigenza di un poderoso sviluppo delle competenze digitali, che passerà attraverso investimenti nella formazione sia dei dipendenti pubblici sia dei cittadini, al fine di garantire una piena fruizione dei servizi digitali.

GovTech a fianco della PA per una partnership dell’innovazione

Impegnata su più fronti, la PA necessita di soluzioni innovative per accelerare la trasformazione digitale e rispondere in modo più agile alle esigenze emergenti, compresa quella della compliance a tutte le nuove normative. Urge quindi ampliare e approfondire la collaborazione con le GovTech, abbreviazione di “Government Technology”, imprese che si distinguono per la loro agilità, la capacità di innovare rapidamente e la comprensione delle specifiche esigenze del settore pubblico.
Competenze specializzate e soluzioni all’avanguardia, dunque, sono le cifre distintive delle GovTech, tra le quali spicca Liferay, che, con la sua Digital Experience Platform (DXP) basata su tecnologia Open Source, rende possibile e più semplice la trasformazione digitale della PA nel suo complesso.

La tecnologia che supporta la trasformazione della PA

La trasformazione digitale della PA è dunque un compito complesso, ma non impossibile da svolgere. Si tratta solo di dotarsi degli strumenti adeguati, come Liferay DXP, che supporta la trasformazione digitale della PA attraverso un’architettura tecnologica che connette e armonizza le molteplici componenti digitali di un’amministrazione, consentendo una gestione centralizzata, una visione olistica dei dati e dei processi e una citizen experience coerente e integrata attraverso i vari punti di contatto.

In particolare, Liferay DXP agisce come elemento coesivo e integrativo per i diversi sistemi, processi e canali di interazione della PA. Da sottolineare, infatti, la capacità di supportare l’adozione di standard aperti al fine di garantire l’interoperabilità.

Grazie a funzionalità no code/low code, le PA possono creare rapidamente pagine web e siti user-friendly. La piattaforma offre strumenti per la partecipazione online, favorendo il coinvolgimento dei cittadini. Inoltre, l’integrazione dell’intelligenza artificiale consente la gestione e l’analisi dei dati, supportando la PA nell’adozione di decisioni basate sui dati. DXP può essere implementata in diverse modalità: on Premise, PaaS e SaaS, adattandosi alle esigenze specifiche di ogni organizzazione pubblica In conclusione, quindi, è possibile immaginare una PA del futuro sempre più digitale, efficiente e centrata sul cittadino. L’innovazione tecnologica, unita a un approccio aperto e partecipativo, permetterà di creare servizi pubblici di qualità, in grado di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione

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