WeChat come strumento di comunicazione e inclusione sociale: l’esperienza del Comune di Prato

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Il Comune di Prato ha da tempo avviato un percorso che lo ha visto impegnato nello sviluppo e nel potenziamento della comunicazione pubblica interna ed esterna

13 Marzo 2019

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Lisa Panella

Servizio sociale e immigrazione, Comune di Prato

Photo by Rami Al-zayat on Unsplash - https://unsplash.com/photos/w33-zg-dNL4

La città di Prato, con le oltre cento diverse etnie presenti sul territorio, è una delle realtà italiane più multietniche, nonché un hotspot europeo per l’immigrazione e l’integrazione. Il Comune di Prato ha una popolazione di 193.325 abitanti, di cui 38.199 stranieri, ovvero il 19,76% del totale dei residenti. Quella cinese è la comunità straniera più numerosa che conta 20.695 residenti ovvero il 54,2% degli stranieri nonché il 10,7% della popolazione totale pratese (dati aggiornati al 31/12/2017).

Il fenomeno migratorio che ha interessato la storia di Prato è notevole non solo per la sua grandezza, ma anche per la velocità con cui si è sviluppato. L’alta presenza di immigrati ha avuto un ruolo importante nel cambiamento economico, sociale e culturale della città. Il cambiamento ha riguardato anche l’attività della pubblica amministrazione che ha dovuto ripensare i propri servizi in un’ottica interculturale, impiegare le proprie risorse in progetti volti all’inclusione sociale, scolastica e lavorativa delle comunità migranti, studiare forme e strumenti di comunicazione adatti anche ad un’utenza straniera.

Il percorso del Comune di Prato

Il Comune di Prato ha da tempo avviato un percorso che lo ha visto impegnato con convinzione nello sviluppo e nel potenziamento della comunicazione pubblica interna ed esterna. Esempi sono la creazione della rete civica Ponet, la intranet, l’ufficio per le relazioni con il pubblico multiente (Comune, Provincia e Prefettura), l’istituzione dell’unità di staff comunicazione e partecipazione (della quale fanno parte la Rete Civica, l’URP e l’Ufficio Stampa), una forte rete interna di referenti per la comunicazione, un valido piano di formazione per i dipendenti e un’efficace strategia comunicativa integrata.

Negli ultimi anni, vista l’importanza sempre maggiore che rivestono i nuovi mezzi di comunicazione digitali quali applicazioni per smartphone e canali social, il Comune di Prato ha seguito queste nuove tendenze aprendo una pagina istituzionale su Facebook (oltre a varie pagine Facebook a tema specifico: biblioteca, polizia municipale, sport, politiche giovanili…), un account Twitter, un canale dedicato su YouTube e un account Telegram per le comunicazioni sui servizi scolastici.   Da questa particolare attenzione verso la comunicazione pubblica e dalla necessità e volontà di sperimentare progetti per l’intercultura, è nato poi uno studio condotto dal Comune sulle modalità e sui mezzi di comunicazione digitali più utilizzati dalle comunità straniere di Prato. Dallo studio è emerso un dato particolare riferito alle abitudini comunicative dei cittadini cinesi ovvero è stato riscontrato l’uso massivo dell’applicazione WeChat quale canale digitale quasi esclusivo di comunicazione, informazione e rete sociale. Nella realtà cinese WeChat va infatti a sostituire (in parte o totalmente) altre applicazioni, programmi e social diffusi a livello mondiale come Facebook, YouTube, Whatsapp, Google… che nella Repubblica Popolare Cinese sono perlopiù vietati o limitati.

Cos’è WeChat

WeChat (微信 – Wēixìn) è un’applicazione multifunzione nata nel 2011 scaricabile su tutti i telefoni mobili, è l’app più usata in Cina e conta circa 980 milioni di utenti attivi in tutto il mondo. WeChat viene usata per trasmettere messaggi testuali o vocali, per scambiarsi video, immagini, file, stickers, link e geolocalizzazioni, per chiamate vocali o videochiamate, per consultare le notizie e i bollettini informativi, per giocare, per inviare denaro ad altri utenti o effettuare pagamenti, per scopi commerciali o per usufruire di servizi. Nuove funzionalità sono in continuo sviluppo da parte della società cinese Tencent che ha creato e sviluppato WeChat.

Il Comune di Prato ha capito l’importanza nell’adottare questo canale così da ridurre le distanze e le difficoltà comunicative tra l’ente pubblico e i cittadini, creare un flusso continuo ed efficace di informazioni sulle opportunità e sui servizi offerti dall’amministrazione, sensibilizzare la popolazione su varie tematiche di importanza sociale, promuovere gli eventi e i luoghi della cultura affinché ci sia una maggiore partecipazione di tutte le comunità presenti sul territorio alla vita pubblica della città.

Un profilo con 2.500 utenti attivi

Il Comune di Prato è stato il primo comune in Italia ad aprire un profilo su WeChat, attivo già dal 2015 quando veniva utilizzato solo con la funzione di chat privata per comunicare con un centinaio di utenti conosciuti: referenti della comunità, associazioni culturali cinesi ecc… Nel mese di maggio del 2018 il Comune di Prato ha deciso invece di aprire una pagina sul social network cinese WeChat Momenti e contemporaneamente di intraprendere un’ampia campagna informativa per la pubblicizzazione del proprio account. La campagna ha avuto un notevole successo, ad oggi il profilo conta circa 2.500 utenti attivi, con una media di circa una decina di nuove richieste di contatto al giorno. La maggioranza sono utenti di origine cinese che scrivono in lingua cinese, ma con grande sorpresa si è riscontrata la presenza attiva di numerosi follower italiani che, vivendo in una società multietnica qual è la città di Prato, cominciano anch’essi ad utilizzare l’applicazione WeChat perlopiù per comunicare con i propri amici, colleghi, clienti, vicini di casa cinesi. 

WeChat come punto di riferimento

Il profilo WeChat del Comune di Prato è gestito da un team di dipendenti dell’Ufficio Immigrazione del Comune con l’ausilio di mediatori culturali di lingua cinese. Il nome del profilo è “viaroma101” che è anche l’indirizzo della sede del Servizio Sociale e Immigrazione, luogo conosciuto dai cittadini cinesi di Prato e noto punto di riferimento per l’accesso ai servizi pubblici in generale.

Molti utenti contattano quotidianamente il Comune di Prato tramite la chat di WeChat. Viene sempre data risposta alle richieste di informazioni il prima possibile in lingua italiana o cinese secondo la scelta dell’utente. Sul social network WeChat Momenti vengono invece pubblicate in doppia lingua informazioni che riguardano i servizi pubblici, le iscrizioni a scuola, gli eventi culturali, gli avvisi di allerta meteo, le campagne di sensibilizzazione e altre notizie utili per chi vive a Prato.

Gli obiettivi del progetto

Molteplici sono gli obiettivi di questo progetto, primo fra tutti quello di facilitare l’inclusione sociale delle comunità migranti (in particolare quella cinese che è la più numerosa). L’esperienza pluriennale del Comune di Prato nelle politiche di inclusione e interazione con le comunità migranti fa ritenere che attraverso una buona comunicazione si riescano ad accorciare le distanze tra le varie etnie, riducendo così le conflittualità e garantendo una buona tenuta sociale. Alla base di una società inclusiva c’è infatti una giusta condivisione delle informazioni, delle regole, delle normative nonché dei valori importanti quali il senso civico, il rispetto per l’ambiente e dei beni comuni, un’alta partecipazione alla vita pubblica da parte di tutte le comunità, una condivisione degli spazi e luoghi della città nonché dei centri di aggregazione, un forte sostegno da parte degli enti pubblici verso ogni forma di cittadinanza attiva. La scelta fatta dal Comune di Prato di utilizzare il canale di comunicazione WeChat va sicuramente in questa direzione.

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