Trasformazione digitale per una società inclusiva: il confronto internazionale a FORUM PA 2020

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Un evento ricco di visioni internazionali sarà dedicato, durante il FORUM PA digitale di luglio, al rapporto fra trasformazione digitale e rinnovamento del Paese in ottica di partecipazione, inclusione e sostenibilità. In programma l’intervento di Andrew Wyckoff dell’OCSE, Fernando De Pablo Martin del governo spagnolo, nonché l’atteso Key note Speech di Luciano Floridi

12 Giugno 2020

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Redazione FPA

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Quale società possiamo e vogliamo costruire partendo dalla consapevolezza che il digitale è ormai una presenza costante nelle nostre vite e che, solo comprendendone appieno rischi e opportunità, potremo davvero farne uno strumento incredibile di trasformazione? Se riprendiamo la “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025”, vediamo che nell’introduzione del Piano dice testualmente: “L’innovazione e la digitalizzazione devono far parte di una riforma strutturale dello Stato che promuova più democrazia, uguaglianza, etica, giustizia e inclusione e generi una crescita sostenibile nel rispetto dell’essere umano e del nostro pianeta”.

Ecco le parole chiave che il drammatico periodo di pandemia che abbiamo vissuto (e da cui dovremo uscire necessariamente cambiati) ha messo ancor più in evidenza: abbiamo bisogno di una maggiore coesione sociale, fatta di confronto, collaborazione e condivisione, e l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale possono diventare l’alleato centrale per sostenere un nuovo modello di sviluppo, equo e sostenibile. Ma questo accadrà solo se la digitalizzazione sarà inclusiva, democratica e partecipata e se impareremo ad usare la trasformazione digitale per la resilienza del paese.

Ne parleremo al FORUM PA online di luglio, nell’evento Fare rete: la trasformazione digitale per la coesione, la partecipazione e lo sviluppo della comunità nazionale”, in programma il 6 luglio dalle 11:15 alle 12:45. Un evento gratuito, per partecipare è però necessario iscriversi.

Un appuntamento che vedrà al suo interno l’atteso Key note Speech di Luciano Floridi, Professore di filosofia ed etica dell’informazione presso l’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, dove è direttore del Digital Ethics Lab. La convergenza tra sostenibilità e digitale è al centro dell’ultimo lavoro di Floridi, “Il verde e il blu”, ovviamente scritto prima della pandemia. Se, come sottolinea Floridi, siamo nel mezzo di una quarta rivoluzione (tema al centro di un altro suo libro del 2017), se siamo tutti immersi in una infosfera, che ha cambiato radicalmente il nostro modo di percepire non solo la realtà ma anche noi stessi, se siamo tutti nodi di una rete, dobbiamo necessariamente ripensare i nostri valori. È la rete, l’insieme di relazioni e di connessioni in cui siamo immersi che assume centralità, se l’ecosistema non funziona non può esserci benessere individuale. Ecco quindi che le nostre società devono essere guidate da un progetto che unisce politiche verdi (economia green, circolare e dello share) e politiche blu (economia digitale e dell’informazione) e favorire un modo di vivere centrato sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sul consumo e sulle cose. Come sottolinea Floridi, “Attraverso il digitale, dobbiamo passare da un capitalismo consumistico a un capitalismo della cura. Non sarà facile, ma è il progetto umano per il nostro secolo”.

L’evento “Fare rete: la trasformazione digitale per la coesione, la partecipazione e lo sviluppo della comunità nazionale”, oltre al Key Note Speech di Floridi, sarà caratterizzato da altri due interventi di livello internazionale: quello di Andrew Wyckoff, Director for Science, Technology and Innovation dell’OCSE, e quello di Fernando De Pablo Martin, Segretario generale dell’amministrazione digitale – Ministero dell’economia e della trasformazione digitale del governo spagnolo.

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