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Intervento di Marco Trentini al seminario “Censimento permanente della popolazione”

L’infografica per i media. L’esperienza dell’ISTAT

L’infografica per i media. L’esperienza dell’Istat.
L’infografica ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni, sia sul web che sulla stampa tradizionale. Ha ormai preso piede, come strumento di sintesi per la presentazione dei dati, anche fra le organizzazioni statistiche di tutto il mondo. L’Istat si è inserito in questo mainstream avviando la produzione di infografiche, statiche e dinamiche, a partire dal 2013.

Nuovi strumenti di visualizzazione a supporto della statistica. Esperienze in Istat

Gli strumenti e le tecniche di visualizzazione dei dati possono essere utilizzati con efficacia non solo per la diffusione e la presentazione delle statistiche ma anche come supporto alle altre fasi del processo di produzione, come l’analisi dei dati e il controllo della loro qualità. In questo intervento presenteremo alcuni dei progetti attualmente in corso in Istat riguardanti l’utilizzo di tool di analisi visuale. Verranno illustrati diversi casi d’uso evidenziando il contributo dell’approccio visuale come componente della modernizzazione del processo statistico e i suoi benefici in termini di efficienza implementativa e qualità dei risultati.

Intervento di Fabio Crescenzi al seminario “Censimento permanente della popolazione”

Intervento di Roberto Monducci al seminario “Censimento permanente della popolazione”

Innovazioni organizzative e tecnologiche

Nel 2012 è stato introdotto nell'ordinamento italiano il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. L'obiettivo è di produrre dati con cadenza annuale – non più decennale – utilizzando informazioni provenienti da fonti amministrative integrate da rilevazioni statistiche campionarie. Il passaggio al censimento permanente consente una forte riduzione dei costi, l'alleggerimento del disturbo per le famiglie e un impatto organizzativo meno oneroso per i comuni.
L’intervento metterà in luce le principali innovazioni organizzative e tecnologiche che l’Istat sta progettando e sperimentando per attuare il nuovo censimento in modo da raggiungere gli obiettivi attesi. Verranno presentate le nuove modalità di costruzione degli output informativi e il loro impatto sulle modalità di reperimento dei dati e sull’organizzazione delle reti territoriali. Verranno illustrate le innovazioni tecnologiche previste, prime fra tutte quelle finalizzate alla realizzazione di un censimento che minimizzi l’uso della carta.

Verso il censimento permanente … e oltre

Intervento di Giuseppe Sindoni al seminario “Censimento permanente della popolazione”

Censimento permanente della popolazione

L’obiettivo è di produrre dati censuari a cadenza annuale, e non piu' decennale, attraverso il massimo uso di fonti amministrative e l’impiego di indagini statistiche a supporto, in modo da contenere i costi e il disturbo statistico sulle famiglie.
Sono tre le componenti che caratterizzano il censimento continuo:
L’integrazione e il trattamento delle fonti amministrative. Lo sviluppo e l’aggiornamento del Sistema Integrato di Microdati (SIM), che è la banca dati Istat che integra fonti amministrative e statistiche e produce informazioni utilizzabili a fini statistici, è lo strumento individuato a questo fine;
La correzione del conteggio. Controllo della qualità delle anagrafi comunali e determinazione dei fattori di correzione statistica attraverso l’utilizzo del SIM e di una indagine campionaria di supporto (C-sample);
Il completamento informativo. Prevede una indagine per validare le stime ottenuta dal SIM e acquisire informazioni non presenti nelle fonti amministrative (D-sample).
Una caratteristica certa è che sarà un censimento paperless, supportato da un sistema web di gestione della rilevazione.

Il nuovo scenario del Censimento della popolazione

Il progetto per l’innovazione metodologica, tecnologica e organizzativa del Censimento della popolazione prevede un cambiamento radicale di approccio rispetto alle esperienze passate. In particolare, l’obiettivo di misurare la popolazione abitualmente dimorante ed alcuni principali caratteristiche socio-demografiche  verrà realizzato attraverso scelte in grado di massimizzare l’impatto informativo dell’investimento censuario, tenendo conto sia dei requisiti informativi dei regolamenti europei e delle normative nazionali sia delle esigenze di policy a livello territoriale e nazionale. Un aspetto centrale del progetto è dato dal ridimensionamento del ricorso alle indagini dirette, consentito dalla disponibilità di dati amministrativi utilizzabili a fini statistici, dalla possibilità di integrarli con il sistema delle indagini correnti effettuate dll’Istat e dallo sviluppo di metodologie avanzate in grado di produrre informazioni di elevata qualità nei tempi previsti. Ciò consentirà di disporre di stime dettagliate su base annuale, in un contesto di forte riduzione dei costi complessivi dell’operazione censuaria.

Un nuovo rapporto tra fonti amministrative e indagini dirette

Il censimento permanente della popolazione si pone l’obiettivo di produrre dati censuari fruibili annualmente, attraverso il massimo uso dell’informazione delle fonti amministrative e statistiche disponibili e il limitato impiego di indagini dirette contenendo costi, disturbo statistico sulle famiglie e impatto organizzativo sulla rete di rilevazione dei comuni.
Sono tre le componenti che caratterizzano il censimento permanente:
– L’integrazione e il trattamento continuo delle fonti amministrative e statistiche necessarie alla produzione annuale di dati sulla struttura demografica della popolazione con riferimento a individui e famiglie e al completamento informativo delle informazioni socio demografiche.
– La correzione del conteggio. Ai sensi della definizione adottata a livello internazionale la popolazione è l'insieme delle persone che hanno avuto luogo di dimora abituale per almeno 12 mesi e hanno intenzione di mantenere tale luogo di dimora abituale per almeno ulteriori 12 mesi. Inoltre la popolazione effettiva abitualmente dimorante può differire dalla popolazione registrata a causa di immigranti non registrati o non cancellati e delle cosiddette residenze “di comodo” per motivi fiscali. La applicazione di questa definizione presenta alcune complicazioni che implicano l’esigenza della correzione statistica dei dati registrati in anagrafe. (obiettivo C)
– Il completamento informativo. Integrazione delle informazioni di carattere socio demografico già disponibili da fonte amministrativa e statistica attraverso indagine diretta (obiettivo D).

L’applicativo di supporto al processo di Risk Management

Nelle presentazioni verrà illustrato il Sistema di Risk Management introdotto in ISTAT, applicato ai Rischi organizzativi e ampliato ai rischi di corruzione, sia per le implicazioni metodologiche che per il percorso effettuato. Uno spazio adeguato verrà riservato alla illustrazione dell’applicativo informatico sviluppato per la gestione del processo.