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PagoPa, perché gli enti più piccoli tentennano
Michele Benedetti presenta la ricerca dell’Osservatorio e-Gov del Politecnico di Milano su 196 comuni. Solo il 20% degli intervistati sostiene di aver adottato sistemi di pagamenti innovativi, percentuale che si alza se si segmentano i comuni di grandi dimensione, per arrivare a circa un 30% complessivo della popolazione.
Quando si analizzano le tipologie adottate si nota una frammentazione dei sistemi di pagamento a seconda delle tipologie di servizi (multe, mense scolastiche, tasse locali etc). Altra forte eterogeneità è la digitalizzazione dei servizi interni, elemento cruciale se si vuole implementare un sistema digitale come PagoPa.
Infine anche la filiera decisionale è particolarmente frammentata, in circa il 30% del campione la decisione sui sistemi di pagamento è attribuita al responsabile del servizio, in altri casi è la responsabile dell’innovazione (29%), mentre nel restante campione spetta al settore contabilità.
PagoPa non è ancora molto conosciuto nei comuni di piccole dimensioni e tra chi non ha aderito al nodo le difficoltà sono relative alle difficoltà di relazione con gli istituti di credito.
Quando si indaga il perché non si sono sviluppati sistemi innovativi, la prima causa è la mancanza di risorse (economiche e tecniche), ma pesa anche la mancanza del tema “digitale” nell’agenda politica.
Intervento di Maurizio Pimpinella al convegno “Pagamenti elettronici”
Solo il 36% dei cittadini usa gli sportelli on line contro l’86% delle imprese. Siamo di fronte ad una rivoluzione antropologica, che necessita di un forte investimento in comunicazione e che coinvolge non solo le banche ma anche i grandi social network che sono a tutti gli effetti piattaforme di gestione di moneta elettronica basati nel Regno Unito ed operanti in Europa, così come i grandi gruppi della grande distribuzione che stanno da anni operando sul mercato della moneta elettronica.
Per Maurizio Pimpinella la chiave di svolta sarà l’inserimento di servizi sulla Piattaforma dei pagamenti. Altrimenti i cittadini non andrà on line.
Lo sviluppo dei servizi di pagamento tra innovazione e regole; il ruolo della PA
I pagamenti elettronici sono uno degli elementi centrali per la politica europea di creazione di un mercato unico digitale. La direttiva Pagamenti dell’UE entrerà in vigore gradualmente nei prossimi anni e ribalterà completamente il modo attuale di concepire i pagamenti. Essa prevedrà:
- Di sanare elementi di difformità tra gli stati
- Più spazio ai servizi di pagamento da parte dei gestori di TLC
- Di istituire nuovi spazi regolamentati per la crescita di servizi per l’e-commerce (ad esempio la PA)
- Di regolamentare le carte di pagamento (il regolamento entrerà in vigore a dicembre 2015) creando una dimensione più competitiva per le e rafforzandole per aggredire il contate.
L’Italia sta lavorando per farsi trovare pronta all’attuazione della Direttiva e recuperare il ritardo puntando soprattutto su micropagamenti e pagamenti per la pa.
Intervento di Maria Pia Giovannini al convegno “Pagamenti Elettronici”
Il sistema PagoPa è pronto e già funzionate in diverse amministrazioni. Ha un logo che lo rende identificabile dal punto di vista della comunicazione della trasparenza verso il cittadino, e – soprattutto – è un tassello importante del sistema pubblico che si andrà a completare con la relaizzazione dell’anagrafe pubblica e allo SPID, per creare servizi a maggior malore aggiunto per il cittadino e contemporaneamente per semplificare gli oneri burocratici e produrre maggiore efficienza e risparmi per le PA.
Pagamenti Elettronici
Il convegno si propone di illustrare, alla presenza di tutti gli attori pubblici e privati, il Sistema dei Pagamenti elettronici “Pago PA” che nasce per dare la possibilità a cittadini e imprese di effettuare qualsiasi pagamento in modalità elettronica verso le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi di pubblica utilità, con la stessa user-experience praticata attraverso i siti di e-commerce. Il Sistema si basa su un Nodo dei Pagamenti che standardizza il colloquio tra pubbliche amministrazioni e prestatori di servizi di pagamento. Il Sistema permette a cittadini e imprese d eseguire i pagamenti in modalità elettronica scegliendo liberamente:
• il prestatore di servizi di pagamento (es. banca, istituto di pagamento/di moneta elettronica);
• tra più strumenti di pagamento (es. addebito in conto corrente, carta di credito, bollettino postale elettronico);
• il canale tecnologico di pagamento preferito per effettuare l’operazione (es.: on-line banking, ATM, mobile, etc).