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Competenze digitali PA: come tradurre il Syllabus in interventi formativi

Competenze digitali PA: tradurre il Syllabus in interventi formativi
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Come stanno lavorando le Amministrazioni per colmare il gap sulle competenze digitali dei loro dipendenti? Ne abbiamo parlato il 20 marzo nel corso di un webinar. Ecco cosa è emerso

26 Marzo 2020

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Redazione FPA

L’ultima edizione del DESI ci ha ricordato come l’Italia debba lavorare ancora molto sul tema delle competenze digitali: siamo infatti solo al 26° posto per l’indicatore relativo al capitale umano, ben al di sotto della media europea. Per competenze si intendono sia quelle di base che quelle avanzate.

Sul tema dell’alfabetizzazione digitale dei cittadini, è di pochi giorni fa la pubblicazione di un documento elaborato da AgID intitolato “Competenze digitali per i cittadini: proposte operative” che, prendendo l’avvio dalle 5 aree di competenza e dai relativi obiettivi contenuti in DigComp 2.1 (il quadro di riferimento europeo tradotto ufficialmente in italiano proprio da AgID) riassume e semplifica le prima parte delle Linee Guida.

L’obiettivo, come sottolinea AgID in una nota, è “garantire che i cittadini siano in grado di utilizzare in sicurezza la rete e i suoi contenuti, un’esigenza che proprio in questi giorni si rivela sempre più attuale, alla luce delle misure urgenti di contenimento e gestione del contagio per il #COVID19, con servizi digitali gratuiti offerti da imprese e associazioni, reperibili sul sito Solidarietà digitale”. E conclude così: “Se i cittadini potranno accostarsi con maggiore fiducia ai servizi digitali, avendo migliorato le proprie capacità di utilizzo dei relativi strumenti, sarà più semplice affrontare crisi come quella sanitaria in atto” e “In prospettiva, l’incremento delle competenze digitali della popolazione ci metterà al passo con i Paesi più avanzati e contribuirà a farci superare le difficoltà economiche del momento”.

L’attuale emergenza sanitaria è anche il contento in cui sono state pubblicate le Direttive della Funzione Pubblica (Direttiva n.1 e Direttiva n.2 del 2020), che rafforzano il ricorso allo smart working arrivando a prevedere (con la Direttiva n.2) che questa diventi la forma organizzativa ordinaria per le pubbliche amministrazioni. Perché questo avvenga, le competenze digitali dei dipendenti diventano un tema cruciale. 

Ma come stanno lavorando le Amministrazioni per colmare il gap sulle competenze digitali dei loro dipendenti? Dopo il lancio del Syllabus a maggio 2019 (il documento che descrive il set minimo di conoscenze e abilità di base in ambito digitale comuni a tutti i dipendenti pubblici non specialisti ICT e rappresenta la base di riferimento per impostare questionari di auto-verifica e corsi formativi mirati e personalizzati) e dopo l’avvio delle fasi pilota nel novembre scorso da parte del Dipartimento Funzione Pubblica del progetto “Competenze digitali per la PA”, le Amministrazioni sono pronte per portare avanti la formazione dei dipendenti?

Ne abbiamo parlato il 20 marzo nel corso di un webinar, raccontando le esperienze di alcune Amministrazioni, le linee guida dei soggetti istituzionali coinvolti nel tema e il lavoro messo a punto da FPA con la sua FPA Digital School. È stata un’occasione per rinnovare il confronto sul tema e fornire spunti utili per tradurre le indicazioni del Syllabus in strumenti operativi a disposizione dei Responsabili della formazione e delle risorse umane delle amministrazioni pubbliche coinvolti nel processo di empowerment delle persone.

“In questo momento c’è un importante segnale che proviene dalla politica ed è la diffusa consapevolezza, ai diversi livelli, della centralità delle persone, dell’importanza del fattore umano nel portare avanti processi di cambiamento – ha sottolineato Gianni Dominici, Direttore generale di FPA nel corso del suo intervento introduttivo –. Questo si sostanzia nell’attenzione per le competenze digitali, nel diffondersi della cultura dello Smart Working, nelle iniziative di facilitazione, formazione e mentoring per accompagnare i nuovi assunti nella PA, nel lancio, da parte della Ministra Dadone, della piattaforma ParteciPA, nella sperimentazione dell’APP IO, nelle attività di engagement nei processi di trasformazione digitale istituzionali, nelle esperienze di human-centered design nello sviluppo dei servizi pubblici. Su tutto è evidente che il rinnovo della PA si lega in modo indissolubile al tema della formazione da considerare in tutti i diversi momenti di interazione con le istituzioni”.

Nel corso del webinar Valentina Albano (Ufficio Innovazione e Digitalizzazione del Dipartimento della funzione pubblica) ha presentato i primi risultati della Fase pilota del progetto Competenze digitali avviato nel novembre 2019. Il prossimo passo sarà l’avvio della formazione, a partire da questa estate, e infine si arriverà all’apertura della piattaforma.

Nicola Villa, Referente Competenze Digitali e Formazione a Distanza – tsm-Trentino School of Management, ha portato invece l’esperienza del progetto “ioDigitale”, un percorso formativo triennale focalizzato su 5 aree di competenza digitale, che integra il modello europeo DigComp con il Syllabus “Competenze digitali per la PA” e aderisce al Manifesto Repubblica Digitale.

Per chiudere Elvira Zollerano, Responsabile progetti formativi di FPA, ha presentato il percorso “Competenze digitali per i dipendenti pubblici” presente su FPA Digital School, finalizzato allo sviluppo delle competenze digitali, nonché alla creazione di una comunità di pratica per i dipendenti pubblici.

Competenze digitali PA: tradurre il Syllabus in interventi formativi

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