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Competenze nella PA: nuove leve, mentoring e “visione” del cambiamento

Competenze nella PA: fondamentale arricchirle con giovani competenti
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Nell’intervista di Gianni Dominici a Stefania Allegretti, direttrice dell’Ufficio Sviluppo Organizzativo e del Personale della Provincia Autonoma di Trento, si parla di PA e nuove competenze: in che modo introdurle?

13 Maggio 2020

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Redazione FPA

Il sempreverde tema delle competenze nella pubblica amministrazione, in quest’ultimo periodo, è diventato ancora più importante. Migliaia di lavoratori, infatti, si sono trovati immersi nello Smart Working, che in molti casi sarebbe in realtà più appropriato definire telelavoro, dovendo destreggiarsi tra conference call e cloud. Tra problemi e nuove competenze, molte PA si sono trovate in difficoltà.

Competenze nella PA: fondamentale arricchirle con giovani competenti

In questa intervista a Stefania Allegretti, direttrice dell’Ufficio Sviluppo Organizzativo e del Personale della Provincia Autonoma di Trento, a cura di Gianni Dominici, si prepara il terreno a un tema che sarà fondamentale nel FORUM PA 2020 versione digitale, che si terrà dal 6 all’11 luglio. Come si possono far coincidere le nuove competenze con i dipendenti che da anni lavorano nella PA?

L’intervista

“I nostri punti di forza sono stati avere avuto un’esperienza pluriennale di telelavoro e Smart Working” esordisce Allegretti, “Poi, l’assunzione di cento giovani con contratto di formazione lavoro, che ci hanno aiutato nel digitale”.

Nuovi giovani nelle PA, dunque, che possano insegnare nuove competenze a chi ancora non ne possiede: “Anche nella PA come nel privato bisogna cercare di anticipare i tempi. Nel 2013, infatti, ci siamo resi conto che l’età media dei nostri dipendenti continuava a crescere” prosegue Allegretti, “Abbiamo quindi immaginato il progetto Pat4Young, cioè l’assunzione di giovani con l’affiancamento di un lavoratore senior, che funzioni da mentore, in una logica di scambio reciproco delle competenze. È l’unico modo per inserire le nuove generazioni nella PA”.

Questo passaggio è stato importante anche per l’utilizzo delle nuove tecnologie in questo periodo di Smart Working forzato: “Lavorare in Smart Working ci ha spinto a usare strumenti digitali nuovi: per farlo, abbiamo organizzato una serie di webinar sull’utilizzo di questi nuovi strumenti, creando delle stanze virtuali affinché i nostri colleghi potessero connettersi e fare domande con un supporto di tecnici specializzati”.

La logica vincente, dunque, è l’interscambio: chi più sa deve insegnare a chi sa meno, con l’obiettivo comune di migliorare la PA nella quale si lavora.

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