PA digitale, ecco i Competence Center ARIA

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ARIA con il Piano Industriale 2020-2024 mira ad assumere il ruolo di Hub per la digital transformation della PA lombarda, facilitando l’accesso a servizi digitali e conoscenze tecniche avanzate

6 Dicembre 2021

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Alice Costanzo

Responsabile Comunicazione Istituzionale ARIA S.p.A

Photo by Glen Carrie on Unsplash - https://unsplash.com/photos/HpMihL323k0

Sappiamo bene come, per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la realizzazione degli obiettivi di crescita digitale e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, costituisca una priorità per il rilancio del sistema paese.

Ma la modernizzazione passa inevitabilmente dalle persone ed è così che nel PNRR, la parola “Competenze” ricorre per più di 200 volte. Nel contesto attuale è, infatti, evidente il disallineamento che si è creato tra le competenze richieste da questo nuovo modello, che guarda principalmente alle nuove generazioni, e le competenze disponibili nella PA.

Se poi pensiamo che con il PNRR arriverà anche una montagna di finanziamenti a disposizione delle PA (il 25% di tutte le risorse del PNRR sono impegnati per la transizione digitale e ben 6,14 miliardi di euro solo per la PA) che però andranno anche gestiti, utilizzati e rendicontati, capiamo bene come molte Pubbliche Amministrazioni, soprattutto quelle più piccole, avranno bisogno di un sostegno concreto.

Come colmare il gap di competenze digitali nella PA?

La questione è più che nota ed è ciclicamente presente in tutti i tavoli che negli anni si sono susseguiti in tema di innovazione, semplificazione e digitalizzazione della PA. Le misure del PNRR completano e rafforzano, infatti, gli interventi previsti sia a livello nazionale dal Piano Triennale per l’informatica nelle PA, sia a livello regionale con il Programma Strategico per la Semplificazione e la Trasformazione Digitale in Regione Lombardia.

Anche in ARIA ce lo chiediamo da tempo. Ce lo chiedevamo già quando le PA lombarde iniziavano il percorso verso la Trasformazione digitale e ce lo chiediamo ancora adesso quando hanno necessità di svolgere le gare sulle piattaforme di e-procurement, ma non riescono a gestire i cambiamenti del codice degli appalti; oppure quando i piccoli Enti locali devono introdurre i pagamenti digitali, ma non hanno le competenze neanche per nominare il responsabile della trasformazione digitale; ce lo chiediamo quando nasce il bisogno di districarsi tra gli obblighi normativi e quando devono accedere ad un finanziamento regionale o nazionale. E, in moltissime, vengono a bussare alla nostra porta, consultare i nostri professionisti, iscriversi ai nostri webinar, perché in ARIA trovano quelle competenze di cui sono sprovviste.

Secondo il PNRR, bisogna rafforzare il network territoriale di supporto digitale (facendo leva su esperienze regionali di successo). Parafrasando, possiamo dire che è necessario alimentare il dialogo e il trasferimento di conoscenza tra le società in house e il territorio.

Piano Industriale di ARIA e centri di competenza

Le competenze in ARIA le abbiamo costruite nel tempo, unendo la conoscenza capillare del territorio agli aspetti tecnici. Le continuiamo a costruire perché crediamo che l’accesso e il trasferimento delle conoscenze rappresentino i prerequisiti fondamentali per la capacità di innovazione della PA e perché sappiamo che è molto difficile mantenere anche un continuo e costante aggiornamento delle stesse.

E allora perché non mettere il nostro know-how a disposizione di quelle (tante) Pubbliche Amministrazioni che non sono in grado di svilupparselo in casa? Albert Einstein diceva che i problemi non possono essere risolti con la stessa modalità di pensiero che esisteva nel momento in cui quei problemi sono iniziati. È su questo principio che ARIA ha intrapreso, con il suo Piano Industriale 2020-2024, un percorso significativo per cambiare paradigma e assumere il ruolo di Hub per la digital transformation della PA lombarda, posizionandosi come punto di riferimento dell’ecosistema pubblico lombardo e facilitando così l’accesso a servizi digitali e conoscenze tecniche avanzate.

Per farlo abbiamo puntato sulle Persone e sui Team, attraverso l’istituzione di Competence Center. Requisiti fondamentali: competenze specifiche, responsabilità, volontà di collaborare e, soprattutto, comunicare, comunicare, comunicare. Attraverso i Centri di Competenza, possiamo così valorizzare le nostre competenze specialistiche distintive in specifici ambiti: sicurezza informatica, normativa digitale, data governance, trasformazione digitale, public procurement, opere pubbliche, mettendole a disposizione del governo regionale, degli stakeholder del territorio, delle altre in-house ma anche, in logica DevOps, dei nostri progetti interni.

In questo modo possiamo diffondere la conoscenza in modo strutturato tramite:

  • Servizi consulenziali e di supporto specialistico in ambito tecnologico, strategico e normativo
  • Attività di formazione e informazione
  • Promozione di best practice, linee guida e note interpretative
  • Lavoro di squadra, riducendo i silos di conoscenza e responsabilità

Il Centro di Competenza sui Pagamenti Digitali

Un esempio di come i Centri di Competenza diventino una risorsa fondamentale per quegli Enti che per scala o specializzazione ne sono privi, ce lo dà il neonato Centro di Competenza sui Pagamenti Digitali.

Lanciato da Regione Lombardia e ARIA con un evento ufficiale il 17 novembre 2021, il Centro di Competenza è composto da esperti di settore con competenze complementari ai diversi aspetti di implementazione per i pagamenti digitali, quindi sia normative che tecnologiche che architetturali. Gli esperti interagiscono con un vasto ecosistema di attori esterni, come, per esempio, PagoPA Spa, intermediari e partner tecnologici, osservatori e istituti di ricerca, software house e così via.

La caratteristica principale del Centro è quella di adottare una visione a 360° sulla tematica, rivolgendosi a una platea di Enti, che non include solo coloro che aderiscono al Portale dei pagamenti di Regione Lombardia, bensì tutti quegli Enti che si apprestano ad intraprendere la transizione verso la digitalizzazione dei pagamenti. Definita la struttura organizzativa, una delle prime azioni compute dal Centro è stata quella di raccogliere sul territorio stimoli per la propria attività, sottoponendo un questionario a tutti gli Enti locali lombardi.

Dall’indagine, condotta nel settembre di quest’anno e che ha coinvolto oltre 1.500 comuni, con una redemption del 30%, sono emersi moltissimi spunti. Il primo dato che è emerso è che nonostante il 100% degli enti intervistati abbia aderito a PagoPA, la metà di questi non sa con esattezza la percentuale degli incassi che vengono gestiti con questo sistema. Questi enti hanno dimostrato poca consapevolezza sull’adesione allo strumento e hanno mantenuto la gestione tradizionale per alcuni dovuti, indicando delle difficoltà gestionali /amministrative: tutti ambiti in cui si inseriscono le attività di supporto del Centro di Competenza.

Quasi il 90% degli Enti intervistati ha poi fatto emergere la necessità di ricevere un adeguato supporto per agevolare la transizione digitale (si consideri che un terzo dei piccoli Enti locali intervistati ha dichiarato di non aver nominato il Responsabile per la trasformazione digitale), e per ricevere aggiornamenti di tipo normativo, tecnologico, organizzativo legati a questo tema.

Infine, tra le attività del Centro di Competenza considerate di valore per le PA intervistate ci sono:

  • Gli interventi formativi per il personale degli Enti
  • La raccolta delle best practices e diffusione di pillole informative
  • Il supporto nella definizione delle modalità di transizione verso PagoPA e nell’implementazione di modelli innovativi per gestire particolari tipi di dovuto
  • La consulenza normativa e il supporto all’accesso ai finanziamenti regionali, statali e comunitari

Ecco che la condivisione e il trasferimento di conoscenze, diventano dunque fondamentali per innescare un cambiamento culturale dell’azione della Pubblica Amministrazione, con ricadute anche in termini di aumento della competitività del tessuto economico, crescita occupazionale e sviluppo di nuove professioni knowledge intensive.

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