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Il Ministro Zangrillo: “Competenze e motivazione: ecco perché la PA deve ripartire dalle persone”

Il Ministro Zangrillo: “Competenze e motivazione: ecco perché la PA deve ripartire dalle persone”
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Investire in formazione significa investire nel valore delle persone ed è uno degli elementi che oggi fa la differenza tra un’organizzazione eccellente e un’organizzazione che si accontenta. In questo percorso di valorizzazione delle competenze sono centrali momenti di confronto e approfondimento come il prossimo FORUM PA, che si terrà al Palazzo dei Congressi di Roma dal 16 al 18 maggio. Lo sottolinea il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che sarà presente nella giornata inaugurale e che in questa intervista ci parla di assunzioni, concorsi, competenze, innovazione tecnologica e aspettative dei giovani rispetto al mondo del lavoro

28 Aprile 2023

S

Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

“Dobbiamo partire dalle persone: è questa la prima cosa che ho detto quando sono arrivato qui a Palazzo Vidoni fresco di nomina. Ogni organizzazione misura il proprio successo in ragione della capacità di valorizzare le persone, per cui questo è veramente uno dei temi cruciali anche per la nostra PA”, così il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, comincia questa intervista che abbiamo realizzato a poche settimane da FORUM PA 2023, il nostro appuntamento in programma dal 16 al 18 maggio al Palazzo dei Congressi di Roma, che vedrà la presenza del Ministro durante la giornata inaugurale. Un evento che quest’anno torna completamente in presenza e che il Ministro Zangrillo definisce come “una straordinaria opportunità di aggiornamento, di confronto e di dialogo”, per formarsi e per comprendere cosa accade nelle altre organizzazioni e che cosa offre il mercato.

Ecco alcuni spunti dall’intervista che potete vedere qui in versione integrale.

Il Ministro Zangrillo: “Competenze e motivazione: ecco perché la PA deve ripartire dalle persone”

Perché ripartire dalle persone

La PA negli ultimi 10 anni ha vissuto un grande impoverimento, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo: il blocco del turnover ha fatto perdere 300mila persone, ha fatto aumentare l’età media dei dipendenti pubblici fino a sfiorare quasi i 50 anni, ha creato una situazione in cui è difficile affrontare le sfide richieste in un momento cruciale come quello che sta vivendo il nostro paese. Ora si sta cercando di colmare questo gap.

“Nel 2022 abbiamo inserito quasi 160mila persone e abbiamo un obiettivo molto sfidante anche per il 2023, quello di assumere altre 170mila persone. Questo richiede procedure concorsuali che funzionano e significa anche avere un’immagine attrattiva della PA, facendola vivere alle persone come una vera opportunità professionale”.

Lavoro di squadra, concorsi e nuove tecnologie: mix vincente per rinnovare la PA

Fare un importante lavoro di squadra tra amministrazioni centrali ed enti territoriali, comprendere reciprocamente quali sono i bisogni e mettere in campo gli strumenti che servono per presidiare in modo corretto questi processi. Ecco i nodi centrali evidenziati dal Ministro Zangrillo.

Molto è stato fatto, a partire dai concorsi. “Prima della pandemia il tempo medio di realizzazione di una procedura concorsuale nella pubblica amministrazione italiana era di quasi 800 giorni. Poi con la pandemia abbiamo dovuto ripensare le procedure concorsuali e siamo passati a un tempo medio di 169 giorni. Questo ci ha fatto comprendere che probabilmente ragionando sulla struttura delle procedure concorsuali possiamo rendere i nostri processi più efficienti e più efficaci”.

Importante il contributo dell’innovazione tecnologica per governare i processi in modo più intelligente e rapido, con la digitalizzazione nelle procedure concorsuali e il portale Inpa, che a breve sarà fruibile anche attraverso una app che verrà realizzata grazie a un protocollo con l’Università Federico II di Napoli. Ma è fondamentale anche focalizzarsi sull’aspetto qualitativo, per acquisire le competenze che effettivamente servono a rendere le strutture più capaci di rispondere agli obiettivi che devono realizzare.

“Il mondo sta cambiando e se vogliamo essere attrattivi dobbiamo essere capaci di cavalcare l’innovazione come un’opportunità e non come una minaccia”.

I giovani e le nuove aspettative: non solo “posto fisso”

La stabilità del lavoro è un valore importante, ma i giovani chiedono altro: di entrare in un’organizzazione che sia capace di valorizzare i talenti, di misurare il merito delle persone, di garantire un percorso professionale che faccia acquisire competenze, esperienze e che dia la possibilità di crescere. Un’organizzazione che sappia inoltre bilanciare in modo corretto l’impegno professionale con la vita personale e che faccia uno straordinario sforzo sulla formazione, per consentire alle persone di maturare un’esperienza spendibile sul mercato del lavoro.

“La PA ha bisogno di una nuova generazione che sia capace di mettersi in connessione con le persone più esperte. Dobbiamo creare quel mix virtuoso tra l’esperienza, la solidità e la struttura di chi da tanti anni sta operando nelle organizzazioni e i giovani che sono capaci di vedere il mondo con occhi diversi”.

La formazione è il nodo centrale

“Oggi noi misuriamo neanche un giorno all’anno di formazione pro capite, una cifra assolutamente inadeguata rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare. Per questo ho chiesto alle amministrazioni di prevedere nei budget già dal 2023 almeno un impegno di tre giorni pro capite sulla formazione”, ricorda il Ministro. Inoltre, c’è il tema della collaborazione pubblico-privato, per cui “dobbiamo essere capaci di guardare il mondo che ci circonda, ci sono tantissime eccellenze anche sul tema della gestione della formazione dalle quali possiamo attingere”.

“Questa quarta rivoluzione industriale, la rivoluzione digitale, è probabilmente la più democratica tra quelle che ci sono state nella storia recente. Oggi, infatti, la necessità di curare il proprio bagaglio culturale, il proprio profilo di competenze coinvolge tutti indistintamente. Io considererò la formazione come uno degli elementi su cui misurare le performance delle nostre persone”.

Appuntamento a FORUM PA 2023

Per la vita delle organizzazioni è fondamentale avere dei momenti per comprendere che cosa accade nelle altre organizzazioni, che cosa offre oggi il mercato. FORUM PA è, in tal senso, una grande opportunità di confronto, approfondimento e formazione.

“Soltanto se abbiamo una popolazione di persone motivate possiamo avere un’organizzazione performante. Uno degli elementi che fa la differenza tra un’organizzazione eccellente e un’organizzazione che invece si accontenta sta proprio nella consapevolezza che investire in formazione significa investire nel valore delle nostre persone. FORUM PA è quindi una straordinaria occasione per comprendere come possiamo aumentare il valore delle nostre organizzazioni”.

Appuntamento quindi al Palazzo dei Congressi di Roma dal 16 al 18 maggio prossimi. Gli appuntamenti in programma a FORUM PA 2023 sono tutti gratuiti, è richiesta solo l’iscrizione sul sito dell’evento.

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