Modelli innovativi di policy making: ecco chi è William D. Eggers, il teorico di “Governare con la rete”

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Sarà William D. Eggers, direttore generale della Deloitte Reasearch e direttore esecutivo del Deloitte’s Public Leadership Institute, l’ospite d’eccezione del convegno "Dal governo con la rete allo stato partner: favorire la collaborazione e la partnership tra i diversi attori sociali, economici, culturali e istituzionali", in programma il 27 maggio a FORUM PA 2014.

12 Maggio 2014

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Martina Cardellini

Sarà William D. Eggers, direttore generale della Deloitte Reasearch e direttore esecutivo del Deloitte’s Public Leadership Institute, l’ospite d’eccezione del convegno "Dal governo con la rete allo stato partner: favorire la collaborazione e la partnership tra i diversi attori sociali, economici, culturali e istituzionali", in programma il 27 maggio a FORUM PA 2014.

Nuovi modelli di gestione e policy making che stanno sorgendo, con forte spontaneità, nel panorama della pubblica amministrazione saranno al centro del dibattito. E’ indubbio che ci troviamo di fronte a una fortissima vitalità di città e territori che, nonostante privi di una visione sistemica alla base, sono divenuti fucine di innovazione: dal welfare sussidiario alla produzione artigiana digitale dei fab lab, fino alla gestione innovativa dei beni comuni.

Responsabile della ricerca del Deloitte’s Public Sector, Eggers è un autorevole esperto in materia di pubblica amministrazione avendo lavorato per più di vent’anni nelle riforme di governo. Dal 1995 scrive libri dedicati al tema della governance tra cui: Governing by Network, Government 2.0, If We Can Put a Man on the Moon. Il suo ultimo volume The Solution Revolution presto sarà tradotto anche in italiano.

È ormai da anni che seguiamo il suo pensiero in costante evoluzione teorica. Nel 2004 in collaborazione con Stephen Goldsmith, sindaco di Indianapolis, Eggers ha scritto Governare con la rete. Il libro racconta un nuovo modo di concepire la pubblica amministrazione, il suo funzionamento e le implicazioni che tutto ciò ha sulla società. Da un rigoroso modello di comportamento burocratico dall’alto verso il basso (una PA rigida e verticale) occorre passare a una nuova configurazione, abbattendo le barriere verticali. Un modello che tenga conto delle reti emergenti che si costruiscono in maniera orizzonale, per una PA più flessibile e capace di mettere realmente a frutto collaborazioni con una pluralità di soggetti (contractors esterni, non-profit, etc.). Ma soprattutto una PA più duttile che abbandoni il modello “comando e controllo” e si concentri di più sul “valore pubblico” da perseguire. In parte tutto ciò già esiste, ma in una forma spesso inconsapevole, poco strutturata, e dunque non è sfruttato al meglio. Il governo mediante la rete “più che a una mappa organizzativa assomiglia a una trama dinamica di reti computerizzate che può organizzarsi e riorganizzarsi, espandersi o contrarsi, in rapporto al problema trattato”. I vantaggi del governo con la rete sono molteplici e il volume è ricco di esempi e suggerimenti pratici utili a intraprendere la strada del cambiamento. “Sempre più la governance democratica esigerà che si dipenda dalle reti per migliorare la qualità di vita dei cittadini di tutto il mondo”.

Anche nell’ultimo libro, The Solution Revolution, scritto in collaborazione con il collega Paul Macmillan, Eggers affronta la questione di una radicale ridefinizione dei rapporti di collaborazione pubblico-privato: sono ormai numerosi gli esempi emergenti in tutto il mondo di solution economy. Lo sviluppo e l’espansione di fenomeni come crowdfunding, crowdsourcing, ridesharing, app-developing, co-design e molti altri ancora è il sintomo di una trasformazione risolutiva già in corso. La Solution Revolution è un fenomeno globale, che interessa per lo più attori non governativi impegnati nel risolvere le più grandi sfide della società attuale. Naturalmente ad oggi non è più un ossimoro accostare “imprese private” e “bene pubblico”. Governo e amministrazioni pubbliche non possono più giocare da sole: c’è la necessità di accogliere un nuovo paradigma collaborativo. Un intero ecosistema sta spontaneamente affiorando ed è più che mai importante che governo e PA si interessino a questi nuovi attori. Cancellare i confini tra settore pubblico, imprese private e società civile è la strada giusta: il risultato sarà un “vantaggio reciproco”. Il libro descrive un “paesaggio che sta cambiando rapidamente” all’interno del quale il settore pubblico è chiamato a “cambiare le lenti”, per poterne osservare e registrare il cambiamento. L’auspicio è che le amministrazioni entrino in gioco con il desiderio di agevolare e accelerare questa “rivoluzione”.

L’autore può essere raggiunto all’indirizzo weggers@deloitte.com o su Twitter @wdeggers.

La PA che fine farà? Leggi l’intervista di FORUM PA a William D. Eggers: un’anteprima di FORUM PA 2014.

  

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