Ministero Ambiente: appalti “verdi” per la Pubblica Amministrazione

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Da oggi anche gli appalti della Pubblica Amministrazione per l’affidamento di servizi dovranno essere “verdi” secondo quanto previsto dal Green Public Procurement (GPP). È  il D.M. 7 marzo 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012, a stabilire i criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della Pubblica Amministrazione per l’acquisto di servizi energetici per gli edific, come il servizio di illuminazione e forza motrice e il servizio di riscaldamento/raffrescamento.

5 Aprile 2012

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Da oggi anche gli appalti della Pubblica Amministrazione per l’affidamento di servizi dovranno essere “verdi” secondo quanto previsto dal Green Public Procurement (GPP). È  il D.M. 7 marzo 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012, a stabilire i criteri ambientali minimi da inserire nei bandi di gara della Pubblica Amministrazione per l’acquisto di servizi energetici per gli edific, come il servizio di illuminazione e forza motrice e il servizio di riscaldamento/raffrescamento.

Dal Ministero dell’Ambiente arrivano i criteri ambientali minimi per l’acquisto dei servizi di illuminazione, forza motrice, riscaldamento e raffrescamento, attraverso il D.M. 7 marzo 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012. Tale documento tiene conto di quanto espresso dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, ovvero dal Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), con l’obiettivo di raggiungere entro il 2012 la quota del 50% di appalti verdi sul totale degli appalti pubblici per servizi di illuminazione e forza motrice (FM) e di riscaldamento/raffrescamento. Tale percentuale verrà valutata sulla base sia del numero sia del valore dei contratti stipulati. Anche i criteri ambientali minimi verranno aggiornati alla luce dell’evoluzione tecnologica del mercato e delle indicazioni della Commissione europea, con cadenza almeno biennale.

In base al D.M. un appalto potrà dirsi "verde", soltanto se include tutti i criteri descritti nei paragrafi "Oggetto dell’appalto", "Selezione dei candidati", "Specifiche tecniche di base" e "Condizioni di esecuzione/clausole contrattuali”. I criteri sono articolati in schede separate, relative ciascuna ad una tipologia di servizio.
Le stazioni appaltanti che intendono appaltare con un’unica gara sia il servizio di illuminazione/FM sia quello di riscaldamento/raffrescamento non devono fare altro che utilizzare contemporaneamente sia i criteri ambientali minimi contenuti nella scheda relativa ad un servizio sia quelli contenuti nella scheda relativa all’altro.

Oltre ai criteri ambientali il documento contiene anche un richiamo alla principale normativa vigente ed alcune indicazioni di carattere generale per la preparazione e l’espletamento della gara d’appalto e per l’esecuzione del contratto.
Il riferimento normativo più importante di cui si è tenuto conto è certamente il Dlgs 115/2008: questo infatti, introducendo la definizione di “servizio energetico”, ha posto in capo alla Pubblica Amministrazione “l’obbligo di migliorare progressivamente l’efficienza energetica dei propri processi secondo un approccio sistemico globale che affronta anche il tema della fornitura dei servizi energetici agli edifici”.

Per approfondire la nuova disciplina, consigliamo un’attenta lettura del D.M. 7 marzo 2012.

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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