Lavoro agile nei piccoli Comuni: l’esperienza di Marnate

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Lo Smart Working è un nuovo modello di organizzazione del lavoro fondato sulla restituzione alle persone di maggiore flessibilità e autonomia nella scelta delle modalità di lavoro, in termini di spazi, orari e strumenti da utilizzare, a fronte di una responsabilizzazione sui risultati. Come si declinano questi principi nei piccoli Comuni? Oggi scopriamo l’esperienza di Marnate, uno dei paesi della Valle Olona, in provincia di Varese

24 Ottobre 2019

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Marina Bassi

Project Officer Area Ricerca, Advisory e Formazione FPA

Photo by Bonnie Kittle on Unsplash - photos/GiIZSko7Guk

Marnate è uno dei paesi della Valle Olona. Si estende su un territorio pianeggiante che sovrasta la valle del fiume, posta ad ovest, sale leggermente in collina verso est, dove si trova la frazione di Nizzolina, con l’area industriale e la parte boschiva, conta circa 8000 abitanti. È una delle Amministrazioni Pubbliche che ha ottenuto nell’anno 2016 la certificazione Audit Family per aver promosso un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle amministrazioni e aver adottato politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Scopriamo quindi, a partire dall’esperienza di questa amministrazione, come di può declinare e che contributo può portare il lavoro agile nei piccoli Comuni.

Il focus sulla conciliazione vita-lavoro

A partire dall’anno 2012 si è innescato un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo all’interno dell’amministrazione soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione. Partendo da questo percorso, confluito nella contrattazione decentrata di secondo livello con la regolamentazione del telelavoro e delle forme di flessibilità oraria, il Comune di Marnate è divenuto nel corso degli anni punto di riferimento per le politiche di pari opportunità e conciliazione tempo lavoro e vita dell’Ambito Sociale Valle Olona.

L’avvicinamento allo smart working

Questa Amministrazione a partire dal 2017, anno di nascita formale dell’istituto dello Smart Working (con la Legge n.81/2017), inizia a operare attraverso un progetto regionale per approcciarsi al Lavoro Agile (qui un approfondimento sul tema). Lo racconta a FPA Maria Rita Colombo, referente per il Comune di Marnate del Progetto di Formazione Specialistica promosso dal Dipartimento Pari Opportunità in collaborazione con P4I – Partners 4 Innovation e FPA, attivo fino a dicembre 2019 su FPA Digital School e che coinvolge i dipendenti di 10 Amministrazioni di diversa entità e grandezza. L’accento è subito rivolto all’aggiornamento delle caratteristiche dello Smart Working negli anni, “già nel 2013 – sottolinea Colombo – avevamo introdotto nei contratti di II livello l’opportunità di telelavoro, non senza criticità. L’istituto risultava talvolta abbastanza macchinoso, e comprendeva – tra le altre incombenze – la verifica fisica del luogo di lavoro alternativo del personale coinvolto. Si immagina quanto potesse essere poco realistico in termini di agilità. Da questo punto di vista, la Riforma Madia del 2017 ha sicuramente aiutato in termini di semplificazione”.

Il percorso formativo

Si è colta immediatamente l’opportunità e grazie al riconoscimento di un contributo di Regione Lombardia si è avviato a livello di Ambito Territoriale un percorso formativo quale primo approccio al Lavoro Agile. Questa formazione ha portato il Comune di Marnate ad adottare il regolamento e l’accordo individuale, sperimentando la sua applicazione durante la settimana indetta dal Comune di Milano sul Lavoro Agile. “L’organico del Comune di Marnate – continua Colombo – è composto da 29 dipendenti oltre il Segretario Comunale e gli uffici sono dislocati lungo una struttura a forma di ferro di cavallo, accade quindi che il personale pur presente in struttura non si incontri”. Colombo continua sottolineando come, sebbene negli uffici si senta ancora forte il bisogno di presenza fisica del collaboratore, poi nei fatti si utilizzino comunque strumentazioni o tecnologie di condivisione delle informazioni per lo scambio tra colleghi o per collegarsi via web per l’organizzazione di tavoli di lavoro, facilitando i professionisti esterni nella comunicazione e nella condivisione.

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Lo smart working come leva per l’innovazione organizzativa e culturale nel Comune

Dopo due anni di momenti di informazione-formazione più o meno dettagliati, il Comune di Marnate insieme ad altre nove PA dislocate sul territorio nazionale si trova adesso in un percorso di formazione e approfondimento tematico sullo Smart Working, che possa essere vera leva per l’innovazione organizzativa e culturale nel Comune. “Come Comune facciamo da tempo formazione sul tema, per capire come sfruttare al meglio le caratteristiche del Lavoro Agile, orientato soprattutto al suo scopo più alto: garanzia di servizi al cittadino in chiave di continuità e responsabilità. Le aspettative sono alte, le opportunità molteplici: vogliamo essere tra i primi a dimostrare le grosse esternalità positive concesse dall’istituto in un piccolo Comune, in termini di efficienza esterna e welfare interno”.

L’importanza della collaborazione tra “vecchie” e “nuove leve” della PA

In questo senso, il Comune di Marnate ritiene importante l’attuale percorso formativo anche per analizzare i processi di lavoro interno in un’ottica di semplificazione, trasparenza e collaborazione nelle attività migliorando così l’efficienza e la qualità, implementando una impostazione di lavoro di rete che coinvolga il più possibile tutti i collaboratori in particolar modo quelli più giovani.  “Ho 34 anni di servizio nel mio Comune. Per me e per chi entra a fare il mio lavoro è fondamentale trovare momenti utili di scambio reciproco e accompagnamento. Se vogliamo diventare traino come amministrazione, prima di tutto dobbiamo essere traino per le generazioni che si affacciano a questo mondo, e che devono essere messe nelle condizioni di lavorare al meglio e seguire processi già avviati, forse innovandoli anche!”.

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