Camera: via libera alla Commissione di inchiesta su errori sanitari e disavanzi regionali

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L’Aula della Camera ha dato via libera alla proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi delle Regioni, con 466 voti favorevoli, uno contrario e tre astenuti. La Commissione aveva gia’ ricevuto nelle scorse settimane il voto favorevole della Commissione Affari sociali della Camera e i pareri della commissione Affari costituzionali e Bilancio.

6 Novembre 2008

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Redazione FORUM PA

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L’Aula della Camera ha dato via libera alla proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi delle Regioni, con 466 voti favorevoli, uno contrario e tre astenuti. La Commissione aveva gia’ ricevuto nelle scorse settimane il voto favorevole della Commissione Affari sociali della Camera e i pareri della commissione Affari costituzionali e Bilancio. Il presidente della Commissione verra’ nominato dal presidente della Camera e avra’ 21 componenti; avra’ il compito principale di indagare sulle cause e sulle responsabilita’ degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private e sulle cause di ordine normativo, amministrativo, gestionale, finanziario, organizzativo e funzionale che hanno contribuito alla formazione di disavanzi sanitari tra regioni (in particolare nel periodo 2001-2008), anche al fine di accertare le relative responsabilita’.

La Commissione, nel procedere ad indagini ed esami, avra’ gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorita’ giudiziaria e, come stabilisce l’art. 5 del provvedimento approvato in Aula, e’ obbligata al segreto in merito ai documenti relativi alle indagini, un obbligo che riguarda non solo i membri permanenti della Commissione ma anche tutti i collaborati. Secondo l’art. 2 del provvedimento approvato dall’Aula poi, la Commissione sara’ composta da 21 deputati, nominati dal presidente della Camera dei deputati, in modo che venga assicurata la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare. Allo stesso presidente della Camera spetta il compito di nominare il presidente della Commissione.

Il provvedimento stabilisce inoltre che le spese di funzionamento siano poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati, per un limite massimo di 40.000 euro per l’anno 2008 e di 100.000 euro per ciascuno degli anni successivi.
Fonte: AGI Salute

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