Sanità, la rivoluzione del primo soccorso viaggia su ambulanze aumentate con device toughbook

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L’impatto dei nuovi dispositivi “aumentati” e connessi sulla medicina di emergenza e di primo soccorso è tale da configurare un vero e proprio ecosistema digitale dell’emergenza pre-ospedaliera. L’utilizzo dei nuovi dispositivi mobili consente al personale medico la gestione più critica dei pazienti già sul luogo dell’emergenza e di proseguire gli interventi, spesso salva-vita, sull’ambulanza ben prima dell’arrivo in ospedale. I team a bordo dei mezzi di soccorso di ultima generazione possono ora accedere in tempo reale alle cartelle cliniche di pazienti anche non coscienti, vedendo tutto lo storico farmacologico, potendo monitorare e al contempo condividere con i medici in ospedale tutti i sintomi, i parametri vitali e, se necessario, gli interventi di urgenza da eseguire. Implementando progressivamente questo tipo di tecnologie, le organizzazioni sanitarie investono sul miglioramento dell’esperienza del paziente trattato, capitalizzando i costi anche in termine di valorizzazione del proprio personale medico e paramedico. Panasonic ha creato la linea Toughbook, laptop e tablet “rugged”, impermeabili e completamente connessi tramite reti 5G, bluetooth e wireless. Device che si integrano perfettamente sia con i mezzi di primo soccorso, come ambulanze ed elicotteri, ma anche con gli apparati IT delle strutture ospedaliere

26 Agosto 2025

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Manlio Serreti

Giornalista

Foto di camilo jimenez su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/veicolo-rosso-nella-fotografia-timelapse-vGu08RYjO-s

Gli scenari della Sanità nell’era della telemedicina e dell’avvento dell’intelligenza artificiale cambiano a ritmi sostenuti, andando a mutare con trasformazioni profonde un po’ tutte le aree dell’assistenza medica. Non ha fatto eccezione l’area di emergenza e del primo soccorso, che negli ultimi anni ha visto la possibilità di ottimizzare esternamente una serie di operatività prima fruibili per lo più solo all’interno delle strutture ospedaliere. A rendere possibile questo cambiamento è stata l’evoluzione tecnologica, che ha messo a disposizione dei team di primo soccorso nuovi strumenti e applicazioni che permettono di anticipare alcuni interventi spesso decisivi per la vita stessa del paziente. In sostanza, la tecnologia sta rivoluzionando le procedure, consentendo al personale sanitario delle ambulanze di trattare i pazienti e somministrare le prime cure sul posto dell’intervento e nel trasporto verso l’ospedale.

Una rivoluzione che parte dalle reti di connessione ad alta velocità 

Precondizione di questa trasformazione in atto sono le infrastrutture di rete sempre più veloci e diffuse sul territorio. Reti di comunicazione tradizionali, come quelle cellulari 4G/5G, ma anche quelle satellitari che consentono oggi di scambiare dati anche nei luoghi più inaccessibili remoti. Le tecnologie di connessione wireless consentono di comunicare ad alta velocità in ogni situazione critica e nei contesti di emergenza tra i dispositivi mobili e i responsabili clinici in ospedale, scambiando documenti, audio, videochiamate, il tutto in tempo reale e con grande velocità di trasmissione dati. Si crea dunque un’operatività di soccorso condivisa che permette interventi mirati e salva vita già sui mezzi, sia terrestri che aerei. In particolare, la connettività apporta un contributo essenziale all’implementazione di nuovi protocolli di emergenza che consentono al medico di riconoscere i parametri vitali, accedere alle cartelle cliniche da remoto e, in definitiva, dare e ricevere rapidamente risposte spesso di vitale importanza. Grazie all’affidabilità delle reti e alla bassa latenza, medici e paramedici possono utilizzare a distanza strumenti visivi e persino tattili estremamente precisi ed evoluti. Una tecnologia questa che diventerà presto il nuovo standard di riferimento del settore emergenziale, grazie alla dotazione sempre più diffusa di preziosi dispositivi hi-tech.

Importanza degli investimenti in tecnologia mobile per le ambulanze

La digitalizzazione ha interessato in particolare le ambulanze, diventate sempre più dei centri di pronto soccorso in movimento e connessi grazie all’installazione a bordo di dispositivi di comunicazione, come router multi-WAN, hotspot WiFi portatili, antenne di ottimizzazione 4G/5G e apparati satellitari di nuova generazione. Il veicolo così configurato permette ora non solo di intervenire sul paziente, ma allo stesso tempo di mettere in comunicazione in tempo reale gli operatori dell’ambulanza e i medici specializzati che visitano virtualmente il paziente da remoto. Una soluzione che permette di conoscere in pochi secondi la storia clinica di un paziente, le terapie farmacologiche adottate, eventuali peculiarità genetiche, riuscendo a pianificare rapidamente terapie personalizzate.

Una sperimentazione molto interessante in questo senso l’ha messa in atto la città di Birmingham in Inghilterra. Un protocollo innovativo ha consentito al medico di eseguire completamente da remoto una combinazione immersiva: grazie a una telecamera ad alta definizione installata nell’ambulanza il medico specializzato ha potuto utilizzare un visore per realtà virtuale e un joystick, guidando un intervento sul paziente attraverso la tecnologia dei guanti tattili. Si può ben comprendere l’importanza di questo tipo di tecnologia, ad esempio, negli interventi su pazienti colpiti da ictus, poiché il danno cerebrale irreparabile peggiora ogni minuto se un’emorragia non viene trattata a dovere. I neurologi in ospedale connessi visivamente da remoto possono interagire con il paziente, chiedendo di parlare o eseguire movimenti per una diagnosi più esatta possibile. Una connessione veloce, senza latenza, permette di capire se c’è realmente un danno neurologico in corso, dando al trattamento del paziente in ambulanza una tempestività e un’accuratezza che possono fare tutta la differenza del mondo.  

Le soluzioni Panasonic per i servizi medici di emergenza

Panasonic Connect ha progettato e immesso sul mercato dei dispositivi hi-tech dedicati e specializzati proprio ai Servizi Medici di Emergenza (EMS). I laptop e i tablet della linea Toughbook rugged combinano infatti la portabilità con la robustezza e la massima connettività, per poter supportare gli interventi di primo soccorso in tutte le condizioni.

La serie comprende sia laptop che tablet: Toughbook 55, Toughbook 40,, Toughbook 33  (anche in versione Detachable) e Toughbook G2 Si tratta di device dotati di una scocca rinforzata, involucri temprati e porte sigillate, che ne garantiscono la resistenza a temperature estreme, umidità, sporco e impatti fisici che normalmente danneggerebbero i dispositivi convenzionali.

Panasonic prevede anche la progettazione di soluzioni a bordo veicolo per il sistema di comunicazione, nonché i dock e persino la certificazione per i test di sicurezza.La serie Toughbook permette ai team EMS di accedere in maniera rapida e sicura alle informazioni sui pazienti, collegandosi con le altre apparecchiature diagnostiche e al sistema sanitario più ampio ben oltre la scena dell’emergenza.

Il touchscreen antiriflesso rinforzato consente di utilizzare i tablet sia all’interno che all’esterno, in ogni condizione di visibilità, sotto luce diretta del sole o in assenza di illuminazione; la batteria a lunga durata garantisce un’autonomia in standby fino a 24 ore, consentendo di gestire diversi turni di soccorso consecutivi; inoltre, si integra perfettamente nell’infrastruttura IT della struttura sanitaria, senza compromettere la privacy dei dati dei pazienti. Panasonic Connect produce e testa, infatti, tutti le componenti critiche del Toughbook internamente e controlla l’intero processo di produzione del dispositivo, rendendolo il prodotto più affidabile sul mercato con il più basso tasso di guasti nel suo segmento di mercato.

I tablet Toughbook sono compatibili con l’uso di spray e salviette disinfettanti certificati, caratteristica che aiuta a proteggere sia i pazienti che gli operatori sanitari da eventuali infezioni.

Il sistema operativo Windows 11 permette di sviluppare funzionalità e applicazioni aggiuntive da implementare sui dispositivi in base all’evoluzione dei requisiti del programma. I Toughbook sono progettati sia per essere compatibili con i futuri aggiornamenti che per la retrocompatibilità con i sistemi legacy. Questo approccio modulare, in cui i dispositivi possono essere facilmente adattati dall’utente finale sul campo in attività e in contesti molto diversi, ne garantisce longevità, riducendo così l’impatto ambientale. Il colosso con sede a Osaka si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 in tutte le sue sedi operative, con l’obiettivo zero emissioni entro il 2030 e spingendosi anche oltre con la sua Environment Vision 2050: l’obiettivo per quella data è che l’energia generata superi quella utilizzata nei suoi processi di produzione.

Intel e Windows 11 sono main partner di Panasonic TOUGHBOOK.

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