Festival dello Sviluppo Sostenibile: la società civile italiana si mobilita per la sostenibilità e l’attuazione dell’Agenda 2030
La conferenza del 15 maggio a FORUM PA 2019 sarà parte del Festival, in qualità di evento di rilevanza nazionale. L’amministrazione pubblica rappresenta infatti un elemento imprescindibile per lo sviluppo di un Paese, e va vista come soggetto in grado di creare valore condiviso e duraturo
8 Maggio 2019
Ivan Manzo
Segretariato Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS)

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Il 25 settembre del 2015, 192 Paesi più l’Italia si sono impegnati a ridurre la forbice delle disuguaglianze, a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, ad agire sulla povertà e a mettere un serio freno alla perdita di biodiversità sul Pianeta. Tutti propositi sintetizzati attraverso la firma dell’Agenda 2030 e i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030.
Guardando però ai dati disponibili dai diversi rapporti internazionali e alle azioni messe in campo dai singoli governi possiamo dire che il mondo non è ancora su un sentiero di sviluppo sostenibile e, di questo passo, sarà impossibile realizzare quanto previsto dall’Agenda 2030 dell’Onu.
Pur registrando qualche passo avanti negli ultimi anni, riguardo per esempio alla diffusione delle energie rinnovabili (anche se va ricordato che la transizione procede troppo lentamente e ancora oggi circa l’80% dell’energia nel mondo viene prodotta da combustibili fossili), c’è ancora molta strada da fare e su alcuni temi si registrano addirittura dei peggioramenti, basti pensare alla difficile situazione in cui versa la biodiversità sul Pianeta. Due dati su tutti: il 75% del suolo mondiale è già in una condizione di degrado e rischiamo di avere entro il 2050 più tonnellate di plastica che di pesci nei nostri mari; mentre le emissioni globali di gas serra dopo qualche anno di “stabilità” sono tornate a crescere.
Una valutazione sulla situazione italiana ed europea in relazione agli SDGs (Sustainable Development Goals, SDGs nell’acronimo inglese) viene fornita negli ultimi anni dal Rapporto dell’ASviS che, grazie a una serie di innovativi indicatori costruiti su dati nazionali e sovranazionali, riesce a fornire un’efficace istantanea sulla sostenibilità.
Il Rapporto 2018, presentato il 4 ottobre 2018 presso la Camera dei deputati, evidenzia un forte ritardo sia da parte dell’Europa che dell’Italia. Nonostante L’Unione sia il luogo con la normativa ambientale più stringente e dove esistono le maggiori tutele per i lavoratori, crescono le disuguaglianze in alcuni Paesi, ancora troppo persone sono a rischio povertà e la disoccupazione rimane un fenomeno molto diffuso. Tutti fattori ancor più marcati nel nostro Paese, afflitto dai ritardi della classe politica fino ad ora poco incline a orientare le strategie con quanto stabilito dall’Agenda.
L’Italia vive una condizione di non sostenibilità e, anche nei campi dove l’ASviS con il suo studio segnala dei miglioramenti, si è ancora lontani dai target al 2030. Dal Rapporto si legge infatti che “laddove si riscontrano evidenti miglioramenti, siamo molto lontani dagli Obiettivi, mentre in altri casi le tendenze osservate vanno nella direzione sbagliata, senza parlare delle fortissime disuguaglianze tra generi, gruppi sociali e territori”.
È in questo contesto economico, ambientale e sociale, che si inserisce la terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso dall’ASviS, dal 21 maggio al 6 giugno in tutto il Paese, in un momento decisivo per la sostenibilità. Siamo infatti a pochi giorni dalle elezioni europee del 26 maggio che ridisegneranno il contesto politico del nostro continente, fondamentale nel tracciare le linee da seguire ai Paesi membri dell’Unione, e restano solo 11 anni per centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Di fianco, ed è la parte che fa sperare, cresce l’interesse della società italiana per le questioni legate al benessere collettivo, testimoniato dalle prese di posizione di importanti soggetti economici e sociali, dallo sviluppo di programmi educativi nelle scuole e nelle università (i progetti portati avanti dalla RUS, la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, ne sono un esempio), dal numero di iniziative finalizzate a coinvolgere imprese, comunità locali e singoli individui. Senza dimenticare le manifestazioni globali degli studenti che, sulla scia di quanto iniziato da Greta Thunberg, ogni venerdì scioperano dalla scuola per denunciare sotto ai palazzi del potere l’inefficienza della politica globale sulle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici. Ma il tempo stringe e c’è bisogno di diffondere ancora di più questa sensibilità, allargandola a tutti i grandi temi che interessano lo sviluppo di un Paese.
Per questo motivo l’ASviS invita cittadini, imprese e organizzazioni a partecipare alla call to action #METTIAMOMANOALFUTURO: basta postare un video o un’immagine sui social, utilizzare l’hashtag di riferimento e taggare l’ASviS (Facebook, Twitter, Instagram e Linkedin).
Dai progetti già avviati in chiave sostenibile alle buone pratiche aziendali che aiutano a ridurre il consumo di risorse, dalle azioni volontarie messe in atto dalle associazioni, fino ai buoni propositi di ciascuno per migliorare l’impatto ambientale. Ogni scelta, individuale e collettiva, può dare un contributo significativo al cambiamento necessario per uno sviluppo sostenibile. Ai post più significativi sarà dato risalto sia durante che al termine del Festival dalle pagine social dell’ASviS.
Ad aprire questa terza edizione sarà l’evento del 21 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma dal titolo “Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile”, dove verranno messe in luce alcune azioni chiave per orientare le politiche nazionali e sovranazionali verso un futuro più equo e sostenibile. Un primo assaggio di una manifestazione che diffonderà, con centinaia di eventi (l’edizione 2018 contava più di 700 eventi), la cultura sostenibile nel Paese.
Da Nord a Sud, passando per il Centro, il ricco calendario fatto di convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri e documentari sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile offre la possibilità a chiunque di informarsi sulla capacità dell’Agenda 2030 di migliorare la qualità delle nostre vite.
Anche la conferenza del 15 maggio “Promuovere l’innovazione sostenibile, orientare il mercato: un nuovo ruolo del government” organizzata da Forum PA sarà parte del Festival, in qualità di evento di rilevanza nazionale. L’amministrazione pubblica rappresenta infatti un elemento imprescindibile per lo sviluppo di un Paese, e va vista come soggetto in grado di creare valore condiviso e duraturo.
Per mettere il Paese su un sentiero di sviluppo sostenibile c’è quindi bisogno di tutti. Organizzazioni, istituzioni, cittadini, ciascuno può contribuire nella costruzione di un mondo più giusto, meno inquinato, trainato da una crescita inclusiva e attenta al benessere della collettività.
Cosa stiamo facendo per rendere il futuro sostenibile? #METTIAMOMANOALFUTURO.