FORUM PA Italia Energia 2008
L’edizione 2008 di FORUM PA ospita per la prima volta uno spazio dedicato alle politiche e alle risorse energetiche, pensato in partnership con il Gruppo Italia Energia. Un progetto integrato, espositivo e congressuale, per entrare nel merito qualitativo dell’expertise di imprese e istituzioni che operano nel settore, facendo emergere le best practice strategiche e progettuali per studiare e proporre ad Amministrazioni e pubblico i modelli migliori. In agenda appuntamenti e incontri congressuali.
2 Aprile 2008
Maria Di Paolo
L’edizione 2008 di FORUM PA ospita per la prima volta uno spazio dedicato alle politiche e alle risorse energetiche, pensato in partnership con il Gruppo Italia Energia. Un progetto integrato, espositivo e congressuale, per entrare nel merito qualitativo dell’expertise di imprese e istituzioni che operano nel settore, facendo emergere le best practice strategiche e progettuali per studiare e proporre ad Amministrazioni e pubblico i modelli migliori. In agenda appuntamenti e incontri congressuali.
Cominciamo oggi col parlarvi del convegno istituzionale. Giovedì, 15 maggio 2008, alle 15,00 a FORUM PA si parla di 20-20-20 europeo e di un nuovo modello di governance della politica energetica tra Stato e Governi locali.
L’ultima legge finanziaria ha innovato profondamente una parte fondamentale della politica energetica, prevedendo una ripartizione su base regionale delle quote di incremento dell’energia elettrica prodotta con le fonti rinnovabili. Lo scopo è quello di raggiungere gli obiettivi nazionali di utilizzo delle fonti rinnovabili stesse posti a livello centrale e a livello europeo.
Le proposte di Direttive Europee dello scorso gennaio attribuiscono infatti specifici obiettivi ai singoli Paesi dell’Unione per raggiungere nel Continente entro il 2020 il 20% di utilizzo delle fonti rinnovabili, il 20% di efficienza energetica e il 20% di riduzione delle emissioni di CO2.
La Finanziaria 2008, limitatamente all’obiettivo di incremento delle fonti rinnovabili, trasferisce quindi sulle Regioni l’onere dell’obbligo comunitario – le Direttive sono in fase di approvazione dal parte del Parlamento Europeo – che sarà formalizzato con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico d’intesa con la Conferenza permanente Stato-Regioni.
Una analoga ripartizione per gli obiettivi di efficienza energetica è prevista nel Decreto Legislativo di recepimento della relativa direttiva europea, il cui schema è in discussione in Senato avendo già avuto il via libera di Camera e Conferenza Stato-Regioni.
Esperti del settore energetico ipotizzano anche una ripartizione degli obblighi su base regionale per quanto riguarda la riduzione della CO2, e in prospettiva l’attivazione di analoghi processi per tutte le politiche energetiche e le altre fonti.
Si tratta della più rilevante innovazione nella ripartizione dei compiti in materia energetica dalla modifica del Titolo V della Costituzione, che ha reso l’energia materia "concorrente" tra Stato e Regioni. Dal 2001 ad oggi tale previsione costituzionale non ha mai trovato piena e convinta attuazione, tra difficoltà interpretative, conflitti di competenza e tentativi di modifica. La ripartizione degli obiettivi "dal basso" su base concertata con il Governo nazionale dà sostanza al principio di sussidiarietà oltre a responsabilizzare di fatto, e non solo formalmente, i vari livelli decisionali.
Per fare il punto della situazione e analizzare le prospettive future del nuovo modello di governance energetica che si va delineando la sede del FORUM PA è la più appropriata. L’appuntamento è per giovedì 15 maggio alle 15,00: ai lavori prenderanno parte i responsabili in materia di Regioni, Province, Comuni e protagonisti industriali del settore.