Le city car elettriche di Pordenone piacciono a 7 italiani su 10

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Sono a due posti, non inquinano, sono gratuite, e potranno transitare all’interno delle Ztl (zona a traffico limitato) di Pordenone e dei centri storici più congestionati dei comuni. Sono le 22 city car elettriche, che la provincia di Pordenone, prima in Italia, ha acquistato e distribuito in comodato gratuito ai Comuni per farle utilizzare ai cittadini senza spese aggiuntive. Si tratta di un’iniziativa all’avanguardia nell’ambito della cosiddetta “green economy” e molto apprezzata, come risulta da un sondaggio condotto dall’amministrazione provinciale su 800 residenti nei principali capoluoghi d’Italia e presentato a FORUM PA 2010.

19 Maggio 2010

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Michela Stentella

Articolo FPA

Sono a due posti, non inquinano, sono gratuite, e potranno transitare all’interno delle Ztl (zona a traffico limitato) di Pordenone e dei centri storici più congestionati dei comuni. Sono le 22 city car elettriche, che la provincia di Pordenone, prima in Italia, tramite l’assessorato alle innovazioni retto da Giuseppe Pedicini, ha acquistato e distribuito in comodato gratuito ai Comuni per farle utilizzare ai cittadini senza spese aggiuntive.
Si tratta di un’iniziativa all’avanguardia nell’ambito della cosiddetta “green economy” e molto apprezzata, come risulta da un sondaggio condotto dall’amministrazione provinciale su 800 residenti nei principali capoluoghi d’Italia e presentato oggi a FORUM PA 2010.

Il 77% del campione intervistato ha dimostrato di conoscere cosa sia una city car e ne riconosce i vantaggi, a partire dal fattore ambientale (il che dimostra anche un’attenzione particolare per questa tematica). Per il 65% degli intervistati, l’utilizzo dei soldi pubblici per il progetto pordenonese è comunque stato utile, e il 67,5% vorrebbe che anche le amministrazioni del proprio territorio seguissero questo esempio.

Il progetto e’ stato realizzato in collaborazione con Friuladria, il polo tecnologico Pordenone, Gsm spa e le amministrazioni comunali di Pordenone, Sacile, Spilmbergo e San Vito al Tagliamento.

 

Ci ha illustrato il progetto Giovanni Blarasin, direttore generale della Provincia di Pordenone

 

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