Lo stato degli investimenti pubblici e dell’innovazione tecnologica nella PA.​ L’intervista di Giorgio Alleva (Istat) a InnovaTiVi

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8 Giugno 2017

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Redazione FPA

Per il settimo anno consecutivo in Italia è stata registrata una riduzione degli investimenti pubblici. Quest’anno il calo degli investimenti è stato maggiore del 2016 (-4,5%), dovuto alla riduzione degli investimenti nelle amministrazioni locali (-14%), mentre c’è stato una aumento nelle amministrazioni centrali (+8,5%). Una situazione differenziata tra le amministrazioni che mette in luce le difficoltà degli enti locali di implementare programmi di investimento, al di là della disponibilità dei fondi.Dovremmo concentrarci maggiormente sugli investimenti in asset intangibili, come ricerca, formazione, innovazione organizzativa, competenze digitali, per l’impatto che potrebbero avere sugli investimenti di carattere privato in termini di innovazione e trasferimento tecnologico. Lo sottolinea Giorgio Alleva, presidente Istat. Si registra una diffusione progressiva delle tecnologie digitali nelle imprese e nella pubblica amministrazione, tuttavia siamo indietro rispetto alla media europea. È evidente un trend di crescita, le amministrazioni sono in grado di orientare i cittadini sui servizi disponibili attraverso il web, ma quello che manca è la competenza degli utenti. Nel nostro paese il 28% della popolazione non utilizza internet e gran parte non è interessato ad acquisire competenze digitali, c’è da investire a partire dal sistema educativo.L’Istat insiste sul fronte dell’innalzamento delle competenze agendo su due livelli: quello dell’offerta, migliorando la qualità dei servizi diffusi via web, da disegnare a seconda delle competenze di base o avanzate degli utenti; quello delle attività di alfabetizzazione della popolazione.E infine un focus sulle trasformazioni digitali che hanno investito gli istituti nazionali di statistica ridisegnando il modo di produrre statistiche in tutte le fasi del processo produttivo: dalla raccolta dei dati al trattamento, dalla diffusione alla conservazione dei dati.

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