Libro Bianco e trasformazione digitale della PA: aspettiamo i vostri commenti

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Prosegue la consultazione on line sul “Libro Bianco sull’Innovazione della PA” che sarà presentato a settembre al Governo nella versione integrata con i vostri commenti. Oggi proponiamo un primo focus sul capitolo dedicato ai grandi progetti strategici delineati dal Piano triennale sull’informatica pubblica, con due approfondimenti sui temi della sicurezza informatica e dei dati pubblici

12 Luglio 2018

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Redazione FPA

La passata legislatura ha coinciso con l’avvio dell’Agenda Digitale Italiana, che ha definito il quadro di riferimento per lo sviluppo delle tecnologie, dell’innovazione e dell’economia digitale in Italia, sulla base del quale sono stati sviluppati la Strategia per la crescita digitale (2015) e, a cascata, il nuovo Modello strategico di evoluzione del sistema informativo della Pubblica amministrazione (2016). Nel 2017 è stato infine redatto il Piano triennale per l’informatica nella PA 2017-2019, documento di indirizzo strategico e pianificazione economica per l’attuazione del modello strategico e dei progetti abilitanti per la trasformazione digitale della PA.

È proprio allo stato di avanzamento dei più importanti progetti strategici dell’Agenda Digitale italiana e al percorso di attuazione del Piano triennale che FPA dedica la terza sezione del suo Libro Bianco sull’innovazione della PA.

Il capitolo si apre con un focus sul tema della governance dell’innovazione, e in particolare sulla possibile evoluzione di AgID e Team Digitale, le principali strutture poste alla guida del complesso processo di trasformazione delle pubbliche amministrazioni. Un tema particolarmente caldo, anche a livello politico, alla luce della recente scadenza del mandato del Direttore Generale di AgID Antonio Samaritani, e dell’acceso dibattito sul futuro del Team guidato da Diego Piacentini. Dibattito rispetto al quale la community di FPA sembra porsi in maniera non dicotomica, rifiutando l’idea della contrapposizione a prescindere fra le due realtà, e auspicando tanto un potenziamento di AgID, in particolare per ciò che attiene i suoi poteri di vigilanza e controllo sull’attuazione delle normative di riferimento, quanto una valorizzazione dell’esperienza del Team Digitale, giudicata positiva nel suo complesso, e pertanto meritevole di essere rinnovata, o quanto meno riproposta in diverse forme.

Il paragrafo contiene poi ulteriori spunti inerenti la necessità di promuovere un maggiore raccordo tra centro e periferia nel percorso di attuazione del Piano, nonché di adottare un nuovo approccio alla regolamentazione del digitale, limitando il più possibile gli interventi di carattere legislativo a vantaggio di regolamenti e linee guida.

I paragrafi successivi sono invece dedicati alle principali componenti individuate dal Piano triennale.

Il paragrafo 3.2 è dedicato al tema dei servizi e delle piattaforme per la cittadinanza digitale, e combina quindi gli aspetti connessi allo sviluppo e al design di servizi online della PA sempre più orientati al cittadino, con quelli relativi alle principali piattaforme abilitanti (SPID, PagoPA, ANPR) annoverate tra le grandi infrastrutture immateriali del modello strategico di evoluzione dell’informatica pubblica.

Se rispetto ai primi si sottolinea la necessità di accompagnare le azioni volte al miglioramento dell’offerta di servizi con azioni concentrate anche lato della domanda (promuovere in maniera proattiva l’utilizzo dei servizi online da parte dei cittadini, attraverso azioni di comunicazione, informazione e accompagnamento), riguardo ai secondi si segnala l’urgenza di garantire quanto prima il completo dispiegamento delle principali piattaforme nazionali per la cittadinanza digitale, e in particolare di SPID, attraverso l’ingresso dei gestori di attributi qualificati e l’adesione dei service provider privati.

Strettamente connesso al tema dei servizi al cittadino è quello dell’interoperabilità, oggetto del paragrafo 3.3. Infatti, una delle principali barriere allo sviluppo di servizi di qualità al cittadino è ancora oggi la mancanza di integrazione tra dati e servizi delle diverse amministrazioni. Il paragrafo contiene alcuni suggerimenti su come garantire la piena attuazione e diffusione del nuovo modello di interoperabilità basato sull’approccio API first previsto dal Piano e definito dalle nuove linee guida di AgID. In particolare, si segnala l’esigenza di garantire la stabilità del nuovo quadro di riferimento per un certo periodo di tempo, in modo da consentire l’adeguamento progressivo di tutte le PA alle nuove regole tecniche, nonché di accompagnare la transizione al nuovo modello attraverso azioni di accompagnamento e condivisione di risorse, competenze e conoscenza, anche attraverso la costituzione di un Forum nazionale dell’interoperabilità.

L’esigenza di azioni di supporto e accompagnamento a favore delle PA emerge anche nel paragrafo 3.4 dedicato al percorso di razionalizzazione e consolidamento delle infrastrutture digitali delle PA. In particolare, si segnala la necessità di regole chiare per la migrazione delle applicazioni in esercizio verso il nuovo modello cloud centralizzato e di un maggior coinvolgimento di tutti gli stakeholder nel percorso di transizione al modello basato su Cloud.

I paragrafi 3.5 e 3.6 sono dedicati, rispettivamente, alla sicurezza informatica e ai dati pubblici, temi di particolare rilevanza strategica oggetto di due approfondimenti che proponiamo oggi:

Il paragrafo finale è invece dedicato ai nuovi trend nel panorama tecnologico nazionale e internazionale che, consolidatisi soprattutto nel mondo privato, hanno recentemente iniziato a fare capolino anche nel panorama della pubblica amministrazione. Sebbene non siano direttamente citati nei principali documenti strategici sopra menzionati, Intelligenza Artificiale e Blockchain rappresentano oggi una nuova frontiera per la PA, che offre grandi opportunità in termini di efficientamento della macchina pubblica e di miglioramento dei servizi a cittadini e imprese, in grado di contribuire in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di ammodernamento degli enti pubblici. Ne sono testimonianza le prime sperimentazioni del paradigma della blockchain in ambito pubblico e la pubblicazione del Libro bianco sull’IA nella PA da parte della Task Force costituita da AgID. Elementi da cui partire per sviluppare ora una strategia nazionale organica, come evidenziato dalle raccomandazioni elencate nel paragrafo 3.7 del Libro Bianco.

Attendiamo il vostro contributo: qui le indicazioni su come partecipare.


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