Piano Sud: risorse per 100 mld di euro

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«Ammontano a 100 miliardi di euro le risorse complessive che, attraverso il piano nazionale approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri, saranno destinate al Sud». Lo ha affermato il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm in cui è stato approvato il Piano per il Mezzogiorno.

29 Novembre 2010

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Redazione FORUM PA

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«Ammontano a 100 miliardi di euro le risorse complessive che, attraverso il piano nazionale approvato questa mattina dal Consiglio dei ministri, saranno destinate al Sud». Lo ha affermato il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm in cui è stato approvato il Piano per il Mezzogiorno.

Le priorità individuate riguardano:le infrastrutture, la legalità, l’ambiente, i beni culturali, il turismo e il rafforzamento della pubblica amministrazione.
Obiettivo del Governo, inoltre, è «quello di intervenire sul sistema delle regole – aggiunge – che deve garantire la certezza della spesa. Molte volte – ricorda Fitto – c’è il rischio che si dica di voler fare qualcosa, si assegnano ai diversi livelli istituzionali le risorse ma poi vengono disperse. Noi dobbiamo recuperare senso di responsabilità: ecco perché il piano prevede che, quando gli impegni presi non vengono mantenuti, scatta il potere sostitutivo».

Il Piano Sud prevede infatti la nomina di commissari straordinari nel caso in cui gli interventi non abbiano tempi certi. Ai fini dell’acquisizione dei pareri prescritti, il provvedimento sarà trasmesso alla Conferenza unificata, alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e alle Commissioni parlamentari di merito.

Tre le priorità individuate su proposta del ministro del Turismo: iniziative per la promozione dell’apprendistato e della formazione sul lavoro e la realizzazione di una Scuola di alta formazione turistica che costituisca un punto di riferimento per l’Europa e l’intero bacino del Mediterraneo, facendo leva sulla tradizione e sul valore aggiunto dell’esperienza italiana in fatto di accoglienza; la creazione di una rete di destinazioni d’eccellenza sul modello comunitario delle “European destinations of excellence” e l’elaborazione di progetti-pilota in aree con alto potenziale ancora inespresso, che rappresentino modelli di sviluppo turistico integrato; l’adozione di una strategia unitaria di comunicazione, promozione e commercializzazione del sistema turistico del Mezzogiorno.

FONTE: Ministro per il Rapporti con le Regioni

 

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