A un anno da Smart&Start del Mise, 339 le start up finanziate
Smart&Start, il nuovo incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico, (Decreto del 6 marzo 2013) per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, sviluppare l’economia digitale e favorire il trasferimento tecnologico, ha compiuto un anno. Al momento, sono 339 le start-up che ce l’hanno fatta e sono già state ammesse al finanziamento e si concentrano principalmente nei settori del cloud computing, e-commerce, infrastrutture per l’ICT e green economy.
23 Settembre 2014
Redazione FORUM PA
Smart&Start, il nuovo incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico, (Decreto del 6 marzo 2013) per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, sviluppare l’economia digitale e favorire il trasferimento tecnologico, ha compiuto un anno. Al momento, sono 339 le start-up che ce l’hanno fatta e sono già state ammesse al finanziamento e si concentrano principalmente nei settori del cloud computing, e-commerce, infrastrutture per l’ICT e green economy.
Di tutte le domande pervenute, la gran parte (più dell’80%) sono nuove società in via di costituzione e sono guidate a maggioranza da giovani sotto i 36 anni. La maggior parte delle domande di finanziamento sono state presentate per avviare nuove imprese che operano nell’economia digitale (67% delle domande presentate), seguono le iniziative che propongono innovazioni di prodotto o di processo (17%) e quelle che valorizzano i risultati della ricerca (16%).
E la Campania, con il 40% delle domande presentate, è la regione che si è dimostrata più vivace dal punto di vista dell’iniziativa imprenditoriale, seguono Sicilia e Puglia. Ci aspettiamo che queste iniziative attivino all’incirca 63 milioni di euro di nuovi investimenti.
Smart&Start è gestito da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e promuove la nascita di imprese innovative nelle regioni del Mezzogiorno, mediante due tipi di agevolazioni:
Le agevolazioni SMART – previste dal titolo II del Decreto – consistono in contributi a fondo perduto per la copertura dei costi di gestione aziendali nei primi anni di attività.
Sono destinate alle società ubicate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna (territori ammessi ex art. 107 3.c. TFUE) o Sicilia, che prevedano soluzioni organizzative o produttive innovative e/o che siano orientate a intercettare nuovi mercati e nuovi fabbisogni.
Per questa misura sono disponibili 100 milioni di euro (Programma Operativo Nazionale “Sviluppo Imprenditoriale Locale” 2000–2006).
Le agevolazioni START – previste dal titolo III del Decreto – consistono in contributi a fondo perduto a copertura delle spese per investimenti e in servizi di tutoring tecnico gestionale.
Sono destinate alle società ubicate in Calabria, Campania, Puglia o Sicilia, che intendono operare nell’economia digitale oppure valorizzare economicamente i risultati della ricerca pubblica e privata, mediante la realizzazione di programmi di investimento ad elevato contenuto tecnologico.
Per questa misura sono disponibili 90 milioni di euro (Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” FESR 2007-2013 e Piano Azione Coesione).
I soggetti in possesso dei requisiti possono accedere ad entrambi gli incentivi presentando un’unica domanda.
Fonte: Smart&Start