Federico II, il rettore Manfredi: “Al Sud serve un green new deal e interventi shock”

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Una pubblica amministrazione amica ed efficiente, interventi shock di riqualificazione urbana e un robusto green new deal. Il Rettore dell’Università Federico II di Napoli firma per forumpa.it una riflessione su cosa serve al Sud per ripartire. In attesa di FORUM PA SUD il 13 e 14 novembre 2019

29 Ottobre 2019

M

Gaetano Manfredi

Rettore dell'Università di Napoli Federico II, Presidente della CRUI

Photo by Ravi Roshan on Unsplash - https://is.gd/3uaKpK

Il tema della sostenibilità, sia sociale che ambientale, è richiamato spesso nei ragionamenti sulle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno. A mio avviso rappresenta effettivamente un tema cruciale.

Il gap sociale ed economico delle regioni del Sud va colmato oggi, con politiche di medio e lungo termine, che siano orientate certamente al rilancio economico delle aree più depresse, ma che mirino al contempo a sanare le ferite ambientali e sociali che colpiscono troppe aree del nostro Mezzogiorno.

Il green new deal

L’ambiente e la cultura possono essere una grande risorsa per il rilancio, soprattutto del Mezzogiorno, ma le crisi ambientali e sociali sono un freno incredibile allo sviluppo. E’ auspicabile quindi che il green new deal, di cui si parla recentemente nelle politiche di governo del nostro Paese, sia robusto e guardi soprattutto alle aree del Sud. Troppe crisi ambientali, troppe lacerazioni sociali, nelle periferie e nelle aree più complesse delle grandi città del Sud, rallentano lo sviluppo, scoraggiano gli imprenditori, allontanano i giovani, sottraggono al Sud le migliori energie umane disponibili.

Progetti di rilancio: il polo universitario di San Giovanni a Teduccio

Ci sono sicuramente buone pratiche di interventi sostenibili di rilancio di aree depresse nel Mezzogiorno, che possono essere richiamate come esempi da imitare, da analizzare, per fare meglio e di più. Il polo universitario di San Giovanni, che ospiterà il prossimo FORUM PA SUD rappresenta uno di questi esempi. Un intervento realizzato con fondi europei, selezionato come Best Practice dalla stessa Commissione Europea, ha innestato in un quartiere lacerato da crisi sociali complesse, anche legate alla dismissione di importanti stabilimenti industriali, un polo universitario capace di attrarre giovani studenti, ricercatori, imprese. Un esperimento di trasformazione urbana che punta a dare uno shock positivo ad una area che viveva degrado sociale ed ambientale, una crisi urbana profonda per effetto di una identità smarrita, e che ora prova a ritrovare vitalità, energie, legami sociali positivi e quindi sviluppo.

Interventi shock di trasformazione urbana

Purtroppo, però ciò che si fa è ancora troppo poco. Le eccellenze ci sono, ma sono eccezioni. Troppo spesso le buone pratiche di sviluppo, poche, puntano ed essere esclusive, ad avere conseguenze solo molto specifiche e dirette, effetti indiretti molto limitati, a costruire poco indotto.

Mentre invece gli interventi di trasformazione urbana ed ambientale dovrebbero essere degli shock, essere inclusivi, azionare leve esterne di sviluppo, attivare una rete ampia di legami sociali positivi, moltiplicare i propri effetti. E nel fare ciò un ruolo centrale andrebbe giocato dalla Pubblica Amministrazione; maggiore efficienza, rapidità, vicinanza e supporto alle iniziative positive garantirebbero il moltiplicarsi degli effetti di singole iniziative pubbliche.

Una pubblica amministrazione amica

La prossimità e il supporto di una Pubblica Amministrazione amica è uno degli ingredienti indispensabili per favorire la ripresa economica e sociale, che però troppo spesso manca al Sud.

E manca soprattutto di accompagnare iniziative di trasformazione urbana, iniziative di riqualificazione ambientale e sociale, che non trovando un contesto favorevole finiscono per non riuscire ad alimentare ulteriori leve di sviluppo, che andrebbero azionate da energie giovani e vive, ma che invece falliscono per le difficoltà del contesto.

Investire, fare impresa sociale o ambientale, innovare, promuovere la cultura, creare lavoro, è quello che vorrebbero fare tanti giovani, anche in realtà complesse e difficili, incentivati da importanti trasformazioni pubbliche.

La sfida per la pubblica amministrazione del Sud

Ma per fare ciò hanno bisogno di supporto, di aiuto, di respirare un clima positivo, e questa sfida è anche culturale. E’ una sfida per le donne e gli uomini che fanno la Pubblica Amministrazione al Sud, da amministratori ma anche da funzionari ed operatori.

Una sfida per il futuro del nostro Mezzogiorno, da cogliere quotidianamente, per fare una Pubblica Amministrazione che sia capace di affiancare, di guidare, di sostenere, di dare risposte concrete e rapide, nelle piccole e nelle grandi cose, cercando di dare il meglio ogni giorno, per il bene del nostro Sud, oggi, ma soprattutto domani, per il bene dei nostri figli.


Festival della coesione per la sostenibilità

FORUM PA SUD

Festival dedicato allo sviluppo del Mezzogiorno

Napoli, 13 – 14 Novembre 2019

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