Socloo, arriva la social school dove lo studio è condiviso

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Si chiama Socloo, si legge “so-clù” ed è l’acronimo di SOCiaL schOOl, la prima vera piattaforma italiana di social learning, ovvero che si ispira alle dinamiche dei social network e alle piattaforme di e-learning. E’ assolutamente gratuita e soprattutto sicura e protetta. Ambisce a dare una scossa alla scuola italiana e un valido aiuto agli insegnanti che vogliono innovare la loro didattica. Socloo si rifà al concetto della classe scomposta e della didattica capovolta è connettendo in rete insegnanti, studenti e presto anche i genitori.

14 Luglio 2015

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Andrea Armellini*

Si chiama Socloo, si legge “so-clù” ed è l’acronimo di SOCiaL schOOl, la prima vera piattaforma italiana di social learning, ovvero che si ispira alle dinamiche dei social network e alle piattaforme di e-learning. E’ assolutamente gratuita e soprattutto sicura e protetta. Ambisce a dare una scossa alla scuola italiana e un valido aiuto agli insegnanti che vogliono innovare la loro didattica. Socloo si rifà al concetto della classe scomposta e della didattica capovolta è connettendo in rete insegnanti, studenti e presto anche i genitori.

Socloo è una piattaforma di social learning al 100% made in Italy, operativa da pochi mesi. Dopo una fase di sperimentazione iniziale su circa venti istituti superiori della provincia di Milano, è stata aperta a tutte le scuole italiane (inizialmente solo alle scuole secondarie e poi, su grande richiesta, anche alle primarie). Ad oggi Socloo viene utilizzata da un migliaio di scuole con tantissimi insegnanti e studenti iscritti. Un successo che nasce da una vera esigenza della scuola italiana: quella di innovarsi e iniziare a utilizzare dei mezzi tecnologici adeguati.

Il mondo digitale abbraccia finalmente anche la scuola

Oggi i giovani sono immersi in un mondo digitale fatto di internet 2.0, social network, wiki, blog e device tecnologici di ogni tipo. Strumenti che sono diventati di uso comune nella vita quotidiana, ma non in quella scolastica. Anche alcuni docenti stanno recentemente iniziando ad integrare nelle proprie lezioni strumenti tecnologici e piattaforme online, spesso con qualche titubanza sulla sicurezza e sulla protezione dei dati degli studenti. Con Socloo non bisognerà più temere per la sicurezza, perchè a differenza dei più noti social network, è una piattaforma che ha delle gerarchie di utenti. Solo i docenti possono invitare gli studenti e inserirli all’interno dei gruppi. Si tratta sempre e comunque di una struttura dedicata alla scuola: è l’insegnante che amministra e controlla tutto. I gruppi utilizzano una dinamica social, ovvero possono interagire tra loro. E’ quindi possibile anche una interazione tra scuole diverse, tra insegnanti e tra studenti di tutta Italia.

La sicurezza è garantita a partire dall’iscrizione del docente

L’identità di ogni insegnante che richiede l’accesso alla piattaforma viene verificata, prima di tutto, tramite le informazioni richieste al momento dell’iscrizione e poi tramite una telefonata a scuola, che garantisce un controllo puntuale sulla reale identità del docente. Dopo tali verifiche l’insegnante potrà iniziare a utilizzare Socloo e creare la propria classe virtuale invitando i propri studenti a farne parte e attivando la condivisione dei contenuti. La privacy online degli alunni è così assolutamente tutelata e non potranno esserci intrusioni all’interno della piattaforma.

La semplicità nell’utilizzo è uno dei punti di forza di Socloo

Socloo è nato proprio come strumento dedicato agli insegnanti e agli studenti, in modo totalmente gratuito, per rinnovare le lezioni e le attività svolte in aula tramite l’utilizzo di device tecnologici. Utilizzare Socloo è molto semplice e intuitivo, basta infatti soltanto un browser e una connessione internet. Si può accedere sia in classe che da casa e da qualunque dispositivo (pc, smartphone, tablet…). L’utilizzo è immediato per i ragazzi, abituati alle logiche dei social network, ma anche per gli insegnanti e per chi ha meno confidenza con i mezzi tecnologici. A disposizione dei docenti c’è inoltre un servizio di supporto, per chiarire gli eventuali dubbi di utilizzo pratico della piattaforma e persino la possibilità di richiedere funzionalità aggiuntive.

Gli insegnanti parlano lo stesso linguaggio degli studenti

Su Socloo un insegnante può creare dei gruppi in base alle classi, alle materie o ai progetti. In ogni gruppo si possono condividere contenuti senza limiti (testi, documenti, foto, video, link, presentazioni…) e si ha a disposizione una bacheca per i post e un’agenda per condividere la pianificazione. Inoltre è presente anche un sistema di messaggistica, una chat sicura e controllata in cui poter attivare dialoghi privati o di gruppo. La tecnologia funge da strumento di appoggio per sviluppare le competenze degli studenti, che oltre a utilizzare il materiale fornito dai docenti, possono anche prendere appunti, eseguire test e svolgere lavori di gruppo tramite wiki. Gli insegnanti si avvicinano così al linguaggio e ai mezzi utilizzati dagli alunni, con risultati sorprendenti in termini di entusiasmo e coinvolgimento della classe.

Obiettivi futuri e crowdfounding

L’obiettivo finale, ambizioso ma molto interessante, è quello di creare un social network didattico che riunisca tutte le scuole italiane. Socloo è una piattaforma aperta e in continua evoluzione, un luogo di scambio che vuole e deve plasmarsi sulle effettive esigenze della scuola italiana, ragion per cui, in perfetta logica 2.0, gli insegnanti, i dirigenti e gli studenti stessi vengono invitati a contribuirne allo sviluppo con opinioni e spunti.

La piattaforma è stata finanziata con investimenti privati e uno degli obiettivi futuri è sicuramente quello di trovare dei partner: aziende, enti e istituzioni che credono nel valore della scuola digitale e che vogliano supportare in modo concreto e attivo questo progetto, contribuendo al suo sviluppo con una sponsorizzazione etica, che non tradisca mai le origini e le caratteristiche del progetto ma che lo aiuti a crescere il più possibile.

* info@socloo.org

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