A Taranto più informati contro l’inquinamento grazie agli open data

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Ad esempio il portale lod.openpuglia.org, dove ben dieci anni di dati rilasciati da ArpaPuglia sono stati ingegnerizzati, raffinati, armonizzati e resi disponibili come Linked Open Data, quasi 200 milioni di triple di dati ambientali

26 Febbraio 2016

V

Vincenzo Patruno, progetto OpenPuglia

Quest’anno la scelta sul luogo dove organizzare l’Open Data Day di OpenPuglia [i] è caduta su Taranto. Abbiamo scelto come territorio di riferimento la regione (e in particolare la regione Puglia) in quanto è a livello regionale che vengono fatte le politiche territoriali e soprattutto è a livello regionale che è concretamente possibile avere una “massa critica” di dati utili a sviluppare e a rendere sostenibili idee, azioni e servizi che possano generare veramente quel cambiamento che da tempo auspichiamo nel rapporto tra cittadini e stato e opportunità concrete per l’economia del territorio.

Abbiamo voluto portare a Taranto i temi su cui OpenPuglia sta sviluppando da qualche tempo azioni di una certa complessità: cultura e turismo da una parte e monitoraggio ambientale dall’altra. Taranto è una città meravigliosa che racchiude secoli di storia. E’ stata la città più importante e influente della Magna Grecia, si trova affacciata su un posto di rara bellezza come il mar Piccolo e ha tante interessanti potenzialità in ambito turistico e culturale. Taranto ha dall’altra parte un’enorme criticità dal punto di vista ambientale. La presenza dell’Ilva, nonostante sia la fonte di reddito praticamente per l’intera città, ha un fortissimo impatto sull’ambiente e sulla salute dei residenti.

Possiamo dire che l’Open Data Day [ii] non è stato l’evento di un giorno, ma un seme che è stato piantato nel cuore della città e dei tanti ragazzi che hanno partecipato. E’ stato un modo per dire che attraverso i dati aperti possiamo rendere fruibili le bellezze e la conoscenza del territorio, dal MArTA, il museo archeologico tarantino, una delle eccellenze museali nazionali, alla “ digital library” rilasciata di recente dalla Regione Puglia e realizzata da InnovaPuglia, alle bellezze nascoste di Taranto, bellezze che si manifestano al visitatore che sa dove guardare. Il progetto “ luoghi della cultura” di OpenPuglia nasce proprio per censire “dal basso” le bellezze e i luoghi delle città pugliesi, Taranto inclusa, andando ad integrare e ad arricchire il dataset “ Luoghi di interesse turistico, culturale, naturalistico ” rilasciato dalla Regione Puglia che abbiamo già provveduto ad integrare con il dataset proveniente dal progetto dbunico del Mibact. L’hackathon del pomeriggio è stata l’occasione per non solo per raffinare il sistema web che OpenPuglia sta mettendo a punto per consentire il mapping e la classificazione dei luoghi della cultura, ma anche per cominciare ad acquisire nuovi luoghi sulla base delle conoscenze e delle esperienze dei singoli partecipanti.

Fondamentali poi sono state le attività relative al monitoraggio ambientale. E’ stata l’occasione per presentare il portale lod.openpuglia.org, dove ben dieci anni di dati rilasciati da ArpaPuglia sono stati “ingegnerizzati”, raffinati, armonizzati e resi disponibili come Linked Open Data, quasi 200 milioni di triple di dati ambientali. E’ stata l’occasione per cominciare ad usare il portale e spiegare, attraverso facili esempi cosa sono i Linked Open Data e le loro potenzialità. Ne abbiamo approfittato per introdurre il concetto di indice sintetico della qualità dell’aria, un modo immediato per capire lo stato complessivo dell’aria che respiriamo. Ne abbiamo fatto delle visualizzazioni interattive. Tutti hanno cominciato a conoscere attraverso i dati e misure oggettive l’ambiente in cui i tarantini vivono quotidianamente.

L’Open Data Day tarantino è stata la festa dei dati. Dati che diventano nuove opportunità di lavoro per chi ha le giuste competenze. “Vogliamo che i nostri studenti abbiano un futuro qui in Puglia” è stato detto. Per lo sviluppo di Taranto e della Puglia è importante comprendere quali sono le professioni e le competenze legate ai dati, di come i dati stanno generando in Italia e in Europa posti di lavoro “veri”, con modelli di business di startup e imprese che sono nate attorno all’uso e riuso di dati e che stanno dando ottimi risultati. Dati statistici, dati satellitari, dati geografici ma anche analisi del linguaggio naturale, documenti e dati dei social media. Ne abbiamo discusso durante tutta la giornata e in particolar modo in una traccia apposita dell’hackathon pomeridiano. Non è un caso che l’evento si sia tenuto presso la Camera di Commercio di Taranto. Lì è la casa delle nuove imprese che nascono. Sarà probabilmente la casa di tanti dei ragazzi che hanno partecipato all’evento e che decideranno di restare a Taranto dando vita alle loro idee di impresa. Che vogliamo non siano più soltanto pub e pizzerie. Siamo infatti certi di aver seminato tutti insieme qualcosa di importante per la città, per il territorio e per la Regione. “Mi avvalgo della facoltà di sognare”, e ra scritto all’interno di un locale dove davanti ad un aperitivo abbiamo concluso la giornata. Possiamo cominciare a farlo.



[i] OpenPuglia è un progetto sostenuto al momento in modo volontario da professionisti, ricercatori, docenti, innovatori ed esperti di dati che ha come obiettivo quello di avviare e sviluppare azioni, progetti innovativi, applicazioni utili per il territorio utilizzando i dati in generale e gli opendata in particolare.

[ii] L’evento di Taranto per l’International Open Data Day 2016 è stato organizzato assieme alla Camera di Commercio di Taranto con il supporto di Wikimedia Italia, Stati Generali dell’innovazione, della Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico (AICA), della associazione onData, dell’Istituto Italiano Open Data ed ha ricevuto il patrocinio dell’assessore dell’industria turistica e culturale della Regione Puglia, del Politecnico di Bari e dell’Università di Bari. Hanno contribuito all’organizzazione, (in ordine sparso): Francesca Sanesi, Umberto Talamo, Francesco Lovecchio, Gerardo Totaro, Adriano Peluso, Peppe Cavallo, Nanni Greco, Giuseppe Zileni, Tommaso Di Noia, Azzurra Ragone, Daniele Marescotti, Gianni Semeraro, Bertalan Ivan, Maurizio Maraglino, Ilaria Guida, Eva Degli Innocenti, Mauro Bruno, Paola Marzocca, Simonetta Montonato, Marco Fago, Paola Liliana Buttiglione, Beppe Pirlo, Walter Anelli, Rossella D’Onofrio, Stefania Lo Bosco, Lino Castrovilli, Ludovico Fontana, Vincenzo Barbieri, Morena Ragone, Massimo Zotti.

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