Fibra ottica in tutta la città: lo sviluppo di Novara passa da qui

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Una rete interamente in fibra ottica, in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), realizzata in tempi record da Open Fiber nell’ambito di una Convenzione con il Comune di Novara. Ecco l’infrastruttura strategica per sostenere investimenti e competitività, che rientra nella più ampia strategia smart della città piemontese

25 Luglio 2019

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Michela Stentella

Content Manager FPA

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Da oggi lavorare in modalità smart, ricorrere ai servizi di telemedicina o, semplicemente, usufruire dello streaming online in HD sarà più semplice per i cittadini di Novara, dove si è conclusa la prima fase di cablaggio per la posa di una rete interamente in fibra ottica, in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa). Una rete che garantisce velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo e supporta tutte le più moderne tecnologie esistenti.

L’infrastruttura è stata realizzata da Open Fiber, la società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti, nell’ambito del piano di sviluppo concordato con il Comune di Novara e avviato alla fine del 2017. Sono state cablate le prime 38mila unità immobiliari, con un investimento di circa 16 milioni di euro per realizzare sul territorio un’infrastruttura di circa 180 km, di cui circa il 40% eseguita riutilizzando tubature esistenti, aeree o interrate.

Il prossimo passo dovrebbe essere l’estensione della copertura in fibra ottica anche al centro storico della città, dove ci sono maggiori vincoli legati alle autorizzazioni della Sovrintendenza.

Si tratta di una grande opportunità per la città, soprattutto con l’obiettivo di favorire gli investimenti, la competitività e lo sviluppo economico, come sottolinea Roberto Moriondo, Direttore generale del Comune di Novara: “L’ampliamento di Milano sta assorbendo Novara nel suo contesto economico e sociale, per cui la nostra città in questo momento è vista dagli investitori come ‘area metropolitana milanese’ ed è oggetto di grande interesse. Ci troviamo in una posizione strategica, sulla tratta Torino-Milano (l’asse TAV) e sull’asse Nord-Sud, Rotterdam-Genova. Una grande opportunità, quindi, che necessita però di infrastrutture adeguate dal punto di vista della connessione. Per questo quando Open Fiber ha dimostrato disponibilità a investire questi 16 milioni di euro abbiamo stipulato subito una Convenzione e abbiamo fatto tutto il possibile per facilitare e velocizzare l’installazione limitando gli scavi nel suolo pubblico, consentendo di riutilizzare tubature già esistenti. Si trattava di un’opportunità imperdibile, perché i soggetti economici devono assolutamente disporre di connessioni su banda ultralarga per sviluppare il loro business”.

Ovviamente i vantaggi sono tanti anche per le famiglie e, in particolare, per chi avrà necessità di usufruire dei più moderni servizi di assistenza sanitaria. Minore impatto invece, almeno per il momento, sugli altri servizi forniti dall’Amministrazione comunale, che sono già facilmente raggiungibili in modalità mobile. In questo caso Moriondo sottolinea che “il problema non è tanto la connessione quando il digital divide culturale. Per fare un esempio, più del 50% dei cittadini novaresi viene allo sportello dell’anagrafe a prenotarsi per fare la carta d’identità elettronica, quando potrebbero comodamente prenotare online”. In questo caso, quindi, la leva su cui agire non è l’infrastruttura, ma è una leva culturale, di educazione e comunicazione.

“D’altro canto – conclude Moriondo – l’infrastrutturazione in fibra va di pari passo con altre operazioni che abbiamo portato avanti in ottica smart city: stiamo infatti operando per cambiare tutta l’illuminazione pubblica e semaforica con una riduzione molto consistente dei consumi e tutto il risparmio lo stiamo investendo in tecnologia e in innovazione. Infine, con i fondi della Programmazione europea 2014-2020 stiamo facendo importanti investimenti nell’area dei servizi digitali, per esempio servizi di ticketing museale/eventi, ma anche analisi dati per capire come si muovono i flussi di persone verso e da Novara, in modo da profilare servizi adeguati alle attese. Da Novara transitano ogni giorno moltissime persone verso Milano, ma stiamo anche diventando una città universitaria per via dell’Ateneo Piemonte Orientale. L’obiettivo, quindi, è profilare servizi in mobilità per queste persone che si spostano per lavoro, ragioni turistiche/culturali o per studio”.

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