FORUM PA 2016. Siti PA di qualità: con SPID e Pin Unico l’usabilità torna in primo piano

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L’avvio dello
SPID e del Pin Unico per l’accesso ai servizi delle PA rende ancora più
indispensabile la progettazione e realizzazione di siti web usabili. In questo
senso proseguono le attività del GLU, il Gruppo di Lavoro per l’Usabilità
attivo dal 2012 presso il Dipartimento della funzione pubblica. Il 26 maggio
prossimo, a FORUM PA 2016, è in programma un incontro per presentare i casi
“mirabili” emersi in questi anni di lavoro: iniziative, progetti di ricerca ed
esperienze sul campo. Il coordinatore del GLU, Emilio Simonetti, ci spiega
perché parlare di usabilità è ancora così urgente.

4 Maggio 2016

M

Michela Stentella

“La possibilità di accedere a tutti i servizi online della PA con un’unica Identità Digitale costituirà un reale passo avanti per i cittadini solo se l’introduzione dei nuovi strumenti, quali SPID e il Pin unico, sarà accompagnata da una forte cultura dell’usabilità, affinché il processo di autenticazione e registrazione sia davvero semplice e orientato all’utente”. Così Emilio Simonetti, Coordinatore del GLU, il Gruppo di Lavoro per l’Usabilità del Dipartimento della funzione pubblica, spiega perché il tema usabilità non è passato di moda, anzi: emerge, proprio in relazione all’attivazione dei nuovi strumenti di accesso ai servizi della PA, una maggiore consapevolezza del legislatore e della politica sulla necessità di avere interfacce user friendly e di orientarsi all’utente nella progettazione dei servizi. In caso contrario, anziché rendere più semplice la vita di cittadini e imprese, si rischia di aumentare ulteriormente il digital divide cognitivo, costruendo siti adatti solo a persone esperte e violando così il diritto all’informazione e il principio della comunicazione pubblica che è l’universalità di accesso. “Dalla misurazione dell’usabilità – aggiunge Simonetti – emergono una serie di strumenti e criteri che si devono accompagnare alla diffusione del pin unico e senza i quali questo potrebbe non essere il facilitatore universale che ci si aspetta”.

Il 26 maggio a FORUM PA 2016 (Palazzo dei Congressi di Roma) è in programma un appuntamento dedicato proprio a questi temi ed esperienze, con un titolo evocativo: “USABILIA. Cose mirabili dell’usabilità per i siti e i servizi online delle pubbliche amministrazioni”. Che significa “Usabilia”? “E’ una contrazione di usabilità e mirabilia – spiega Simonetti – abbiamo scelto questo nome perché vogliamo offrire una lettura dell’usabilità un po’ insolita. Se mirabile significa infatti ‘cosa che desta meraviglia e che è degna di ammirazione’, vogliamo evidenziare come proprio osservando gli utenti attraverso i test di usabilità emergano nuovi spunti di conoscenza, vere e proprie ‘illuminazioni’, modi diversi di vedere le cose. L’essenza dell’usabilità è infatti mettersi dal punto di vista dell’utente, sia nella progettazione sia nell’esperienza concreta di navigazione dei siti”.

Il convegno del 26 maggio sarà diviso in tre parti.

Una prima parte di analisi, con la presentazione dei risultati del lavoro del GLU, lo strumento di cui dal 2012 si è dotato il Dipartimento della funzione pubblica per diffondere l’usabilità e combattere il digital divide cognitivo. “Un gruppo di lavoro a costo zero – sottolinea Simonetti – che ha messo intorno al tavolo pubbliche amministrazioni, accademici, professori universitari, ricercatori, consulenti delle PA. Abbiamo fatto una diffusione a tappeto, soprattutto presso le PA centrali, del protocollo eGLU, che si basa sul concetto di un’usabilità fatta a basso costo e con strumenti semplici, attraverso test di usabilità realizzabili anche da redattori web che non siano specialisti della materia”. Si parlerà di service design, di metriche di usabilità percepita e metodi per misurare l’usabilità da remoto, delle “Linee guida Appalti web Human-Centred Design – Come realizzare, nelle PA, capitolati tecnici di gara che comprendano una progettazione orientata all’utente”.

La seconda parte del convegno sarà invece dedicata al progetto “PA ++”, che è partito a marzo e che vuole realizzare, entro gennaio 2017, due obiettivi che permetteranno di mettere a disposizione delle amministrazioni: un metodo per realizzare valutazioni di usabilità con persone disabili, e un toolkit, ovvero un software che aiuti i non addetti a condurre test di usabilità con funzioni automatizzate (sempre accanto al protocollo eGlu). Il progetto di ricerca è coordinato dal dott. Antonello Cocco, dirigente del MiSE – Istituto Superiore delle Comunicazioni (ISCOM), unitamente al gruppo di tecnici che da diversi anni si occupano di usabilità. L’ISCOM, amministrazione capofila, realizzerà operativamente il progetto con il Laboratorio di Valutazione della Qualità dei Servizi Multimediali; il Dipartimento della funzione pubblica si occupa della comunicazione, mentre la parte di ricerca è realizzata dalle Università di Perugia e di Bari.

Infine la terza parte del convegno, che dovrebbe costituire la sorpresa maggiore, sarà dedicata ad una dimostrazione d’uso di una “Tecnologia delle emozioni”, evento che, ci assicura Simonetti, produrrà l’effetto più “mirabile” del convegno.

L’appuntamento a FORUM PA 2016 è un’occasione importante per diffondere queste esperienze che altrimenti rischiano di restare di nicchia. D’altro canto l’usabilità, al contrario dell’accessibilità che è garantita per legge, non ha alle spalle una cogenza normativa. “Ci sono indicazioni nel Cad sul fatto che i siti devono essere usabili, ma non sono previste sanzioni. Speriamo che non servano – conclude Simonetti – ma che il passaggio sia di tipo culturale. Quando decisori pubblici, progettisti, sviluppatori e redattori web saranno sufficientemente sensibilizzati ad adottare le metriche di valutazione e i criteri di usabilità e di attenzione ai bisogni dell’utente, avremo siti facili da navigare, semplici da comprendere e corrispondenti ai bisogni dell’utente… in una parola usabili”.

Iscriviti al convegno “USABILIA. Cose mirabili dell’usabilità per i siti e i servizi online delle pubbliche amministrazioni” (26 maggio 2016, ore 9.30, Palazzo dei Congressi di Roma)

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