Gelli: “Necessario coniugare innovazione, salute e welfare”

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Creare un modello di welfare, moderno e capace di dare risposte alle nuove domande e ai bisogni delle persone, con un impegno politico che sappia legare innovazione tecnologica e organizzativa. Un approccio che si fonda sul coinvolgimento di tutti gli attori, non solo il Governo centrale e le Regioni, ma anche il tessuto imprenditoriale ed economico

4 Marzo 2016

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Federico Gelli, membro della XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati

Impegnarsi nel nostro Paese per un creare un modello di welfare, moderno e capace di dare risposte alle nuove domande e ai bisogni delle persone, vuol dire dare una risposta puntuale ai bisogni della società sui temi della salute e della sanità. Tutto questo è possibile attraverso un impegno politico che sappia legare innovazione tecnologica e organizzativa. Attraverso nuovi modelli organizzativi abilitati dall’innovazione tecnologica di qualità possiamo offrire nuove opportunità, efficacia, semplificazione e velocità al nostro sistema pubblico, e coniugare tutto questo in un’ottica di sviluppo economico. La sanità è un grande sistema capace di essere l’elemento trainante dello sviluppo del nostro Paese, recuperando anni di ritardi.

Innovazione tecnologica, qualità ed efficienza dei servizi di assistenza e di cura

L’innovazione tecnologica è una grande opportunità che, se tradotta in modo corretto attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema, e tra questi non solo il Governo centrale e le Regioni, ma anche il tessuto imprenditoriale ed economico, può dare grandi opportunità al servizio sanitario pubblico. Proprio per questo sono importanti iniziative come quella di oggi, che vuole dare voce alle competenze e alle professionalità del mondo delle imprese di innovazione tecnologica che operano nella sanità, portando così all’attenzione del Governo la visione delle eccellenze imprenditoriali nazionali sul tema in una proposta di pieno coinvolgimento, condividendo investimenti, rischi e successi. I temi della presa in carico del malato cronico, dell’assistenza domiciliare, della medicina di iniziativa e della continuità assistenziale ospedali e territorio saranno i protagonisti della sanità di domani. Tutto ciò, se impostato in un nuovo e corretto rapporto pubblico-privato, può portare al raggiungimento, in tempi adeguati, di un sistema sanitario migliore in termini di risposta ai cittadini, efficiente e soprattutto che costi meno, consentendo un ciclo virtuoso di risparmi e investimenti.

Il sistema di presa in carico della cronicità

La Toscana è una delle poche Regioni in cui è presente un sistema di presa in carico della cronicità, il Cronic Care Model. Uno dei principali problemi una diffusione a livello nazionale di questo tipo di assistenza è la mancanza di una regolamentazione delle prestazioni offerte e di una tariffazione specifica. Sarebbe auspicabile un approccio di indirizzo centrale dal Ministero della Salute che consenta una standardizzazione dell’offerta a livello nazionale con una tariffa dedicata. Ma voglio spingermi oltre, magari che questa tariffa contenga una percentuale di risparmio rispetto alla tradizionale prestazione e che quindi consenta, insieme a una migliore aderenza alla terapia, anche risparmi per il SSN.

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