I social per la partecipazione dei cittadini di Trieste

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Non è una scelta facile quella di aprire canali istituzionali sui social network. Facebook, Twitter, Instagram non seguono le regole stringenti della PA, non hanno un orario di apertura e chiusura, non sottostanno nemmeno alle regole e leggi italiane. Allora perché impelagarsi aprendo uno o più account? Perché le persone stanno lì

12 Gennaio 2018

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Christian Tosolin, Social Media Manager, Comune di Trieste

Se partecipazione significa esprimere il proprio parere, consenso o dissenso che sia, proposta, opinione, allora i social media sono gli strumenti giusti per passare dalla teoria alla pratica. Così il Comune di Trieste, da quattro anni, ha scelto di esserci e di aprire dei canali di comunicazione bidirezionale con i cittadini utilizzando proprio i “luoghi” dove i cittadini sono abituati a discutere e confrontarsi.
Questa scelta ha permesso all’amministrazione di riavvicinarsi alla cittadinanza instaurando un rapporto più stretto, non fondato sulla burocrazia ma sul confronto, sull’ascolto dei singoli cittadini, dei loro problemi, delle loro richieste e segnalazioni.
Un cambio di approccio che permette alla Pubblica Amministrazione di riacquistare la fiducia dei cittadini e riacquisire l’autorevolezza che negli anni, in alcuni casi, è andata diminuendo.
Non è una scelta facile quella di aprire canali istituzionali sui social network. Facebook, Twitter, Instagram non seguono le regole stringenti della PA, non hanno un orario di apertura e chiusura come uno sportello comunale, non sottostanno nemmeno alle regole e leggi italiane. Allora perché impelagarsi aprendo uno o più account? Perché le persone stanno lì.
Ormai i social, nel bene e nel male, sono le principali fonti di informazione.
A Trieste Facebook è il canale preferenziale di contatto con la cittadinanza. Qui raccontiamo le attività dell’amministrazione, promuoviamo gli eventi della città, avvisiamo dei problemi, delle scadenze, delle iniziative ma soprattutto abbiamo iniziato un’attività di ascolto, di raccolta di segnalazioni, di dialogo con il cittadino, di rapporto diretto uno a uno, fornendo risposte in tempi brevi, utilizzando un linguaggio colloquiale.

Dare la possibilità ai cittadini di commentare e criticare l’operato dell’amministrazione è utile per migliorarsi, per capire quali sono le necessità più impellenti. Avere un filo diretto con la cittadinanza non può che produrre un effetto positivo.
I social del Comune di Trieste oltre ad informare e comunicare vengono utilizzati per proporre alla cittadinanza questionari su argomenti di pubblico interesse quali ad esempio il risparmio energetico, la mobilità della città e altri progetti di cui l’amministrazione comunale si occupa e sui quali è interessata a ricevere un feedback da chi vive la città quotidianamente.
Ecco che il concetto di partecipazione, tanto promosso nel nostro Paese, viene così messo in pratica, utilizzando strumenti gratuiti come i social media e sfruttandone la capillare diffusione sul territorio.
Per il Comune di Trieste la partecipazione dei cittadini diventa preziosa anche nell’ambito della promozione turistica della città. Il canale Instagram del Comune di Trieste viene gestito dai cittadini che ne fanno richiesta e che ne diventano, per alcuni giorni, gli amministratori, proponendo così le immagini della città attraverso il loro punto di vista. Raccontare la città attraverso le immagini e le stories favorisce un coinvolgimento che va oltre i confini del nostro territorio e ci permette di far conoscere ancora meglio Trieste.
Anche con Twitter riusciamo a dare visibilità a livello nazionale ai progetti e alle iniziative promossi dal Comune, facendo spesso sinergia con altre amministrazioni comunali interessate ad attivare assieme a noi percorsi condivisi, ad esempio sul tema dell’innovazione.
Il canale Telegram lo riserviamo alle informazioni di pubblica utilità, che permettono al cittadino di ricevere in tempo reale l’avviso di una strada chiusa per lavori o a causa di un incidente, piuttosto che le comunicazioni di situazioni di emergenza legate al maltempo. Queste informazioni vengono veicolate anche su tutti gli altri canali social, ma Telegram sta risultando lo strumento più adatto per informare in maniera tempestiva gli utenti.
Oltre ai canali generalisti il Comune di Trieste ha aperto pagine Facebook tematiche legate alla cultura, come le pagine delle biblioteche o dei musei, o necessarie a creare un canale di comunicazione social più amichevole, come la pagina dedicata alla Polizia Locale dal nome “Agente Gianna” (la prima vigilessa donna di Trieste), dove trovare info e iniziative ma anche rapportarsi direttamente per domande o segnalazioni.
Da oltre quattro anni cerchiamo di offrire un servizio di valore alla città uscendo dalle logiche della PA che, a volte, non aiutano a snellire il rapporto tra enti e cittadini, mettendoci impegno e passione che diventa il motore principale del nostro lavoro.

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