Il 25 settembre parla con Modena!

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In occasione degli eventi digitali organizzati all’interno del Festival “Modena Smart Life”, FPA lancia un nuovo strumento di coinvolgimento e partecipazione aperto a tutti. Scopriamo insieme di cosa si tratta…

3 Settembre 2020

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Redazione FPA

Anche in questa annata così particolare torna l’appuntamento con Modena Smart Life, il festival dedicato alla cultura digitale arrivato ormai a festeggiare i quattro anni. Il Festival, in una nuova veste completamente digitale, andrà in onda dal 21 al 27 settembre, ed è realizzato quest’anno in collaborazione con noi di FPA. In particolare, stiamo organizzando cinque appuntamenti che sono in programma venerdì 25 settembre.

Abbiamo pensato di favorire la partecipazione di tutti al dibattito che sarà al centro di questi appuntamenti, mettendo a vostra disposizione una casella di messaggi audio online: vi basterà scorrere qui sotto i titoli e gli abstract dei nostri eventi, scegliere in quale intervenire e cliccare sul pulsante Start Recording corrispondente. Una volta dato l’accesso al microfono del pc, potrete registrare il vostro messaggio (max 1 minuto) che finirà nella nostra casella vocale. I messaggi con i commenti più interessanti o con le domande saranno poi pubblicati sul nostro sito e trasmessi in diretta durante l’evento di riferimento.

Questi i temi al centro dei cinque appuntamenti e sui quali potete intervenire: Le città dall’emergenza alla ripresa; Infrastrutture e servizi digitali a misura di cittadino; Comunicare in emergenza; Riuso dei dati per la creazione di valore pubblico; La Cyber Security come pilastro per la resilienza delle Smart Cities.

Che dire quindi, aspettiamo i vostri messaggi audio!

Il futuro delle città: dall’emergenza alla ripresa | Live Streaming, ore 9.15 – 10.45  

Con il lockdown di oltre 100 Paesi, il COVID-19 oltre a causare migliaia di morti sta portando al terzo grande shock economico, finanziario e sociale del 21 ° secolo. L’OCSE ha stimato un crollo dell’11,3% del Pil italiano nel corso del 2020, un livello paragonabile a quello di Francia, Spagna e Regno Unito. Se le misure restrittive proseguissero, a causa di un nuovo lockdown, la contrazione arriverebbe al 14%. Le città sono state il terreno più segnato, ma allo stesso tempo il luogo in cui risiedono energie e opportunità per ridurre la vulnerabilità dei sistemi economici, sociali e ambientali. Sono necessarie scelte politiche coraggiose e la volontà di fare rete per essere pronti a rispondere alle emergenze e progettare la rinascita. Se c’è infatti un’esigenza che l’attuale emergenza sanitaria ha messo in evidenza, è la necessità di poter basare il nostro sviluppo su una reale coesione sociale e una innovazione tecnologica diffusa, inclusiva e partecipata. Insieme ai rappresentanti delle città, analizzeremo l’impatto della crisi al fine di consolidare le esperienze e ripensare in modo strategico cinque dimensioni fondanti: fragilità urbane, modelli d’uso del territorio, conoscenza della città, condivisione delle informazioni e infine economia e produzione. 

Infrastrutture e servizi digitali a misura di cittadino: esperienze a confronto| Live Streaming, ore 12.40 – 13.45

La drammatica crisi sanitaria che ha colpito il mondo nel 2020 ha messo in evidenza la centralità dei processi di innovazione quale fattore di resilienza e reazione agli shock esterni che possono ripercuotersi anche sui sistemi territoriali. Il lockdown ha accelerato molti processi di trasformazione digitale della PA,  ma ha allo stesso tempo evidenziato l’impreparazione di molti enti locali, ancora oggi caratterizzati dall’inadeguatezza delle infrastrutture tecnologiche e dal ritardo nello sviluppo di servizi digitali per cittadini e imprese. Gli enti che hanno maggiormente investito nel passato in innovazione organizzativa e tecnologica hanno saputo gestire al meglio la situazione, e si propongono ora come motore della ripresa e come buone pratiche da replicare in altri territori. Insieme ai rappresentanti di città ed enti locali virtuosi ci confronteremo sui fattori di successo che hanno consentito alle amministrazioni locali di gestire al meglio l’emergenza Covid e sulle azioni necessarie a garantire un processo di digitalizzazione più omogeneo su tutto il territorio nazionale. 

Comunicare in emergenza: confronto fra città | Live Streaming, ore 13.45 – 14.40

Durante i mesi di emergenza legati alla diffusione del Covid-19, accanto al termine pandemia se ne è diffuso un altro: infodemia, una sorta di “contagio informativo” che vede la propagazione in tempi velocissimi di una grande quantità di informazioni, provenienti da fonti diverse e spesso non verificabili. In realtà, questa emergenza ha semplicemente reso evidenti alcuni processi già presenti nel mondo della comunicazione e dell’informazione – come la disintermediazione delle informazioni e la rapidità di condivisione delle notizie – e ha messo in primo piano alcuni rischi che possono nascere se non si è pronti a gestire situazioni simili. Ha anche riaffermato il ruolo che dovrebbe avere la comunicazione istituzionale nel favorire messaggi coerenti e trasparenti, agevolare la comprensione basandosi su dati verificati e valorizzare le informazioni ufficiali. In questo contesto, le città sono un attore fondamentale.. Quali strategie mettere in atto, quindi, per rispondere ad emergenze o eventi inattesi o critici? Quali competenze e professionalità occorrono? Quali modelli organizzativi e strumenti tecnologici?

Riuso dei dati per la creazione di valore pubblico, la necessità di una governance | Live Streaming, ore 14.50 – 15.45

L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto quest’anno ha dimostrato, forse come non era ancora successo in dieci anni di politiche Open Data, quanto valore si celi dietro il riuso – ragionato – dei dati. I Covid data hanno infatti rivelato una potenzialità inespressa di questa materia prima, che non potrà essere ignorata, soprattutto se letta in combinato disposto con quanto l’Unione Europea ha messo in campo come sfida per gli Stati e le città: l’individuazione di high value dataset prioritari per l’innovazione delle politiche pubbliche. A questo si aggiunge l’Azione A09 della Strategia per l’Italia 2025 a cura della Ministra Pisano, che aggiunge un ulteriore elemento: la condivisione di dati privati e pubblici per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo comune. Come stanno lavorando le città in questo senso?

La Cyber Security come pilastro per la resilienza delle Smart Cities | Live Streaming, ore 15.55 – 16.50

La crescente diffusione delle tecnologie digitali in ambito urbano e la presenza  pervasiva di device e sensori sempre più interconnessi tra loro ha contribuito a trasformare le città in uno dei principali obiettivi di attacchi informatici. Il rapido diffondersi delle infrastrutture IoT per il miglioramento dei servizi funzionali (mobilità, energia, idrico, ecc.) e lo sviluppo di strumenti per l’interlocuzione digitale con la cittadinanza (portali e servizi online, mobile app, ecc.) ha comportato un aumento della superficie d’attacco in ambito urbano. Parallelamente, l’enorme mole di dati gestiti da amministrazioni territoriali e gestori di pubblici servizi ha trasformato questi soggetti in target privilegiati di azioni malevole. A ciò si è aggiunto il rischio connesso al ricorso in emergenza al lavoro da remoto per i dipendenti di comuni ed enti locali, spesso in condizioni di inadeguatezza tecnologica e impreparazione culturale e organizzativa rispetto alle principali minacce cyber. È evidente quanto la sicurezza di infrastrutture critiche e piattaforme digitali rappresenti oggi una componente essenziale delle complessive strategie di trasformazione digitale e smart city delle città italiane. Ne parliamo con i responsabili della sicurezza di importanti amministrazioni locali e con esperti della materia. 

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